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Commissione Europea, Ucraina nel Roaming UE da Gennaio 2026: proposta inviata al Consiglio

Nei giorni scorsi, il 17 Giugno 2025, la Commissione Europea ha presentato una proposta per integrare l’Ucraina nell’area di Roaming gratuito dell’Unione, a partire dal mese di Gennaio 2026.

L’iniziativa, se approvata dal Consiglio dell’UE, permetterà ai cittadini ucraini di utilizzare il proprio numero di telefono per chiamare, inviare SMS e navigare in Internet nei 27 Stati Membri senza costi aggiuntivi, secondo le stesse condizioni tariffarie applicate nel loro Paese d’origine. Lo stesso trattamento, oltretutto, sarà garantito anche ai cittadini europei che si recheranno in Ucraina.

Si tratterebbe, a detta della Commissione, della prima estensione del trattamento del mercato interno europeo all’Ucraina, che andrebbe in questo modo ad aggiungersi ai Paesi in cui è valida l’attuale regolamentazione del Roaming Like At Home (RLAH).

In termini pratici, ciò significa che sia i viaggiatori ucraini in Europa che quelli europei in Ucraina potranno usufruire dei servizi mobili, inclusi voce, messaggi e dati, alle tariffe domestiche, senza costi di Roaming.

La proposta, inoltre, prevede anche che la qualità e la velocità della rete mobile siano equivalenti a quelle del proprio Paese e che l’accesso ai servizi di emergenza resti gratuito.

L’iniziativa, come già raccontato da MondoMobileWeb, è in linea con quanto annunciato dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen durante il discorso sullo stato dell’Unione del 2022, dove aveva espresso la volontà di integrare l’Ucraina nell’area di Roaming dell’UE il prima possibile. L’interesse ufficiale da parte dell’Ucraina, in particolare, è stato manifestato a Giugno 2022.

Nel mese di Giugno 2025, l’Ucraina ha quindi notificato il completo allineamento della propria legislazione in materia di Roaming a quella dell’UE, un requisito chiave previsto dall’Accordo di Associazione UE-Ucraina. Dopo una valutazione positiva, la Commissione ha confermato che il Paese soddisfa tutti i criteri necessari per applicare le regole comunitarie sul Roaming.

Con l’adozione della proposta, ora spetta al Consiglio dell’Unione Europea approvarla formalmente, consentendo ufficialmente all’Ucraina di entrare a far parte dello spazio di Roaming gratuito dell’UE dal 1° Gennaio 2026.

Di seguito, le parole di Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, che ha dichiarato:

Vogliamo che i cittadini ucraini possano restare in contatto con i propri cari in tutta l’UE, così come nel loro Paese d’origine.

Per questo proponiamo che l’Ucraina entri a far parte della nostra famiglia del Roaming. Ancora una volta, ribadiamo il nostro costante impegno a fianco dell’Ucraina e dei suoi cittadini.

Questa, invece, la dichiarazione di Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità Tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, che ha affermato:

Oggi compiamo un passo fondamentale verso l’ingresso dell’Ucraina nell’area di Roaming dell’UE.

Per gli ucraini presenti in tutta Europa, restare in contatto con la propria casa, con gli amici e la famiglia può rappresentare un momento di sollievo. Siamo al fianco dell’Ucraina, in ogni fase del cammino.

A partire dal 1° Gennaio 2026, l’Ucraina andrebbe così ad aggiungersi agli attuali Paesi in cui è valida la regolamentazione del Roaming Like At Home, che sono tutti quelli dell’Unione Europea, a cui si aggiungono i Paesi della Area Economica Europea (EEA): Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Guyana francese, La Reunion, Mayotte, Martinica), Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

Il Regno Unito, in seguito al completamento della Brexit, dal 1° Gennaio 2021 non fa più ufficialmente parte dell’Unione Europea, e pertanto teoricamente non sarebbe più incluso nei Paesi in cui è possibile sfruttare il regolamento Roaming Like At Home. Fino a pochi mesi fa, in ogni caso, tutti gli operatori (almeno in Italia) avevano mantenuto invariate le condizioni, mentre solo da metà 2025 alcuni operatori italiani stanno cominciando a rimuovere il Regno Unito dai Paesi inclusi.

In generale, dunque, il comportamento sul Roaming Like At Home in UK è a discrezione dei singoli operatori, in base ai propri accordi con i gestori britannici. Per questo motivo, come già successo negli ultimi mesi con alcuni operatori italiani, ogni singolo provider potrà decidere se continuare a includere o meno l’uso dei propri bundle nazionali anche quando ci si trova nel Regno Unito.

Ad ogni modo, fino all’entrata in vigore dell’accordo definitivo, sarà prorogato fino al 31 Dicembre 2025l’attuale intesa tra operatori europei e ucraini, la quale da Aprile 2022 ha già permesso, secondo la Commissione UE, di offrire servizi di Roaming gratuiti e chiamate internazionali a basso costo, per oltre 4 milioni di rifugiati ucraini in Europa.

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