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Prima Notizia

TIM, Vodafone, WINDTRE e Iliad: cosa succede quando non si ha credito per il rinnovo dell’offerta

Con l’introduzione dallo scorso anno dei meccanismi di ricarica in ritardo da parte di alcuni dei principali operatori di rete mobile italiani, questi assumono comportamenti diversi nel caso in cui il cliente non abbia credito sufficiente al momento del rinnovo della propria offerta ricaricabile e si dimentica di ricaricare in tempo la SIM.

Fino all’anno scorso quasi tutti i principali operatori bloccavano l’utilizzo della propria offerta se non c’era credito residuo sufficiente sulla SIM al momento del rinnovo mensile.

Da Aprile 2019 in poi Vodafone, TIM e l’ex brand Wind di WINDTRE hanno cominciato invece ad adottare i cosiddetti costi di ricarica in ritardo, che sostanzialmente consentono di continuare a chiamare, inviare SMS e navigare su internet temporaneamente ma con dei costi aggiuntivi.

Sebbene questi meccanismi siano stati sanzionati ad inizio anno da AGCOM poiché attivi anche in automatico, con la conseguenza di alcuni cambiamenti apportati negli ultimi mesi da parte di alcuni operatori o anche la possibilità di disattivarli, i clienti di telefonia mobile italiani che dimenticano di effettuare una ricarica in tempo per il rinnovo dell’offerta potrebbero ancora imbattersi in costi aggiuntivi.

In questo caso, l‘approfondimento che segue prevede un confronto su cosa succede esattamente in caso di credito insufficiente al momento del rinnovo solo con i principali operatori di rete mobile, ossia TIM, Vodafone, WINDTRE e Iliad.

TIM rinnovo

Partendo con TIM, i clienti dell’operatore che si ritrovano con credito insufficiente al momento del rinnovo, vedranno addebitarsi comunque l’intero costo mensile dell’offerta, con la conseguenza che il credito andrà in negativo.

Attualmente, il cliente TIM con un’offerta con addebito su credito residuo ha attivo di default il servizio Sempre Connesso che interviene in caso di credito insufficiente per il rinnovo dell’offerta e permette di continuare a chiamare, inviare SMS e navigare senza limiti al prezzo di 90 centesimi al giorno per un massimo di due giorni, dunque al costo totale di 1,80 euro.

A questo proposito, di recente è cambiato proprio il meccanismo Sempre Connesso. Questo si è sempre attivato solo in caso di utilizzo (prima navigazione del giorno, prima chiamata o primo SMS).

Adesso, con la novità in vigore da Giugno 2020, la navigazione dati del servizio Sempre Connesso è bloccata di default, e per attivarla è necessario fornire il consenso esplicito tramite i canali predisposti (SMS, IVR 40916 e IVR 409168).

In questo modo, sarà prima necessario sbloccare la connessione dati fornendo il proprio consenso esplicito, altrimenti non verrà attivato Sempre Connesso e di conseguenza non verrà addebitato alcun costo aggiuntivo.

Rimane invece invariata la modalità di attivazione di TIM Sempre Connesso per chiamate ed SMS. Senza effettuare almeno una delle azioni descritte TIM non addebita alcun costo. Per evitare di incorrere in costi extra, si può decidere di attivare il servizio di TIM Ricarica Automatica.

Per tornare ad utilizzare la propria offerta sarà necessario effettuare una ricarica che consenta di far tornare in positivo il credito della SIM e nel caso si sia sfruttato Sempre Connesso verrà addebitato il relativo costo.

Vodafone Special winback

Per quanto riguarda Vodafone, anche con l’operatore rosso in caso di credito insufficiente al momento del rinnovo l’offerta verrà comunque rinnovata con il relativo addebito mensile, che farà così andare in negativo il credito della SIM.

Di base, i clienti Vodafone con offerte con addebito su credito residuo che non hanno credito a sufficienza per rinnovare e utilizzare l’offerta hanno a disposizione la “continuità di servizio” che consente al cliente di usufruire per 24 ore di chiamate e internet illimitati al costo di 99 centesimi di euro.

Se il credito rimane insufficiente per ulteriori 24 ore verranno addebitati ulteriori 99 centesimi di euro, per un totale dunque di 1,98 euro. I costi vengono addebitati alla prima ricarica utile. Trascorse le 48 ore, nel caso in cui il credito fosse ancora insufficiente, la SIM rimane attiva in ricezione o per effettuare chiamate di emergenza.

Tuttavia, a partire dal mese di Giugno 2020 Vodafone ha deciso di dare la possibilità di disattivare la continuità di servizio. In precedenza il servizio era attivo di default e non si poteva eliminare.

Adesso, basta contattare il Servizio Clienti Vodafone al numero 190, chiedere di parlare con un consulente telefonico e richiedere esplicitamente la disattivazione del servizio di continuità.

La disattivazione si può richiedere anche tramite l’assistente digitale TOBi, anche tramite app My Vodafone, chiedendo prima di poter chattare direttamente con un consulente. Il consulente comunicherà poi al cliente la conferma della disattivazione del servizio di continuità.

Una volta disattivato tale servizio, i clienti Vodafone con addebito su credito residuo potranno nuovamente rimanere con credito residuo negativo senza l’applicazione di costi aggiuntivi e con il blocco all’utilizzo dell’offerta. Tuttavia non sarà più possibile continuare a chiamare o navigare, per cui sarà necessaria una ricarica utile a far tornare positivo il credito della SIM così da poter tornare a usare la propria offerta.

