TIM, switch off 3G concluso in tutta Italia: addio alla rete mobile di terza generazione
Nei giorni scorsi, TIM ha terminato ufficialmente in tutta Italia lo spegnimento della tecnologia 3G dalla sua rete mobile, con un piano di switch off progressivo che si è protratto per oltre 4 mesi e la cui conclusione era prevista il 15 Ottobre 2022.
In questo modo, a partire dal 16 Ottobre 2022 la tecnologia 3G sulla rete mobile TIM non è più disponibile in tutta Italia. Si segnala comunque che, solo in rari casi, in alcuni comuni potrebbe ancora spuntare l’icona del 3G, anche se in realtà la rete mobile di terza generazione di TIM non è comunque più utilizzabile.
Dunque, dopo oltre 18 anni, dato che l’azienda aveva lanciato i suoi servizi su tecnologia 3G nel 2004, TIM ha detto ufficialmente addio alla sua rete mobile di terza generazione.
Con lo spegnimento di questa tecnologia, le frequenze utilizzate in precedenza da TIM per il 3G saranno riutilizzate in combinazione a quelle già in uso per il 4G per potenziare quest’ultima tecnologia di rete e anche per il 5G.
La rete mobile TIM rimane quindi attiva con le tecnologie 2G, 4G e 5G, quest’ultima ancora in fase di attivazione in tutta Italia.
Lo spegnimento della tecnologia di rete mobile di terza generazione coinvolge ovviamente anche gli operatori virtuali che si appoggiano alla rete TIM, i cui principali marchi, oltre al secondo brand Kena, sono attualmente Fastweb, CoopVoce, Tiscali e Vianova.
A partire dal 16 Ottobre 2022 (anche se già in molte parti d’Italia lo spegnimento si era concluso nei mesi scorsi), i clienti di TIM e degli operatori virtuali che sfruttano la sua rete, se dotati di device non abilitati almeno al 4G, risentiranno della mancanza della tecnologia 3G visto che si ha a disposizione solo il 2G (se si prova a bloccare la ricezione del telefono in 3G si andrà in modalità “solo chiamate di emergenza”, dato che non c’è più segnale per questa tecnologia).
I rinvii del primo piano di switch off di TIM
Prima di procedere con il piano di spegnimento definitivo che si è concluso nei giorni scorsi, inizialmente TIM aveva previsto di spegnere il 3G già entro fine Giugno 2022.
Innanzitutto, TIM aveva già comunicato, con una nota del 13 Aprile 2021 indirizzata sia all’AGCOM che al MISE, la sua intenzione di procedere con lo spegnimento della rete 3G su tecnologia UMTS in tutto il territorio nazionale, riutilizzando le frequenze liberate a 2100 MHz e a 900 MHz, sulla base del principio di neutralità tecnologica con l’erogazione di servizi in tecnologia 4G, attraverso un piano che prevedeva l’inizio della dismissione a partire da Aprile 2022.
Come era stato riportato dall’AGCOM, il piano di switch off comunicato da TIM, tenuto conto delle previsioni della delibera 338/20/CONS (proroga dei diritti d’uso in banda 2100 MHz con le eventuali azioni da predisporre in caso di transizione da 3G a 4G o 5G), prevedeva: sostituzione della tecnologia UMTS con le tecnologie 2G/4G/5G per gli impianti a 2100 MHz, con rispetto degli obblighi di copertura in regime di neutralità tecnologica; chiusura definitiva del servizio UMTS in banda 900 MHz e 2100 MHz.
TIM aveva poi cominciato ad avvisare i propri clienti del piano di spegnimento del 3G a partire da Novembre 2021, specificando poi che la dismissione della tecnologia 3G sarebbe dovuta avvenire in maniera progressiva da Aprile a Giugno 2022, seguendo una prima roadmap dedicata.
