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Open Fiber: il finanziamento per il Piano Industriale arriva a 4,1 miliardi di euro

Open Fiber ha ampliato la sua linea di finanziamento a supporto del piano industriale per la copertura del Paese, che ha raggiunto ora quota 4,1 miliardi di euro circa grazie al nuovo accordo.

Quella che è stata presentata come “la più grande operazione di finanza strutturata finalizzata allo sviluppo di una rete d’accesso in fibra ottica in Europa” mira a sostenere il piano industriale che si basa su tre obiettivi principali, ovvero l’accelerazione della copertura nelle aree in Digital Divide, la copertura nei distretti industriali delle aree grigie e l’arricchimento del portafoglio di servizi per le imprese.

Nel dettaglio, il project financing siglato nel 2018 incrementa adesso per ulteriori 675 milioni di euro grazie agli accordi di Open Fiber con il pool formato da BNP Paribas, Société Générale e Unicredit.

Elisabetta Ripa Open Fiber
Elisabetta Ripa, AD di Open Fiber

Elisabetta Ripa, l’Amministratore Delegato di Open Fiber, ha commentato con grande soddisfazione l’ampliamento della linea di finanziamento:

“E’ motivo di grande soddisfazione vedere come il mercato riconosca il valore del progetto e di Open Fiber. L’ampliamento del finanziamento, unitamente all’apporto di capitale sottoscritto recentemente dagli azionisti, a supporto del nuovo Piano Industriale della Società, è l’evidenza concreta dell’apprezzamento da parte dei nostri stakeholder dei progressi conseguiti nella realizzazione di una infrastruttura moderna interamente in fibra e degli investimenti realizzati per generare valore condiviso per tutto il Paese.”

Mario Rossetti, CFO dell’operatore wholesale, ha invece aggiunto che il riscontro delle banche organizzatrici rappresenta la fiducia degli investitori finanziari e dei fondi infrastrutturali per un modello di rete di accesso neutrale.

Prima dell’implementazione operativa dall’accordo, occorre che l’operazione passi anche al vaglio degli altri istituti finanziatori di Open Fiber, mentre la durata della stessa resta fissata in sette anni, dunque fino al 2025 (il progetto è stato infatti avviato nel 2018).

Secondo le stime dell’azienda, il closing dell’operazione può comunque essere fissato per il mese di Ottobre 2020, dopo la firma della documentazione aggiornata da parte degli istituti finanziatori.

Infatti, oltre al pool di banche sopra citato in qualità di Underwriter, Global Coordinator, Global Bookrunners e Initial Mandated Lead Arrangers, hanno partecipato all’operazione anche Cassa depositi e prestiti, la Banca Europea per gli Investimenti, Banca IMI, Banco BPM, MPS Capital Services, Ubi Banca, Credit Agricole, ING, Caixa Bank, MUFG Bank, Natwest e Banco Santander in qualità di finanziatori.

Il progetto finanziato dagli istituti in questione si basa sull’efficienza energetica della rete, sull’innovazione digitale tramite la copertura in fibra per abbattere il digital divide nelle aree C e D e sull’impatto sociale tramite la fornitura di servizi di rete in strutture pubbliche come ospedali, scuole, o municipi.

Tramite la nuova linea di credito, Open Fiber continuerà a connettere l’Italia per raggiungere il suo obiettivo di 20 milioni di unità immobiliari nelle aree nere, grigie e bianche, con particolare attenzione anche alle periferie delle città.

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