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Telefonia, adeguamento dei prezzi all’inflazione: le clausole ISTAT di WINDTRE, TIM ed Eolo

Tra qualche settimana, ovvero a partire da Gennaio 2024, potrebbe scattare la cosiddetta clausola ISTAT che WINDTRE ha introdotto mesi fa all’interno dei contratti di gran parte dei propri clienti, che comporterà un aumento dei prezzi mensili delle offerte dell’operatore in base all’andamento dell’inflazione. Un meccanismo simile, che però entrerà in vigore a partire dal 1° Aprile 2024, è stato adottato anche da TIM, oltre che, più di recente, anche da Eolo. Ecco, quindi, cosa prevedono e come funzionano le clausole ISTAT introdotte da questi tre operatori.

Rispetto a quanto già raccontato da MondoMobileWeb nei mesi scorsi, dunque, a WINDTRE e TIM, che hanno introdotto le loro rispettive clausole con adeguamento dei prezzi all’inflazione a fine Novembre 2022, nel mese di Luglio 2023 si è aggiunto anche Eolo, che ha deciso di introdurre la sua clausola ISTAT per le nuove attivazioni della sua offerta principale Eolo Più.

Si precisa, ad ogni modo, che con questa clausola gli operatori coinvolti non hanno però dichiarato che rinunciano ufficialmente alle modifiche unilaterali, come previsto dalla normativa.

Le clausole descritte di seguito, inoltre, potrebbero subire delle variazioni nel caso in cui dovessero essere approvate le norme proposte dall’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) con la Delibera 89/23/CONS, pubblicata dalla stessa Autorità il 4 Aprile 2023.

La Delibera in questione, in particolare, tra le varie misure proposte prevede anche un articolo per regolamentare la possibilità per gli operatori di aumentare i prezzi delle offerte in base all’andamento dell’inflazione, tramite delle apposite clausole nei contratti di telefonia.

Per questa Delibera, tuttavia, si attende ancora la conclusione del procedimento di revisione, il cui termine era inizialmente previsto all’incirca per la fine di Agosto 2023, ma poi prorogato di altri 90 giorni, a detta dell’AGCOM per via del livello di complessità tecnica, economica e giuridica degli argomenti sottoposti a consultazione.

Come funziona la clausola ISTAT di WINDTRE

Per quanto riguarda WINDTRE, il meccanismo di indicizzazione dei prezzi all’inflazione è stato inserito dall’operatore nelle Condizioni Generali di Contratto, sia di rete fissa che di rete mobile, sottoscritte dai nuovi clienti dal 21 Novembre 2022, e che viene applicato anche ai già clienti WINDTRE che dal 21 Novembre 2022 richiedono volontariamente di cambiare la loro offerta tariffaria.

Inoltre, la cosiddetta clausola ISTAT di WINDTRE viene applicata a partire dal 13 Gennaio 2023 anche per alcuni già clienti mobile tramite la rimodulazione comunicata dal 24 Novembre 2022. In questo caso, i già clienti possono esercitare il recesso senza costi per rifiutare l’applicazione della clausola.

La clausola ISTAT inserita nelle nuove Condizioni Generali di Contratto dei servizi di rete fissa e di rete mobile WINDTRE è la seguente (si riporta il testo dell’Articolo 4.6 delle condizioni contrattuali dei clienti mobile, per i clienti di rete fissa il testo dell’Articolo 11.1 è lo stesso, con la sola differenza dell’indicazione del diverso articolo che regola le modifiche contrattuali):

Il cliente prende atto e accetta che, da gennaio 2024, in caso di variazione annua positiva dell’indice nazionale dei prezzi al consumo FOI rilevata da ISTAT nel mese di ottobre dell’anno precedente, WINDTRE ha titolo di aumentare il prezzo mensile del Servizio di un importo percentuale pari alla variazione di tale indice o comunque pari almeno al 5% ove tale variazione fosse inferiore a detta percentuale.

L’adeguamento, applicato entro il primo trimestre di ciascun anno, non costituisce una modifica contrattuale ai sensi dell’art. 2.4 delle Condizioni Generali di Contratto e, pertanto, non conferisce al Cliente diritto di recesso senza costi dal Contratto.

