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Il Consiglio dell’AGCOM approva l’analisi di mercato sui servizi di accesso alla rete fissa

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, AGCOM, ha concluso e approvato l’analisi di mercato, avviata lo scorso 18 Gennaio 2019 con la delibera n. 613/18/CONS, sui servizi di accesso alla rete fissa. In questo modo, il provvedimento sarà notificato alla Commissione europea per la definitiva approvazione.

Lo ha reso noto AGCOM con un comunicato stampa pubblicato ieri, 3 Giugno 2019, a seguito della riunione del Consiglio dell’Autorità.

L’analisi di mercato, che teneva conto anche del progetto di separazione legale volontaria notificato da TIM per lo scorporo della sua rete, è stato integrato da nuovi elementi emersi grazie alle informazioni acquisite nel processo di consultazione.

Dopo l’approvazione dell’Autorità italiana, lo schema di provvedimento sarà notificato alla Commissione europea ai fini dell’acquisizione del parere, ai sensi del Codice delle comunicazioni elettroniche, e sarà così approvato definitivamente entro la fine del mese di Luglio 2019. Lo schema di provvedimento sarà reso pubblico dalla Commissione europea sul suo sito a seguito della notifica.

Como sottolineato dal comunicato dell’autorità, fermi restando gli obiettivi di tutela della concorrenza e del consumatore, i suoi interventi sono orientati allo sviluppo delle reti ad alta capacità, accelerandone i processi di migrazione, al fine di contribuire a conseguire gli obiettivi della Gigabit Society posti dall’Unione europea.

Nei dettagli, rispetto allo schema posto in consultazione con la delibera 613/18/CONS, si conferma la deregolamentazione del comune di Milano.

Nel resto del territorio nazionale si confermano invece gli obblighi regolamentari e si procede ad una differenziazione geografica dei rimedi (con rimozione del vincolo di controllo di prezzo, che, per il momento, riguarderà solo il bitstream – e non i servizi del mercato 3a quali SLU, ULL, accesso ai cavidotti e alla fibra spenta, VULA – e il WLR) in poco meno di 30 città italiane nelle quali la quota di mercato al dettaglio e all’ingrosso di TIM risulta inferiore ad una determinata soglia e in cui almeno due reti di accesso alternative a TIM coprono ciascuna il 60% del territorio.

AGCOM, a seguito di un monitoraggio, potrà introdurre, a partire dal 2021, un grado di flessibilità nel pricing wholesale VULA, dopo aver verificato, nel 2020, quale sia stata l’evoluzione effettiva della concorrenza e l’effettivo grado di adozione (“take up“) degli accessi ad alta capacità.

Le maggiori novità sui prezzi dei servizi di accesso riguardano il VULA per il quale, rispetto alla consultazione pubblica, l’Autorità ha approvato una riduzione per gli anni 2018, 2019 e 2020, restando, invece, immutato a 12,50 euro al mese il canone di atterraggio al 2021. Rispetto alla consultazione, sono stati ridotti sensibilmente anche i canoni della banda per il trasporto dei dati dalle centrali locali ai nodi degli operatori alternativi.

L’Autorità conferma anche l’intenzione di agevolare la migrazione delle linee di accesso dal rame alla fibra. Per questo motivo ha apportato, rispetto al testo andato in consultazione pubblica, alcune modifiche alla disciplina del processo di migrazione (decommissioning).

A questo proposito, l’Autorità annuncia di aver previsto incentivi per ridurre i costi di migrazione e penali così da prevenire condotte anti-competitive.

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