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CK Hutchison è alla ricerca di un socio di minoranza per le torri di proprietà di Wind Tre?

Le indiscrezioni circolate nel mese di Ottobre 2018 sulla possibile vendita di una parte o della totalità del complesso di torri di Wind Tre da parte della società madre CK Hutchison Holdings Limited ritornano ad avere credito a qualche mese di distanza.

In quelle settimane Bloomberg aveva infatti dato notizia dell’intenzione da parte della società cinese di procedere, subito dopo l’acquisizione per 2,45 miliardi di euro della quota paritetica di Veon, a un’operazione che i due soci avevano preso in considerazione già all’indomani della conclusione formale della joint venture.

Secondo un ultimo aggiornamento del quotidiano Il Sole 24 Ore già da Marzo 2019 la valorizzazione e la successiva dismissione di una parte delle torri di Wind Tre potrebbero entrare nella loro fase operativa.

È probabile che Hutchison abbandoni l’ipotesi della vendita totale delle proprie torri e si concentri invece sul trasferimento di una quota minoritaria a cui potrebbero essere interessati, come si legge sul sito del quotidiano di economia e finanza, fondi infrastrutturali (tra cui può essere annoverata la società F2i che vanta già una partecipazione nel settore delle telco in Ei Towers Spa) e fondi sovrani.

Passaggio essenziale per la vendita delle quote dovrà essere la necessaria societarizzazione delle torri. La nuova società raccoglierà le 7mila torri distribuite prima della fusione tra H3G e Wind Telecomunicazioni.

Il settore è in vigorosa crescita negli ultimi tempi, grazie alla maggiore domanda di servizi di maggiore supporto per le nuove evoluzioni del digitale.

Lo sguardo è infatti al 5G e le previsioni sulle innumerevoli funzionalità che offrirà in futuro nella vita di tutti i giorni. In questa situazione le società che detengono un patrimonio digitale di tale genere potrebbero cogliere le opportunità per recuperare risorse necessarie per altri progetti o per altri fini.

Non è escluso infatti che anche Hutchison stia valutando un’ipotesi del genere, dovendo anche tener conto dello sviluppo della propria strategia a livello europeo e della sua situazione finanziaria. Non bisogna dimenticare infatti che, già prima dell’operazione con cui la società si è assicurata il 100% del controllo di Wind Tre, Goldman Sachs ha stimato che per Hutchison ciò avrebbe significato aumentare il proprio debito al 34% del suo capitale netto.

La rinuncia alla proprietà sulle proprie reti non è un episodio sconosciuto nella storia del brand Wind Tre. Nel Marzo del 2015 Wind ha ceduto alla società spagnola Abertis Telecom il 90% della società Galata che gestiva le torri di proprietà dell’operatore arancione. Galata è oggi un’azienda controllata al 100% da Cellnex Italia, la cui holding, Cellnex Telecom è partecipata dal gruppo Benetton con il 29,9%.

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