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TIM Free To Run: il CdA approva il piano industriale 2024-2026

Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi oggi 6 marzo 2024 sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha approvato all’unanimità il Piano Industriale 2024-2026Free to Run“, presentato da Pietro Labriola, Amministratore Delegato del Gruppo.

La vendita della rete fissa permetterà a TIM di muoversi sul mercato con minori vincoli finanziari e regolatori e con un focus maggiore sulle componenti industriali.

Il nuovo Piano, che segue il percorso di trasformazione avviato nel precedente biennio, individua le linee di sviluppo per TIM nel 2024-2026: nonostante un contesto macroeconomico fortemente incerto, si prevede un significativo miglioramento di tutte le metriche economico finanziarie, mantenendo una solida struttura di capitale.

Di seguito i target finanziari sulla base del nuovo perimetro (dati organici, inclusa Sparkle):

  • Ricavi di Gruppo in crescita del 3% medio annuo nell’arco di piano (CAGR 2023-2026) da 14,4 miliardi di euro pro-forma nel 2023; per TIM Domestic ricavi in crescita del 2% medio annuo nel triennio da 10 miliardi di euro pro-forma nel 2023. Per il 2024 i ricavi d i Gruppo sono attesi in crescita del 3-4% e del 2-3% per TIM Domestic;
  • EBITDA organico After Lease–Capex di Gruppo in aumento da 1,3 miliardi di euro pro-forma nel 2023 a circa 2,2 miliardi di euro nel 2026; per TIM Domestic EBITDA organico After Lease – Capex in crescita a circa 1,1 miliardi di euro da 0,6 miliardi di euro pro-forma nel 2023. Per il 2024 prevista una crescita del 15-17% a livello di Gruppo e dell’11-12% per TIM Domestic.
  • Riduzione dell’indebitamento di Gruppo, con un rapporto Debito/EBITDA After Lease in calo a 1,6-1,7 volte rispetto a 3,8 volte dei pro-forma al 2023.

Escludendo le fluttuazioni nei tassi di cambio, le voci non ricorrenti e variazioni nell’area di consolidamento. Dati di Gruppo con un tasso di cambio medio 5,4 rapporto dollari/euro.

Dati finanziari di Sparkle: ricavi al netto del fatturato intercompany ~ 0,8 miliardi di euro nel 2023 (~ 0,9 miliardi di euro nel 2026); Ebitda AL ~ 0,1 miliardi di euro nel 2023 (~ 0,2 miliardi di euro nel 2026); Capex ~ 0,1 miliardi di euro nel 2023, (~ 0,2 miliardi di euro nel 2026)

Dati preliminari pro-forma non sottoposti a revisione

Il Gruppo stima un Equity Free Cash Flow After Lease positivo sia in Italia sia in Brasile in orizzonte di piano.

Per quanto riguarda le singole entities che compongono il Gruppo TIM il piano industriale prevede le seguenti linee strategiche:

  • TIM Consumer: proseguirà la stabilizzazione del core business, con un progressivo aumento dell’Arpu fisso e mobile, migliorando al tempo stesso la convergenza dei clienti fra i due settori. In parallelo sarà sviluppato il modello di ‘Customer Platform’, con un focus sulla crescita dei ricavi ‘beyond connectivity’ attraverso nuove partnership e opportunità nel settore delle famiglie e delle piccole e medie imprese;
  • TIM Enterprise: facendo leva sul proprio posizionamento e su vantaggi competitivi unici, continuerà l’accelerazione dei ricavi da servizi guidata da un’ulteriore espansione nel mercato ICT, amplificata da un posizionamento sui settori chiave per la crescita (Cloud, IoT, Cybersecurity). Particolare focus sarà dedicato al settore del Cloud grazie a partnership con i principali operatori mondiali e al pieno avvio operativo del Polo Strategico Nazionale (di cui TIM è principale socio e abilitatore tecnologico);
  • TIM Brasil: è prevista un’ulteriore crescita dei ricavi e dell’Ebitda, con una generazione di cassa in crescita in doppia cifra in orizzonte di piano;

A livello Domestico, il piano prevede inoltre una seconda fase del progetto di trasformazione dei costi, con target incrementali pari a 400 milioni di euro al 2026 legati alla semplificazione e al ridimensionamento delle strutture di costo. Sarà posta una particolare attenzione all’efficienza nel settore Consumer e all’internalizzazione di risorse e competenze nell’area Enterprise.

TIM rimarrà l’operatore di telecomunicazioni più infrastrutturato in Italia e continuerà a investire sulla propria rete mobile, accelerando lo sviluppo del 5G, contando sul più ampio spettro di frequenze e sulla più vasta rete di trasporto dati del Paese, e sullo sviluppo del proprio ecosistema tecnologico, composto fra l’altro da un’infrastruttura di 16 Data Center dislocati su tutto il territorio nazionale.

La visione ESG fa da filo conduttore tra le “Entities” e Società del gruppo in modo che obiettivi e attività convergano verso la riduzione delle emissioni, la ricerca di risultati che incidono sulla crescita economica e sociale, il contenimento dei rischi e la valorizzazione delle opportunità derivanti dai continui e rapidi cambiamenti dell’ecosistema.

I target ambientali delineano una netta strategia di riduzione delle emissioni nel tempo, confermando come primo step il 100% di approvvigionamento energetico da rinnovabili entro il 2025 e l’obiettivo finale del Net zero al 2040. Sul gender gap il Gruppo si dà l’obiettivo di raggiungere almeno il 33% di donne manager in posizioni di responsabilità.

Il piano punta, inoltre, alla crescita dei servizi e prodotti ESG driven come le soluzioni per le PA e le smart city, a vantaggio dei cittadini, le soluzioni per la digitalizzazione del patrimonio museale e archeologico, le nuove cabine telefoniche smart o i prodotti marchiati TIM con impronta di carbonio. Il Gruppo infine intende confermare la leadership mondiale di settore per le politiche di Diversity&Inclusion con azioni dedicate ai dipendenti e attività di partnership.

Comunicato Stampa

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