TIM Capital Market Day 2024: le strategie dell’azienda per diventare “Fit to Win”
Il Gruppo TIM ha presentato, attraverso il Capital Market Day 2024, il suo nuovo piano industriale, con le strategie che saranno adottate dall’azienda anche in seguito alla cessione della NetCo, ossia la rete fissa, che secondo l’operatore consentirà alla ServiceCo di competere meglio sul mercato, diventando così “Fit to Win”.
Il Capital Market Day 2024 del Gruppo TIM, dal claim “Free To Run”, si è svolto nella giornata di ieri, 7 Marzo 2024, dalle ore 13:30, e in questo modo il management dell’azienda ha presentato alla comunità finanziaria il nuovo piano industriale 2024-2026 del Gruppo TIM, approvato con il CdA del 6 Marzo 2024.
Ancor prima della presentazione, il nuovo piano di TIM aveva innescato la reazione negativa da parte del mercato finanziario, che si è aggravata ulteriormente nel pomeriggio: infatti, nella giornata di ieri, 7 Marzo 2024, il titolo in borsa di TIM ha chiuso la giornata con un calo del 24%.
Durante la presentazione (ecco il documento completo con le slide) si sono alternati vari dirigenti di TIM, ognuno dei quali ha presentato un aspetto della nuova TIM.
Oltre all’Amministratore Delegato Pietro Labriola, che si è occupato dell’introduzione e della chiusura della presentazione, hanno preso la parola anche Andrea Rossini, Chief Consumer, Small & Medium Business Market Officer, che ha parlato di TIM Consumer, Elio Schiavo, Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer, per l’unità TIM Enterprise, Leonardo Capdeville, già CTIO (Chief Technology & Information Officer) di TIM Brasil, mentre da poco lavora anche per l’unità italiana del Gruppo TIM, in merito alla tecnologia e alla strategia sulla rete, Alessandra Michelini, Head of Transformation, per la trasformazione e l’efficienza sui costi, Alberto Griselli, CEO di TIM Brasil, che ha presentato TIM Brasil, Enrica Danese, Corporate Communication & Sustainability, per gli obiettivi ESG, e infine Adrian Calaza, Chief Financial Officer (CFO), per la parte finanziaria.
I temi affrontati dall’AD Pietro Labriola
Durante la sua presentazione, l’AD Pietro Labriola ha specificato innanzitutto che l’azienda si trova a metà di un percorso iniziato due anni fa, con l’avvio del superamento dell’integrazione verticale tramite la cessione della NetCo.
Il delayering, secondo Labriola è un “elemento importantissimo”, grazie al quale TIM potrà avere un modello di business meno regolamentato, oltre a ridurre il debito del Gruppo, che ammonta ad oltre 20 miliardi di euro.
Secondo l’AD, dunque, grazie alla cessione di NetCo, la nuova TIM avrà una “base molto solida” e potrà tornare a vivere sul mercato e quindi a competere con gli altri operatori.
In merito alla reazione negativa del mercato finanziario, Labriola ha voluto precisare che attraverso i numeri illustrati TIM vuole dimostrare che sarà in grado di mantenere le promesse nei prossimi anni.
Come ricordato da Labriola, con il claim Free To Run si vuole sottolineare come la vendita della rete fissa permetterà a TIM di muoversi sul mercato con minori vincoli finanziari e regolatori e con un focus maggiore sulle componenti industriali.
In questo modo, la nuova TIM vuole essere un’azienda “Fit to Win”, idonea a vincere, diventando secondo l’AD Labriola il Gruppo più idoneo a raccogliere le varie opportunità del mercato, per cui l’azienda avrà tempo e soldi per concentrarsi sui rami d’azienda rimanenti, ossia TIM Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil.
Labriola ha sottolineato come, dal punto di vista strategico e industriale, la cessione della NetCo è l’unico modo di competere, e che sarebbe stato impossibile mantenendo lo status quo.
In merito alla nuova ServiceCo, Labriola ha voluto precisare che TIM non sarà un semplice rivenditore, in quanto rimarrà il player più infrastrutturato in Italia, sia a livello consumer che Enterprise, citando ad esempio i 16 Data Center che possiede l’azienda, oltre alla rete di trasporto e alla rete mobile.
Per quanto riguarda la strategia della nuova TIM illustrata da Pietro Labriola, fra i punti sottolineati, oltre alla forza del brand TIM, c’è il nuovo approccio “Customer Platform”, simile a quanto già fatto da TIM in Brasile.
L’Amministratore Delegato a questo proposito ha affermato che nel segmento consumer il futuro non è la vendita di soli servizi di telecomunicazione, per cui TIM svilupperà una piattaforma di servizi alternativi (“beyond connectivity”) che consentiranno all’azienda di aumentare la fidelizzazione dei clienti.
Per quanto riguarda la tecnologia, Labriola ha affermato che TIM vorrà sfruttare la rete 5G in una maniera diversa, con soluzioni con due livelli diversi di qualità.
Altri interventi durante il Capital Market Day 2024 di TIM
Come detto, fra gli interventi c’è stato anche quello di Andrea Rossini, che si è occupato di riassumere la situazione della divisione TIM Consumer, illustrando anche le strategie future.
L’obiettivo del segmento TIM Consumer è quello di aumentare la percentuale di clienti convergenti, in quanto la convergenza permette di avere un tasso di abbandono (churn) più basso. Fra i fattori che riducono il churn è stato citato anche TIMVISION, in quanto aumenta la fidelizzazione dei clienti.
Inoltre, l’obiettivo è anche quello di espandere la strategia beyond connectivity, per aumentare i ricavi da servizi diversi da quelli telco.
In merito alla tecnologia e alle reti di TIM in Italia, Leo Capdeville nel suo intervento ha illustrato le infrastrutture di rete che rimarranno alla nuova TIM, specificando che TIM dopo la cessione della NetCo non sarà un operatore virtuale.
In merito alla rete mobile 5G, Capdeville ha affermato che con il passaggio dei clienti dal 4G al 5G si migliora l’esperienza del consumatore: questo perché si verifica una riduzione del carico sulla rete 4G, quindi migliorando anche la rete 4G.
A questo proposito, Leonardo Capdeville ha aggiunto che durante il 2024 TIM ha intenzione di bilanciare gli investimenti su 4G e 5G, mentre dal 2025 in poi l’azienda investirà solo sulla rete 5G.
Infine, durante l’intervento di Alessandra Michelini, Head of Transformation del Gruppo, si è parlato del contenimento dei costi, che coinvolge ad esempio il servizio clienti, su cui l’azienda vuole ridurre le interazioni umane, sia capendo le motivazioni del contatto ma anche offrendo ai clienti una più ampia suite di alternative digitali di assistenza.
A questo proposito, Michelini ha affermato che nei prossimi mesi TIM lancerà una nuova e migliorata app e anche un voicebot, per ottenere una ulteriore riduzione del 25% dell’interazione umana.
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