Tuttavia, come raccontato da MondoMobileWeb, lo scorso 6 Maggio 2022 l’AGCOM aveva pubblicato la delibera 74/22/CONS, documento datato 17 Marzo 2022 con cui ha imposto a TIM di posticipare lo switch off a non prima di Luglio 2022 per via di alcune criticità riscontrate. Dunque lo spegnimento del 3G di TIM non era mai partito da Aprile 2022.
Nonostante ciò, il 1° Giugno 2022 sia TIM che il suo secondo brand Kena avevano poi aggiornato le informative presenti sui rispettivi siti ufficiali, indicando che il progressivo spegnimento della tecnologia 3G sarebbe stato avviato a partire dal 13 Giugno 2022.
Solo il 9 Giugno 2022 l’operatore aveva poi ufficializzato anche che il nuovo piano di spegnimento del 3G sarebbe stato eseguito in maniera progressiva dal 13 Giugno e fino al 15 Ottobre 2022, grazie alla pubblicazione della nuova roadmap ufficiale che specificava le tempistiche delle operazioni per ogni comune.
Questo nuovo cambio di data, che era stato svelato da Tiscali nelle settimane precedenti all’ufficializzazione, è avvenuto su richiesta di TIM grazie alla modifica da parte dell’AGCOM, con delibera 147/22/CONS (del 19 Maggio 2022 ma pubblicata soltanto il 9 Agosto 2022 sul sito dell’Autorità), della data di avvio dello switch off concordata con la precedente delibera, in quanto le criticità inizialmente riscontrate dagli operatori virtuali sotto rete TIM erano state superate prima del previsto, permettendo così di anticipare al mese di Giugno 2022 l’avvio delle operazioni.
Lo svolgimento dello switch off del 3G in questi mesi
Dunque, risolte le criticità riscontrate nel piano iniziale di spegnimento del 3G, TIM aveva avviato ufficialmente il piano aggiornato a partire dal 13 Giugno 2022.
Rispetto alla roadmap per il piano di switch off che sarebbe dovuto partire da Aprile 2022, in cui era semplicemente presente il mese di dismissione del 3G di ogni singolo comune, il nuovo piano prevedeva invece per ogni città un periodo di inizio dello spegnimento (ad esempio dal 13 al 30 Giugno 2022) e un periodo di fine dello spegnimento, che in alcuni casi si è protratto anche nei mesi successivi alle date di avvio.
Gli intervalli di tempo in cui lo spegnimento del 3G di TIM veniva avviato e quelli in cui si è concluso in ogni comune si collocavano nella prima o nella seconda parte del mese di riferimento, quindi in periodi di circa 15 giorni.
Dopo i primi comuni coinvolti nel mese di Giugno 2022, lo spegnimento si è svolto progressivamente anche nei mesi di Luglio, Agosto, Settembre 2022 e fino al 15 Ottobre 2022, quando come già detto lo switch off del 3G di TIM si è concluso in tutta Italia.
Cosa cambia per i clienti senza la tecnologia 3G di TIM
La dismissione del 3G non impatta i dispositivi in grado di utilizzare le reti 2G, 4G con VoLTE e 5G, per cui viene garantita la continuità di servizio senza alcun cambiamento.
Invece, una delle conseguenze dello switch off del 3G di TIM riguarda i clienti con una SIM minore di 128K, che devono necessariamente sostituirla nei negozi TIM per fruire almeno del 4G. Per farlo è necessario sostenere un costo di 15 euro che sarà rimborsato tramite credito residuo entro 24 ore dalla sostituzione. Per quanto riguarda invece i clienti business possessori di SIM minore di 128k, la nuova SIM sarà gratuita.
Per tutti i tipi di dispositivi non ci sarà alcun problema a continuare ad effettuare e ricevere chiamate ed SMS anche senza tecnologia 3G, poiché in questi casi ci si appoggia almeno al 2G.
I clienti maggiormente impattati dalla mancanza del 3G sono invece coloro che usano ancora un apparato che utilizza al massimo il 3G o chi ha uno smartphone 4G che non supporta il VoLTE (Voice over LTE).