L’importo del prezzo mensile del Servizio, così adeguato, potrà essere arrotondato per difetto al centesimo di euro.

WINDTRE segnala annualmente tale adeguamento sul proprio sito Internet e con pubblicazione su un quotidiano nazionale nei sette giorni solari precedenti.

Quindi, come specificato dall’operatore nelle nuovi condizioni di contratto, l’adeguamento dei prezzi avverrà solo a partire da Gennaio 2024.

L’adeguamento dei prezzi delle offerte WINDTRE sarà effettuato in caso di variazione annua positiva dell’indice nazionale dei prezzi al consumo FOI (Famiglie di Operai e Impiegati) rilevata da ISTAT nel mese di Ottobre dell’anno precedente.

In questo caso, l’operatore potrà così aumentare il prezzo mensile dell’offerta di un importo percentuale pari alla variazione dell’indice ISTAT o comunque pari almeno al 5%, nel caso in cui la variazione fosse inferiore al 5%, e l’adeguamento sarà effettuato entro il primo trimestre di ciascun anno.

L’importo del prezzo mensile delle offerte WINDTRE, adeguate a seconda dell’inflazione, potrà essere arrotondato per difetto al centesimo di euro.

Come specificato da WINDTRE, l’adeguamento dei prezzi in base alle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo di ISTAT non sarà considerata una modifica contrattuale, che nel caso dei servizi di rete mobile è regolata dall’Articolo 2.4 delle condizioni contrattuali (invece per i servizi di rete fissa è l’Articolo 13).

In questo modo, i clienti coinvolti non potranno esercitare il diritto di recesso senza costi o penali, come invece prevedono normalmente le modifiche unilaterali di contratto.

Infine, WINDTRE si impegna a comunicare ogni anno l’adeguamento dei prezzi delle sue offerte sia attraverso il suo sito ufficiale che con la pubblicazione su un quotidiano nazionale nei sette giorni solari precedenti.

Come funziona la clausola di TIM per l’adeguamento annuale dei prezzi in base all’inflazione

Invece, TIM ha ufficializzato l’introduzione dell’indicizzazione dei prezzi all’inflazione a partire dal 27 Novembre 2022.

A differenza di WINDTRE, il meccanismo messo in atto da TIM non riguarda tutte le tariffe dell’operatore, ma solo alcune offerte di rete fissa e di rete mobile.

Inizialmente, le offerte coinvolte da questa nuova misura erano principalmente quelle del portafoglio standard dell’operatore, in ogni caso esclusivamente per le nuove attivazioni.

Successivamente, nel mese di Gennaio 2023, l’operatore aveva annunciato questo tipo di adeguamento anche per alcuni già clienti di rete fissa, come detto per le offerte Senza Limiti Premium, Tutto Senza Limiti Premium, Tutto Premium e Smart Premium, mentre a Febbraio 2023 anche per alcuni clienti TIM Connect Premium e Smart Premium.

Inoltre, questa clausola con aumento annuale dei prezzi è stata estesa alle nuove attivazioni di altre offerte mobili dal 29 Gennaio 2023 ed in più è stata annunciata tramite rimodulazione anche per alcuni già clienti di rete mobile con offerte ricaricabili non più in commercializzazione.

Con le comunicazioni inserite nella fattura di Marzo 2023, l’operatore ha annunciato l’applicazione della clausola sull’inflazione anche ai già clienti di rete fissa con offerte della gamma TIM Super, fra cui TIM Super Premium, TIM Premium, Premium Base e Premium WiFi Special.

La nuova clausola, infine, è stata estesa anche ad altre offerte di rete fissa a partire da Giugno 2023 e da Settembre 2023. Dal 1° Settembre 2023, nello specifico, la clausola ISTAT è stata applicata ad alcuni già clienti TIM di rete fissa con un’offerta del portafoglio Tutto Voce o Voce Senza Limiti.

Per le specifiche offerte coinvolte, solo per le nuove attivazioni (o per i già clienti rimodulati), l’operatore applicherà un adeguamento annuale dei prezzi in base all’andamento dell’inflazione, incrementato di un coefficiente di maggiorazione predeterminato.

