Ucraina, ufficiale l’ingresso nel Roaming UE: via libera dal Consiglio dell’Unione Europea

Oggi, 15 Luglio 2025, la Commissione Europea ha annunciato di aver accolto con favore la decisione del Consiglio dell’UE di approvare l’ingresso dell’Ucraina nello spazio di Roaming gratuito dell’Unione, previsto ufficialmente per il 1° Gennaio 2026.
La decisione del Consiglio di adottare la proposta della Commissione presentata nelle scorse settimane, come già raccontato da MondoMobileWeb, permetterà così ai cittadini ucraini di utilizzare il proprio numero di telefono per chiamare, inviare SMS e navigare in Internet nei 27 Stati Membri dell’Unione senza costi aggiuntivi, secondo le stesse condizioni tariffarie applicate nel loro Paese d’origine.
Lo stesso trattamento, oltretutto, sarà garantito anche ai cittadini europei che si recheranno in Ucraina, in linea con l’attuale regolamentazione del Roaming Like At Home (RLAH).
L’iniziativa, si ricorda, prende origine da quanto annunciato dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen durante il discorso sullo stato dell’Unione del 2022, che aveva espresso la volontà di integrare l’Ucraina nell’area di Roaming dell’UE il prima possibile.
L’interesse ufficiale da parte dell’Ucraina è stato manifestato nel mese Giugno 2022, mentre qualche anno dopo, a Giugno 2025, il Paese ha poi notificato il completo allineamento della propria legislazione in materia di Roaming a quella dell’UE, valutato positivamente dalla Commissione.
Adesso, con l’approvazione del Consiglio dell’Unione Europea, a partire dal 1° Gennaio 2026 l’Ucraina potrà ufficialmente entrare a far parte dello spazio di Roaming gratuito dell’UE, andandosi così ad aggiungere (come potrebbe accadere anche per la Moldavia) agli attuali Paesi in cui è valida la regolamentazione del Roaming Like At Home.
Tra questi, si ricorda, figurano tutti i Paesi dell’Unione Europea, a cui si aggiungono anche quelli dell’Area Economica Europea (EEA). Pertanto, i territori attualmente presenti nello spazio di Roaming gratuito dell’UE sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Guyana francese, La Reunion, Mayotte, Martinica), Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
Il Regno Unito, in seguito al completamento della Brexit, dal 1° Gennaio 2021 non fa più ufficialmente parte dell’Unione Europea, e pertanto teoricamente non sarebbe più incluso nei Paesi in cui è possibile sfruttare il regolamento Roaming Like At Home. Fino a pochi mesi fa, in ogni caso, tutti gli operatori (almeno in Italia) avevano mantenuto invariate le condizioni, mentre solo da metà 2025 alcuni operatori italiani stanno cominciando a rimuovere il Regno Unito dai Paesi inclusi.
In generale, dunque, il comportamento sul Roaming Like At Home in UK è a discrezione dei singoli operatori, in base ai propri accordi con i gestori britannici. Per questo motivo, come già successo negli ultimi mesi con alcuni operatori italiani, ogni singolo provider potrà decidere se continuare a includere o meno l’uso dei propri bundle nazionali anche quando ci si trova nel Regno Unito.
In ogni caso, come ricordato dalla Commissione Europea, fino quando l’Ucraina non sarà effettivamente parte dei Paesi in cui è valido il Roaming Like At Home, resterà valida l’attuale intesa tra operatori europei e ucraini, volto a garantire chiamate e servizi di Roaming a prezzi accessibili tra i due territori.
Contestualmente al rinnovo dell’intesa, per garantire a prezzi accessibili o azzerati servizi di Roaming e chiamate internazionali tra i Paesi dell’Unione Europea e l’Ucraina, sono stati inoltre approvati anche ulteriori impegni (ecco il documento completo) a sostegno dei rifugiati ucraini, validi in questo caso dal 1° Gennaio 2026 e fino al 4 Marzo 2027, con possibilità di rinnovo.
A firmare questi impegni sono stati un totale di 3 operatori ucraini (Kyivstar, lifecell e Vodafone Ukraine) e 12 operatori dell’Unione Europea, tra cui figurano, tra quelli attivi in Italia, TIM e le filiali italiane di Three Group e Iliad Group, rappresentate rispettivamente da WINDTRE e Iliad Italia.
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