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Calcio, contrasto alla pirateria: broadcaster ottengono nomi utenti per chiedere risarcimento

Attraverso un’iniziativa di DAZN Italia, a cui ha aderito la Lega Calcio Serie A e Sky Italia, e grazie al supporto del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma, i titolari dei diritti televisivi del calcio in Italia hanno ottenuto i nomi di oltre 2mila utenti pirata, in modo da poter avviare azioni risarcitorie.

Questa novità nell’azione di contrasto alla pirateria digitale relativa al calcio in Italia è stata annunciata oggi, 10 Settembre 2025.

Nello specifico, è stato reso noto che i broadcaster, titolari dei diritti TV, hanno formalmente richiesto ed ottenuto, dall’Autorità giudiziaria competente, i nomi degli oltre 2mila utenti (in 80 province italiane) abbonati a IPTV illegale già sanzionati dalla Guardia di Finanza negli ultimi mesi.

In questo modo, nei loro confronti potranno ora essere avviate azioni risarcitorie per i danni arrecati.

Gli utenti pirata coinvolti erano stati identificati nell’ambito di un’operazione condotta dal Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce, coordinato dalla locale Procura.

Le indagini avevano permesso di smantellare un’infrastruttura IPTV che trasmetteva contenuti in violazione della Legge sul Diritto d’Autore (n. 633/41), risalendo agli utilizzatori grazie ad un’analisi dettagliata di dati anagrafici, bancari e geografici.

Come annunciato in queste ore, l’autorizzazione della Procura competente ha consentito la trasmissione dei dati degli utenti illegali ai titolari dei diritti TV, che adesso dispongono delle informazioni necessarie per poter agire in sede civile e amministrativa.

Stefano Azzi, CEO di DAZN Italia, ha commentato:

Guardare illegalmente contenuti mette a rischio chi lo fa e colpisce lo sport alle radici. Non è furbo. Non è gratis. Non è senza conseguenze.

Un’azione risarcitoria, che può ammontare a diverse migliaia di euro, equivale a circa dieci anni di abbonamenti legali.

Tifare dallo stadio o da casa in modo legale è una scelta sicura per chi guarda e l’unico modo per tenere vivo lo spettacolo che amiamo. Un sentito grazie alle forze dell’ordine ed a tutte le istituzioni per il loro lavoro.

Andrea Duilio, CEO di Sky Italia, ha affermato:

La lotta alla pirateria non riguarda soltanto chi gestisce le piattaforme illegali: anche chi sceglie di utilizzarle deve essere consapevole di compiere un vero e proprio furto, con conseguenze reali.

Questi comportamenti illeciti non solo danneggiano i titolari dei diritti, ma minano interi settori economici e mettono a rischio il lavoro di tante persone.

Solo una maggiore consapevolezza può contribuire a una svolta culturale che è ormai indispensabile.

Luigi De Siervo, AD della Lega Calcio Serie A, ha dichiarato:

Si sta concretizzando quanto abbiamo sempre detto ovvero che “chi sbaglia paga”.

Da oggi, infatti, chi sceglie di vedere contenuti piratati, oltre a essere perseguito e multato dalla Guardia di Finanza, dovrà risarcire i licenziatari dei diritti sfruttati illegittimamente.

Finalmente volge al termine l’epoca dell’impunità: il cerchio intorno ai pirati digitali si stringe di mese in mese attraverso un cambio di passo decisivo nella lotta alla pirateria.

Il Gen. B. Crescenzo Sciaraffa, Comandante del Nucleo Speciale Beni e Servizi, ha commentato:

Occorre segnalare un positivo effetto che il Corpo ha rilevato durante le fasi di notifica a domicilio delle sanzioni.

Emerge, infatti, la volontà di collaborare del sanzionato che, in alcuni casi, oltre a regolarizzare il pagamento della sanzione all’Erario, ha responsabilmente comunicato alle Fiamme Gialle nuovi dati e notizie sugli organizzatori delle illecite attività, consentendo di attualizzare le investigazioni sulla pirateria.

La pirateria, infatti, costituisce un moltiplicatore di illegalità: alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’evasione fiscale, del riciclaggio e della criminalità organizzata e danneggia il tessuto produttivo tecnologico nazionale, gli operatori corretti e gli utenti regolari.

Come viene ricordato nella nota, da inizio 2025, sono quasi 2500 gli utenti pirata sanzionati e oltre 3000 sono quelli attualmente in fase di identificazione.

Editing Simone Nicolosi

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