Nei dettagli informativi di ognuna delle offerte coinvolte viene chiaramente indicata la presenza del meccanismo di adeguamento annuale dei prezzi in base all’inflazione, insieme alla descrizione delle relative modalità di applicazione.

Si riporta ad esempio la comunicazione ufficiale presente nelle note informative dell’offerta TIM 5G Power Smart, attualmente a 14,99 euro al mese con Ricarica Automatica o 16,99 euro al mese su credito residuo:

Il canone mensile dell’Offerta sarà incrementato, con cadenza annuale, in misura percentuale pari all’indice di inflazione (IPCA) rilevato dall’ISTAT, non tenendo conto di eventuali valori negativi dello stesso, maggiorato di un coefficiente pari a 3,5 punti percentuali. L’incremento percentuale del canone mensile dell’Offerta, dato dalla somma dell’IPCA e di detto coefficiente di maggiorazione, non potrà complessivamente superare il valore del 10%.

La variazione del canone mensile dell’Offerta avrà decorrenza dal 1° aprile di ciascun anno, con riferimento al valore dell’indice IPCA rilevato per l’anno solare precedente, incrementato come sopra precisato. Tale variazione sarà effettuata una sola volta per ciascun anno solare. La prima variazione annuale del canone mensile dell’Offerta sarà effettuata a partire dal 1° aprile 2024, con riferimento al valore dell’IPCA rilevato per l’anno solare 2023, aumentato del suddetto coefficiente di maggiorazione.

TIM, successivamente alla pubblicazione da parte dell’ISTAT del valore dell’IPCA per ciascun anno di riferimento, pubblicherà sul proprio sito Web uno specifico avviso, recante l’indicazione del valore percentuale dell’aumento che sarà applicato con le suddette modalità.

La variazione del canone mensile della presente Offerta sarà, inoltre, comunicata ai clienti interessati, per ciascun anno di riferimento, mediante apposito messaggio sui canali digitali (SMS, e-mail, App MyTIM) comunicati dal Cliente, ovvero, in mancanza, tramite messaggio in fattura.

In dettaglio, per le offerte TIM impattate, il costo mensile aumenterà ogni anno in misura pari all’indice di inflazione (Indice dei Prezzi al Consumo, IPCA) rilevato dall’ISTAT, non tenendo conto di eventuali valori negativi.

Inoltre, il meccanismo di TIM prevede che il valore dell’inflazione venga maggiorato di un coefficiente fisso pari al 3,5%.

L’aumento complessivo annuo, dato dalla somma dell’IPCA e del coefficiente di maggiorazione del 3,5%, non potrà comunque superare il valore del 10%.

TIM applicherà la prima variazione annuale del costo mensile delle offerte coinvolte a partire dal 1° Aprile 2024, basandosi sul valore dell’IPCA rilevato per l’anno solare 2023, che come detto sarà aumentato del 3,5%.

Questa variazione si ripeterà ogni anno successivo, sempre considerando il valore dell’inflazione rilevato dall’ISTAT per l’anno solare precedente.

Ad esempio, nel caso in cui il valore IPCA per l’anno 2023 fosse pari al 6,5%, aggiungendo il coefficiente di maggiorazione del 3,5%, dal 1° Aprile 2024 il canone mensile dell’offerta verrebbe incrementato del 10%. Dunque, un’offerta TIM dal costo mensile di 10 euro, passerebbe così a 11 euro al mese. Il canone mensile dell’offerta sarà poi adeguato nuovamente dal 1° Aprile 2025, in base al valore dell’IPCA per l’anno 2024, a cui andrà sempre sommato il coefficiente fisso del 3,5%.

TIM, entro 15 giorni dalla pubblicazione da parte dell’ISTAT del valore dell’IPCA per ciascun anno di riferimento, pubblicherà sul suo sito internet ufficiale un’informativa dedicata, con l’indicazione della percentuale di aumento che sarà applicata.

Inoltre, i clienti TIM interessati dalla variazione del costo mensile saranno informati, per ciascun anno di riferimento, con una comunicazione dedicata.

La particolarità di questo tipo di clausola, consiste in un’applicazione automatica da parte di TIM, senza che questa sia considerata una rimodulazione, in modo tale che i clienti non possano esercitare il diritto di recesso senza costi o penali, come invece prevedono normalmente le modifiche unilaterali di contratto.

