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Moldavia: Commissione UE favorevole all’ingresso del Paese nell’area di Roaming dell’Unione

Oggi, 14 Luglio 2025, la Commissione Europea ha fatto sapere di aver accolto con favore le recenti proposte riguardanti la cooperazione digitale tra l’UE e la Moldavia, approvando, tra le varie misure, anche l’inclusione del Paese dell’Est Europa nello spazio di Roaming gratuito dell’Unione.

La decisione, in particolare, arriva in seguito all’annuncio della Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, dell’intenzione di integrare la Moldavia nell’area di Roaming dell’Unione Europea a partire dal 1° Gennaio 2026.

L’annuncio, come già raccontato da MondoMobileWeb, è stato effettuato durante il primo vertice UE – Moldavia tenutosi il 4 Luglio 2025 a Chișinău, durante il quale è stato discusso un pacchetto di iniziative volte ad avvicinare la Moldavia all’Unione Europea, sia in ambito economico che politico.

La proposta di integrazione della Moldavia nell’area Roaming UE, a sua volta, segue un accordo già siglato nel mese di Settembre 2023, nell’ambito del quale il BEREC, l’Organismo dei Regolatori Europei delle Comunicazioni Elettroniche, ha concordato misure transitorie per ridurre progressivamente i costi del Roaming da e verso il Paese.

L’accordo politico raggiunto tra Bruxelles e Chișinău per l’inclusione della Moldavia nell’area di Roaming dell’UE rappresenta dunque il culmine di questo processo, che permetterà ai cittadini moldavi la possibilità di utilizzare il proprio numero di telefono per chiamare, inviare SMS e navigare in Internet nei 27 Stati Membri dell’Unione senza costi aggiuntivi, secondo le stesse condizioni tariffarie applicate nel loro Paese d’origine.

Allo stesso modo, anche i cittadini dell’Unione Europea che si recheranno in Moldavia godranno dei medesimi vantaggi, in linea con l’attuale regolamentazione del Roaming Like At Home (RLAH).

In questo modo, in seguito all’approvazione formale dell’accordo, la Moldavia sarà, dopo l’Ucraina, il secondo Paese extra UE ad aggiungersi agli attuali Paesi in cui è valida la regolamentazione del Roaming Like At Home, che sono tutti quelli dell’Unione Europea, a cui si aggiungono i Paesi della Area Economica Europea (EEA): Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Guyana francese, La Reunion, Mayotte, Martinica), Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

Il Regno Unito, in seguito al completamento della Brexit, dal 1° Gennaio 2021 non fa più ufficialmente parte dell’Unione Europea, e pertanto teoricamente non sarebbe più incluso nei Paesi in cui è possibile sfruttare il regolamento Roaming Like At Home. Fino a pochi mesi fa, in ogni caso, tutti gli operatori (almeno in Italia) avevano mantenuto invariate le condizioni, mentre solo da metà 2025 alcuni operatori italiani stanno cominciando a rimuovere il Regno Unito dai Paesi inclusi.

In generale, dunque, il comportamento sul Roaming Like At Home in UK è a discrezione dei singoli operatori, in base ai propri accordi con i gestori britannici. Per questo motivo, come già successo negli ultimi mesi con alcuni operatori italiani, ogni singolo provider potrà decidere se continuare a includere o meno l’uso dei propri bundle nazionali anche quando ci si trova nel Regno Unito.

Oltre all’ingresso del Paese nello spazio di Roaming gratuito, la collaborazione tra l’UE e la Moldavia si estende anche al settore della cybersicurezza. Come fatto sapere dalla Commissione, infatti, il Consiglio dell’Unione Europea ha anche autorizzato l’utilizzo della Riserva UE per la Cybersicurezza a supporto della Moldavia, nell’ambito del Cyber Solidarity Act.

Inoltre, per contrastare la disinformazione e l’interferenza straniera nella regione, con il supporto della Commissione è stato creato un nuovo polo dell’European Digital Media Observatory, chiamato FACT.

Un ulteriore traguardo, infine, è rappresentato dall’inclusione della Moldavia nella “Trusted List” dell’Unione per la validazione delle firme elettroniche dai Paesi extra UE. A detta della Commissione Europea, questo consentirà una verifica più semplice delle firme e dei sigilli digitali da parte di organizzazioni e cittadini, facilitando gli scambi economici e i rapporti commerciali tra Moldavia e Unione Europea.

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