Si segnala che nonostante venga disattivata la continuità di servizio, con il messaggio che arriva pochi giorni prima per avvisare del rinnovo dell’offerta Vodafone si fa sempre riferimento al servizio in caso di credito insufficiente. Ecco un esempio: “La tua offerta si rinnova il giorno 31/08/2020 per un mese. Verifica di avere credito sull’app My Vodafone: voda.it/mycredito. Se il tuo credito disponibile non e’ sufficiente, continuerai a parlare e navigare senza limiti fino a un massimo di 48 ore consecutive. Per info e costi vai su voda.it/infocontinuita”.

Anche se il messaggio ricorda sempre la continuità di servizio, chi è riuscito a disattivarla non avrà alcun costo addebitato e non si usufruirà del suddetto meccanismo.

WINDTRE MIA Soft Migration

Passando poi a WINDTRE, l’operatore prevede un diverso meccanismo quando non è presente credito a sufficienza per coprire il costo di rinnovo dell’offerta.

Infatti, con WINDTRE il credito viene azzerato addebitando solo parzialmente il costo del rinnovo mensile in base alla quantità credito residuo disponibile sulla SIM, mentre alla prima ricarica utile viene addebitato il resto del costo del rinnovo. Dunque, a differenza di TIM e Vodafone il credito non andrà in negativo, ma essendo comunque a 0 non si potrà utilizzare la propria offerta.

Tuttavia, per le offerte WINDTRE con addebito su credito residuo, in caso di credito insufficiente per il rinnovo, si applica il meccanismo in caso di ricarica in ritardo utilizzato originariamente dall’ex brand Wind. Il cliente potrà quindi disporre in anticipo del traffico incluso della propria offerta al costo di 99 centesimi di euro, fino alle 23:59. Qualora il giorno successivo il credito fosse ancora insufficiente, il traffico incluso sarà nuovamente disponibile per ulteriori 2 giorni a un ulteriore costo di 99 centesimi di euro.

Il meccanismo dell’anticipo del traffico di WINDTRE prevede quindi un costo massimo di 1,98 euro che verrà addebitato nella prima ricarica utile, in aggiunta a quello di rinnovo dell’offerta o costo di attivazione. Al termine dei giorni in cui il traffico incluso è reso disponibile anticipatamente, nel caso in cui il credito fosse ancora insufficiente, la SIM rimarrà attiva in ricezione o per effettuare chiamate di emergenza.

Al momento WINDTRE non ha quindi cambiato il suo meccanismo di ricarica in ritardo, così come hanno invece fatto TIM e Vodafone dopo le sanzioni di AGCOM.

Invece, per i già clienti ancora presenti nel database dell’ex brand 3 Italia rimangono valide le condizioni contrattuali precedenti e dunque non si applica il costo di ricarica in ritardo.

Per tornare a sfruttare la propria offerta i clienti WINDTRE dovranno quindi effettuare una ricarica utile a coprire il costo residuo del rinnovo mensile e anche del costo del meccanismo di ricarica in ritardo. Per evitare costi aggiuntivi i clienti WINDTRE con offerte su credito residuo devono quindi ricordarsi di ricaricare in tempo prima dell’effettivo rinnovo dell’offerta.

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Iliad Giga 40 cambio offerta

Infine, il quarto operatore di rete mobile Iliad, pur non avendo mai utilizzato meccanismi in caso di ricarica in ritardo (criticati dallo stesso CEO Benedetto Levi), fin dal lancio prevede un meccanismo che non blocca l’utilizzo della SIM in caso credito insufficiente al momento del rinnovo.

Infatti, quando i clienti Iliad non hanno credito sufficiente per il rinnovo, l’offerta attiva non verrà rinnovata e dunque il credito residuo rimarrà invariato, senza essere azzerato o in negativo.

In questo caso l’utilizzo della SIM non viene bloccato e il cliente Iliad potrà generare traffico in uscita con il piano tariffario base a consumo, il quale che prevede un costo di 28 centesimi di euro per ogni minuto di conversazione sia verso rete fissa che rete mobile, 28 centesimi di euro per ogni SMS e 90 centesimi di euro ogni 100 Megabyte di internet, che corrispondono a 9 euro per ogni Giga utilizzato. Il costo di ogni MMS, non incluso nell’offerta, è di 49 centesimi di euro ciascuno. Non sono previsti canoni aggiuntivi per utilizzare il piano tariffario base a consumo.

Il cliente Iliad viene comunque avvisato tramite SMS. Quindi se il cliente Iliad non si accorge di stare utilizzando la tariffa a consumo nei giorni successivi può ricevere durante le chiamate il seguente SMS “Attenzione, stai per esaurire il tuo credito” e poi successivamente “attenzione, credito esaurito“. Oltre agli SMS, Iliad avvisa i propri clienti anche tramite email.

Per evitare di pagare costi a consumo e ritornare ad utilizzare i bundle previsti dalla propria offerta, i clienti Iliad dovranno quindi effettuare una ricarica utile a coprire il costo del rinnovo.

Si ricorda che in questo caso, dopo aver effettuato la ricarica, cambierà la data di rinnovo dell’offerta che avviene ogni mese effettivo, assumendo quella riferita alla data di riattivazione dell’offerta così da non pagare giorni “a vuoto”. Invece, la data di rinnovo dei contatori dei bundle di minuti, SMS e Giga dovrebbe rimanere quella precedente.

Dunque, in generale, per evitare costi aggiuntivi si consiglia sempre, se possibile, di tenere a mente la data di rinnovo della propria offerta, magari inserendo un promemoria a cadenza mensile sul calendario del proprio cellulare, così da ricordarsi di effettuare una ricarica sufficiente prima della scadenza della stessa.

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