Si evidenzia tuttavia che, a prescindere dall’aumento di prezzo, i clienti potranno comunque effettuare il recesso, ma pagando eventuali penali o costi richiesti.

Come funziona l’adeguamento per inflazione con Eolo

Passando adesso ad Eolo, l’operatore di rete fissa ha indicato la sua clausola sull’adeguamento dei prezzi in base all’inflazione nel mese di Luglio 2023, interessando al momento solo le nuove attivazioni dell’offerta Eolo Più effettuate a partire dal 18 Luglio 2023, con il primo aumento che scatterà dopo 12 mesi dalla data di attivazione.

In particolare, sul sito ufficiale dell’operatore, nella pagina dedicata all’offerta Eolo Più, è presente una nota che avvisa i clienti sulla nuova clausola, spiegando il funzionamento del meccanismo.

Di seguito si riporta il testo integrale:

Clausola di indicizzazione: questa offerta prevede l’adeguamento nel tempo del canone del Servizio in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo FOI rilevato da ISTAT.

Il canone connesso al Servizio sarà adeguato, per la prima volta, dopo 12 mesi dalla data di attivazione del Servizio stesso e l’entità della variazione sarà pubblicata sul sito web di EOLO due mesi prima della sua entrata in vigore, con riferimento all’ultimo indice FOI annuale disponibile al momento della suddetta pubblicazione. A seguito della prima applicazione, tale adeguamento interverrà per ciascun cliente con cadenza annuale.

In caso di promozioni che prevedano il prezzo bloccato per un primo periodo di tempo: (i) se tale periodo è inferiore a 12 mesi, l’adeguamento interverrà in ogni caso per la prima volta dopo 12 mesi dalla data di attivazione del Servizio; invece (ii) se tale periodo è superiore a 12 mesi, l’adeguamento interverrà per la prima volta alla data di scadenza del prezzo bloccato.

Ogni adeguamento del canone sarà preceduto da una comunicazione diretta al cliente interessato contenente l’indicazione dell’aumento o della diminuzione del canone che gli sarà applicato. La comunicazione sarà inserita in fattura ed inviata almeno 30 giorni prima rispetto alla data di effettivo adeguamento del canone.

L’adeguamento del canone in base all’indice FOI e la relativa comunicazione al Cliente non attribuiscono a quest’ultimo alcun diritto di recesso senza costi, non trattandosi di una variazione unilaterale delle condizioni contrattuali da parte di EOLO. Il Cliente potrà in ogni caso ricorrere all’ordinario diritto di recesso.

Con questa nuova clausola per l’indicizzazione dei prezzi, come già accennato, il canone dell’offerta Eolo Più sarà adeguato per la prima volta dopo 12 mesi dalla data di attivazione del servizio stesso.

L’entità della variazione sarà pubblicata sul sito web dell’operatore due mesi prima della sua entrata in vigore, con riferimento all’ultimo indice FOI annuale disponibile al momento della suddetta pubblicazione. In ogni caso, a seguito del primo aumento, questo adeguamento del prezzo interverrà per ciascun cliente con cadenza annuale.

In caso di promozioni che prevedano il prezzo bloccato per un periodo superiore a 12 mesi, l’adeguamento interverrà per la prima volta alla data di scadenza del prezzo bloccato. Se invece tale periodo è inferiore a 12 mesi, l’adeguamento interverrà comunque per la prima volta dopo 12 mesi dall’attivazione del servizio.

Ogni adeguamento del canone sarà preceduto da una comunicazione diretta al cliente contenente l’indicazione dell’aumento o della diminuzione del canone che gli sarà applicato.

In particolare, questa comunicazione sarà inserita in fattura e inviata almeno 30 giorni prima rispetto alla data di effettivo adeguamento.

Come sottolinea Eolo, dato che non si tratta di una variazione unilaterale delle condizioni contrattuali, l’adeguamento del canone in base all’indice FOI e la relativa comunicazione al cliente non attribuiscono a quest’ultimo alcun diritto di recesso gratuito.

L’operatore specifica comunque che, nel caso in cui non accettasse queste variazioni di prezzo, il cliente potrà in ogni caso ricorrere all’ordinario diritto di recesso.

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