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WindTre fisso: nuovo costo di disattivazione in seguito alla sanzione dell’AGCOM

Per i clienti di rete fissa WindTre, in particolare per coloro che richiedono il passaggio ad altro operatore o la dismissione definitiva della linea, a partire da ieri 11 Agosto 2023, è previsto un nuovo costo di disattivazione più basso rispetto a quello precedente.

Secondo quanto sottolinea l’operatore di telefonia, si tratta tuttavia di un costo provvisorio per rispettare la delibera AGCOM in materia e senza fare acquiescenza della stessa.

La delibera AGCOM e la sanzione a WindTre

In primo luogo, si ricorda che i costi di disattivazione per la rete fissa devono essere sostenuti quando si richiede il passaggio ad altro operatore di telefonia fissa o la dismissione definitiva della linea.

In questo senso, la delibera AGCOM n. 487/18/CONS pubblicata ad Ottobre 2018 aveva sancito, tra le altre cose, una regolamentazione delle spese previste in questi casi, con l’obiettivo di tutelare i clienti e impedire che vengano applicati dei costi immotivati da parte dell’operatore di telefonia fissa.

Questa delibera stabilisce infatti che le spese di recesso devono essere commisurate al valore del contratto e ai costi realmente sostenuti per la dismissione della linea o per il trasferimento del servizio.

Nello specifico, è previsto che venga addebitato quantomeno il costo più basso fra una mensilità di canone e i reali costi sostenuti dall’operatore.

Come raccontato nel dettaglio da MondoMobileWeb, a causa dei costi di disattivazione della rete fissa applicati negli ultimi anni, che non erano conformi alle normative imposte dall’Autorità e determinavano quindi un esborso maggiore del dovuto per i clienti, nei giorni scorsi WindTre è stata sanzionata dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) con una multa di oltre 460 mila euro.

In particolare, la sanzione comminata dall’AGCOM è stata resa nota il 1° Agosto 2023, con la pubblicazione della delibera 183/23/CONS (ecco il documento completo) risalente allo scorso 13 Luglio 2023.

Secondo quanto potuto accertare dall’Autorità, WindTre ha applicato, sia per i contratti stipulati prima della entrata in vigore delle Linee guida approvate con la delibera 487/18/CONS, sia per alcuni contratti stipulati successivamente alla loro entrata in vigore, costi di recesso e trasferimento delle utenze non in linea con la citata delibera e ritenuti non giustificati.

Come sono cambiati i costi dell’operatore nei mesi scorsi

In passato, da Febbraio 2019 in poi, WindTre rispettava la delibera 487/18/CONS dell’AGCOM, e infatti nella tabella dei costi di disattivazione presente sul suo sito specificava di essere ottemperante alla normativa.

In questo modo, considerando che generalmente i costi mensili delle offerte di rete fissa WindTre sono più bassi dei costi sostenuti dall’operatore per cessare la linea o migrarla, nella maggior parte dei casi i clienti di rete fissa dell’operatore dovevano sostenere un costo pari al canone mensile dell’offerta.

Per i nuovi clienti acquisiti dal 21 Novembre 2022, in quanto venivano richiesti direttamente i costi realmente sostenuti dall’operatore (in base alla tecnologia e al tipo di disattivazione) e non il costo di una mensilità di canone della propria offerta (se più bassa dei suddetti costi), l’operatore non rispettava più la delibera, mentre continuava ad applicarla per tutti i già clienti precedenti.

In seguito invece, dal 10 Febbraio 2023 e fino ad ora, la normativa che prevedeva l’applicazione di un costo pari a una mensilità di canone della propria offerta non veniva più rispettata nemmeno per coloro che avevano sottoscritto una linea fissa WindTre fino al 20 Novembre 2022.

In particolare, l’operatore aveva pubblicato una nuova tabella dei costi di disattivazione per le linee di rete fissa, con cui era stato uniformato il meccanismo per tutti i clienti dell’operatore.

Infatti, per tutte le richieste di disattivazione (anche con passaggio ad altro operatore) di una linea fissa WindTre, indipendentemente dalla data di attivazione dell’offerta e dalla tecnologia, veniva addebitato un onere di cessazione di 35 euro più IVA (42,70 euro IVA inclusa), pari al minore dei costi realmente sostenuti dall’operatore per dismettere la linea o trasferire il servizio, fra quelli riportati nell’apposita tabella.

Il nuovo costo per la disattivazione della linea fissa

Adesso, nella giornata di ieri 11 Agosto 2023, la tabella dei costi di disattivazione per le linee di rete fissa (ecco il documento completo) è stata aggiornata ancora una volta.

Nello specifico, adesso è presente la seguente indicazione: “In caso di recesso anticipato dal contratto fisso sarà previsto l’addebito di un costo 1 pari a 22 euro (+ IVA per partita IVA) invece del maggior costo realmente sostenuto da Wind Tre come attualmente previsto dalle condizioni generali di contratto“.

Secondo quanto riporta l’operatore, dunque, adesso per il recesso anticipato dal contratto di rete fissa, invece del maggior costo realmente sostenuto da WindTre sarà addebitato un importo pari a 22 euro più IVA.

Tuttavia, come già accennato, l’operatore specifica come di seguito: “L’applicazione del costo sopra indicato deve considerarsi provvisorio per rispettare le indicazioni di AGCOM in materia e senza fare acquiescenza. Wind Tre si riserva il diritto di applicare il costo effettivamente sostenuto in caso di esito favorevole della impugnativa delle suddette indicazioni AGCOM o di modifica normativa in tal senso”.

Sostanzialmente, a detta di WindTre, si tratta soltanto di un costo provvisorio per rispettare la delibera AGCOM in materia e senza fare acquiescenza della stessa.

In questo senso, in caso di esito favorevole della impugnativa delle suddette indicazioni AGCOM o di modifica normativa, l’operatore si riserva comunque il diritto di applicare il costo effettivamente sostenuto.

I costi sostenuti da WindTre e altre info sul recesso

Come in precedenza, secondo la tabella dei costi realmente sostenuti da WindTre, in caso di passaggio ad altro operatore è previsto un costo pari a 44 euro per linee ADSL e solo voce, 35 euro per linee FTTC e 36 euro per linee Fibra FTTH.

Invece, in caso di dismissione della linea fissa, il costo previsto è pari a 53 euro per linee ADSL e solo voce, 46 euro per linee FTTC, 69 euro per linee Fibra FTTH e 49 euro per linee FWA (Fixed Wireless Access).

Come sottolineato dall’operatore, i suddetti importi, arrotondati per difetto, si intendono IVA esclusa e sono sempre dovuti in tutti i casi di cessazione o migrazione della linea con WindTre.

Si ricorda che, in generale, i cosiddetti costi di disattivazione o dismissione della linea variano a seconda dell’operatore e sono comunque da sostenere in aggiunta alle eventuali penali o costi di recesso previsti dal proprio contratto.

Questi prezzi non si applicano nel caso di passaggio ad altro operatore o dismissione della linea in seguito a rimodulazione o modifiche unilaterali del contratto. In questo caso, inviando disdetta e specificando la non accettazione delle nuove condizioni, i costi di disattivazione non vengono infatti addebitati.

Si ringrazia Christian per la segnalazione.

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