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Tim, parla Amos Genish: “L’offerta di Iliad è molto aggressiva ma non rivoluzionaria. Siamo in una posizione di forza”

Sono dichiarazioni di una certa portata quelle che Amos Genish ha rilasciato ai giornalisti durante un incontro. L’amministratore delegato di Tim ha chiarito alcune voci che lo vedono coinvolto di recente riguardo un possibile addio alla compagnia, ma parlato anche di rete, Open Fiber e Iliad.

Il numero uno di Tim ha voluto fare chiarezza sulle voci che lo vedono protagonista di un abbandono dell’incarico.

Secondo quanto si apprende da “Affari Italiani” l’israeliano avrebbe affermato che nel nuovo consiglio di amministrazione della società alcuni membri non sono intenzionati a perseguire l’interesse generale dell’azienda, malgrado la loro nomina di consiglieri indipendenti e non esecutivi, fattispecie di cui erano accusati i consiglieri espressi da Vivendi nella formazione procedente dell’organo.

Questi consiglieri “franchi tiratori” “sarebbero indaffarati a diffondere congetture false e poco attendibili che minano e mettono a repentaglio la capacità di centrare gli obiettivi del management. […] Bisogna guardare all’interesse generale, non a quello dei singoli azionisti. Noi vorremmo che le cose cessassero prima possibile, molti azionisti chiave sono scontenti. Chiunque vi sia dietro si deve allineare, non ci scoraggiano, nulla ci intimidisce né ci impedisce di svolgere il nostro lavoro”.

Il CEO ha ribadito quindi la volontà di rimanere fino al 2020 per portare a compimento gli obiettivi alla base del piano industriale dicendosi fiducioso che gli obiettivi vengano raggiunti e che le agenzie di rating premieranno la società.

Senza sconti il giudizio, riportato su “La Repubblica”, in merito alla tariffa che Iliad ha lanciato per presentarsi in Italia:

L’offerta di Iliad è molto aggressiva ma non rivoluzionaria. La nostra posizione di forza ci tutela, abbiamo una rete migliore, un’offerta di valore migliore e una rete di negozi fisici. Ci aspettiamo che la competizione sia per tutti alle stesse condizioni, secondo noi Iliad non ha ottemperato alla legge Pisanu. Aspettiamo di vedere cosa deciderà l’authority. Ci aspettiamo un secondo trimestre positivo mentre altri competitor stanno perdendo quote di mercato. Il nuovo operatore ha trovato un pubblico interessato ma è presto per fare un’analisi approfondita.

Nella sua prima conference call da CEO, tuttavia, Genish riteneva improbabile un ulteriore abbassamento dei prezzi.

Durante l’intervista è arrivato anche un annuncio importante: Tim sarà pronta a collaborare con Open Fiber dopo la creazione della Netco, la società che unificherà la rete digitale in tutta Italia. Non sono tuttavia ancora chiare le caratteristiche del progetto e dubbi permangono se l’integrazione sarà coinvolgerà tutte le tipologie di rete. Il CEO ha però affermato:

Noi riteniamo che un unico player sia meglio di due e siamo estremamente aperti per una collaborazione o una partecipazione con altri, speriamo che anche Open Fiber sia altrettanto aperta al dialogo con noi come noi lo siamo con loro

Genish ha espresso il suo malcontento anche circa la gara per i diritti tv:

“Vogliamo continuare a sviluppare i contenuti. Abbiamo cercato di avere i diritti televisivi per il calcio. Siamo molto dispiaciuti della decisione della Lega Calcio di architettare la gara d’appalto con la vittoria servita sul piatto a Sky. È una decisione miope che non darà vantaggi alla Lega sul lungo periodo, non stimolando la concorrenza per la distribuzione dei diritti. Penso che la Lega se ne pentirà e organizzerà un’altra gara d’appalto”.

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