Telecomunicazioni

Asati scrive al Ministro Patuanelli: obiettivi prioritari rete unica e Agenda Digitale Europea

Non passano neanche ventiquattro ore dal giuramento davanti al Presidente della Repubblica, che il nuovo Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli figura come destinatario in una lettera di auguri per il nuovo ruolo istituzionale inviata da parte di Asati, l’associazione che rappresenta i piccoli azionisti di Tim.

A scrivere al nuovo inquilino di via Vittorio Veneto è direttamente Franco Lombardi, presidente dell’associazione che raduna 7.000 azionisti tra piccoli investitori e dipendenti che hanno deciso di rilevare una piccola quota del capitale azionario di Tim.

L’occasione, come si legge nella lettera, è utile per porgere al nuovo ministro gli auguri di un buon lavoro, ma è anche propizia per richiamare la sua attenzione sulle urgenze e sui punti che riguardano l’agenda delle telecomunicazioni.

È proprio di agenda che si parla citando un “testo sacro” per lo sviluppo del settore: l’Agenda Digitale Europea. Prioritario secondo Lombardi è conseguire gli obiettivi che la Commissione Europea ha fissato per i prossimi anni e che prevedono l’accesso per tutti a connessioni con velocità superiori a 30 Mbps e almeno per il 50% delle famiglie a connessioni con velocità di almeno 100 Mbps.

Il Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli

Il conseguimento dei risultati dell’Agenda, si legge nel testo, dipende dal coraggio necessario per la realizzazione di politiche strutturali:

“L’Italia deve rielaborare la sua politica industriale di settore accelerando gli investimenti infrastrutturali secondo due principali direttive […]. Solo con una forte consapevolezza sulla rilevanza degli investimenti nelle reti di nuova generazione per una crescita di un’economia moderna e innovativa e per la coesione sociale e territoriale, l’Italia potrà realisticamente raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Digitale.”

Il presupposto essenziale, più volte chiamato in causa da Asati, per la messa in atto di una nuova politica industriale di settore che sia in grado di raggiungere obiettivi così ambiziosi, è per Lombardi quello della costituzione di un’unica infrastruttura di rete in fibra che catalizzi gli investimenti in un unico progetto di rete contribuendo alla crescita, alla competitività e alla produttività del sistema Paese.

Gli investimenti necessari per il passaggio dal rame alla fibra sono ingenti e non sostenibili nel lungo periodo da parte dei singoli operatori di rete. Per questo, secondo il rappresentante degli azionisti Asati, una rete unica e neutrale, che concentrasse le potenzialità degli assets di rete di Tim e Open Fiber apporterebbe molteplici benefici:

“Garantirebbe una piena parità di accesso a tutti gli operatori, eviterebbe diseconomie, abiliterebbe i nuovi servizi della comunicazione globale, consentendo al nostro Paese di eliminare il divario digitale ultrabroadband con altri partners europei che stanno avanzando in maniera più decisa nella prospettiva dell’Agenda Digitale e della Gigabit Society.”

Membro del “governo di svolta“, il Ministro Patuanelli riceve quindi da Asati il mandato “storico” di adottare una nuova politica industriale volta al recupero dei ritardi tecnologici accumulati dal Paese e di segnare un effettivo cambiamento. Proprio durante il primo Consiglio dei Ministri Patuanelli ha sottoposto la deliberazione dell’attivazione dei poteri speciali dello Stato sulla costruzione della rete 5G.

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