In questo senso, per quanto riguarda TIM, prima dell’avvio della dismissione del 3G l’operatore aveva informato tramite SMS i clienti che utilizzano smartphone obsoleti senza 4G o senza VoLTE, invitandoli a valutare la sostituzione del cellulare anche tramite delle promo dedicate nei negozi TIM.
Tutto ciò poiché chi possiede un cellulare non ancora abilitato al 4G, senza la tecnologia 3G riscontrerà dei rallentamenti nella navigazione internet dovuti all’utilizzo del 2G, oltre a non poter utilizzare la connessione dati durante le conversazioni telefoniche.
Invece, chi utilizza un dispositivo dotato di 4G ma senza la tecnologia VoLTE per effettuare chiamate attraverso la rete 4G, potrà continuare a navigare in internet su rete 4G ma durante le telefonate, mancando la rete 3G e senza il VoLTE, viene effettuato lo switch su rete 2G, senza quindi poter navigare durante le chiamate.
Per sfruttare il servizio è inoltre necessario avere la rispettiva impostazione abilitata (solitamente denominata “Chiamate VoLTE” o “Voce e dati”) nelle impostazioni dello smartphone, oltre che essere almeno sotto copertura 4G. Una volta attivo, in alcuni casi il cliente potrebbe visualizzare sul display del proprio smartphone compatibile l’icona dedicata al VoLTE.
TIM, a differenza di altri operatori, non prevede una lista di smartphone certificati, in quanto praticamente tutti i dispositivi dotati di VoLTE possono utilizzare questa tecnologia su rete TIM.
La situazione del servizio VoLTE per gli operatori virtuali
Per quanto riguarda la possibilità di fruire del VoLTE con gli operatori virtuali su rete TIM, il secondo brand Kena ha avviato già dal mese di Maggio 2022 l’implementazione della tecnologia VoLTE sulle sue SIM utilizzando i dispositivi compatibili su rete Kena, per permettere di effettuare e ricevere chiamate rimanendo su rete 4G.
Anche Tiscali, con la pubblicazione dell’avviso della dismissione del 3G per i clienti sul suo sito, aveva comunicato che già dal mese di Marzo 2022 avrebbe progressivamente abilitato il VoLTE sulle sue SIM, inserendo poi una lista di smartphone compatibili e certificati con il VoLTE sulla sua rete. Secondo quando comunicato di recente, l’abilitazione si è conclusa su tutte le SIM Tiscali a Luglio 2022.
Fastweb e Vianova avevano implementato già da alcuni mesi il VoLTE, mentre CoopVoce è invece l’unico degli operatori virtuali su rete TIM a non aver ancora annunciato ufficialmente il VoLTE.
Tuttavia, nella sua informativa l’operatore Full MVNO ha specificato che la navigazione internet in contemporanea alle chiamate (possibile solo col VoLTE in assenza di 3G) non sarà garantita “per un periodo di tempo”, lasciando dunque intendere che l’assenza del VoLTE potrebbe essere solo temporanea (anche se fino ad ora non sono state fornite tempistiche per l’implementazione).
Più di recente, come già raccontato, nel numero di Ottobre 2022 della rivista mensile Consumatori di Coop, dedicata ai soci della cooperativa, è emerso che CoopVoce prevede di lanciare commercialmente il servizio VoLTE per i suoi clienti entro i primi 3 mesi del 2023.
Così come fatto da TIM, anche gli operatori virtuali coinvolti dallo spegnimento del 3G di TIM hanno invitato i propri clienti con dispositivi non compatibili con le nuove tecnologie di rete a valutare la sostituzione, anche con offerte dedicate: ad esempio, CoopVoce ha offerto ad alcuni clienti un buono sconto di 20 euro per l’acquisto di un nuovo smartphone 4G, mentre Kena aveva lanciato una promozione per alcuni clienti selezionati con cui permette di acquistare un nuovo smartphone a prezzi dedicati e ricevere anche un bonus di 10 euro di credito telefonico sulla SIM.
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