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TIM rete fissa: da Settembre 2023 aumenti fino a 4,40 euro al mese e clausola inflazione

TIM sta comunicando ad alcuni suoi già clienti di rete fissa che da Settembre 2023 subiranno una rimodulazione che prevede l’aumento del costo mensile fino a 4,40 euro al mese, variabile in base all’offerta attiva, e in più anche l’inserimento della clausola ISTAT, che dal 1° Aprile 2024 prevede un aumento annuale del costo mensile in base all’inflazione.

Lo ha reso noto l’operatore telefonico nella giornata di oggi, 20 Luglio 2023, attraverso una nuova informativa dedicata pubblicata all’interno della sezione “News e Modifiche contrattuali” del sito web TIM.

Inoltre, i clienti TIM interessati sono stati informati anche con un messaggio dedicato nella fattura di linea fissa TIM recapitata a Luglio 2023, dove sono illustrati tutti i dettagli sulla modifica contrattuale proposta.

Dunque, dopo aver già modificato nei mesi scorsi alcune offerte di rete fissa per alcuni clienti, dal 1° Settembre 2023 la rimodulazione con aumento del costo mensile e inserimento della clausola sull’inflazione colpirà un nuovo gruppo di già clienti di rete fissa TIM.

Come già fatto in alcune rimodulazioni annunciate nei mesi scorsi per altri clienti, anche in questo caso l’aumento del costo mensile sarà variabile in base alla propria offerta attiva.

Inoltre, come già accennato, per i clienti coinvolti è stato annunciato anche l’adeguamento annuale in base all’inflazione, con aumenti del canone mensile una sola volta per ciascun anno solare, a partire dal 1° Aprile 2024.

Come funziona l’aumento del canone mensile

Nel dettaglio, come indicato nell’informativa dedicata, a partire dal 1° Settembre 2023 il costo mensile di alcune offerte TIM di linea fissa aumenterà di un importo compreso tra 2,10 euro al mese e 4,40 euro al mese (IVA inclusa).

Fermo restando quanto appena riportato, TIM precisa che eventuali promozioni in essere non subiranno variazioni.

TIM afferma che la variazione in arrivo sul costo mensile di alcune offerte di rete fissa viene introdotta “per esigenze economiche dovute al mutamento del contesto di mercato”.

Il cliente TIM può verificare le condizioni economiche applicate alla propria offerta nella sezione “Dettaglio dei Costi” della fattura TIM, accedendo all’area riservata MyTIM (previa registrazione) o chiamando gratuitamente il Servizio Clienti 187.

La clausola sull’inflazione di TIM che sarà applicata ad alcuni già clienti di rete fissa

Oltre all’aumento del costo mensile dal 1° Settembre 2023, i già clienti di rete fissa TIM coinvolti dalla rimodulazione avranno anche la variazione contrattuale con cui viene introdotta la clausola sull’adeguamento del costo mensile in base all’inflazione.

In questo caso, i clienti interessati dalla suddetta variazione contrattuale saranno informati con una specifica comunicazione pubblicata nella fattura di linea fissa TIM recapitata a Luglio 2023.

Per giustificare l’introduzione di questa nuova clausola per i già clienti coinvolti, TIM specifica quanto segue:

I cambiamenti dello scenario macroeconomico recentemente intervenuti, con particolare riferimento ai costi energetici e delle materie prime, incidono negativamente sull’equilibrio economico dei servizi forniti da TIM, rendendo quindi necessario, così come avvenuto in altri settori dell’economia italiana, prevedere un meccanismo predeterminato di adeguamento annuale dei prezzi praticati ai clienti finali.

Come raccontato da MondoMobileWeb, per le nuove attivazioni di alcune offerte di rete fissa e rete mobile effettuate dal 27 Novembre 2022, TIM ha introdotto la nuova clausola con cui è previsto un adeguamento annuale del costo mensile in base all’andamento dell’inflazione.

Inizialmente, le offerte coinvolte da questa nuova misura erano principalmente quelle del portafoglio standard dell’operatore, in ogni caso esclusivamente per le nuove attivazioni.

Tuttavia, a partire da Gennaio 2023, TIM ha annunciato questo tipo di adeguamento anche per alcuni già clienti di rete fissa con alcune specifiche offerte, l’ultima volta comunicato nelle fatture di Aprile 2023 per i clienti coinvolti.

Inoltre, questa clausola con aumento annuale dei prezzi è stata estesa alle nuove attivazioni di altre offerte mobili dal 29 Gennaio 2023 ed in più è stata annunciata tramite rimodulazione anche per alcuni già clienti di rete mobile con offerte ricaricabili non più in commercializzazione.

Adesso, con le comunicazioni inserite nella fattura di rete fissa di Luglio 2023, l’operatore applicherà la clausola sull’inflazione ad un nuovo gruppo di già clienti TIM di rete fissa con alcune offerte.

Come succede già per le nuove attivazioni, anche per queste offerte il canone mensile sarà incrementatocon cadenza annuale, in misura percentuale pari all’indice di inflazione (IPCA) rilevato dall’ISTAT, non tenendo conto di eventuali valori negativi dello stesso, maggiorato di un coefficiente pari a 3,5 punti percentuali.

Ad ogni modo, l’incremento percentuale annuo del canone mensile dell’offerta, dato dalla somma dell’IPCA e di detto coefficiente di maggiorazione, non potrà complessivamente superare il valore del 10%.

Anche in questo caso, la variazione del canone mensile delle offerte avrà decorrenza dal 1° Aprile di ciascun anno, con riferimento al valore dell’indice IPCA rilevato per l’anno solare precedente. Questa variazione sarà effettuata una sola volta per ciascun anno solare, con un primo aumento a partire dal 1° Aprile 2024.

La particolarità di questo tipo di clausola, consiste in un’applicazione automatica da parte di TIM, senza che questa sia considerata una rimodulazione, in modo tale che i clienti non possano esercitare il diritto di recesso senza costi o penali come invece prevedono normalmente le modifiche unilaterali di contratto. Si evidenzia tuttavia che, a prescindere dall’aumento di prezzo, i clienti potranno comunque effettuare il recesso, ma pagando eventuali penali o costi richiesti.

Con almeno 30 giorni di anticipo rispetto alla data di applicazione dei nuovi prezzi, l’operatore pubblicherà sul proprio sito ufficiale uno specifico avviso, recante l’indicazione del valore percentuale dell’aumento che sarà applicato con le modalità sopra riportate.

Inoltre, la variazione del canone mensile dell’offerta sarà comunicata, per ciascun anno di riferimento, mediante apposito messaggio sui canali digitali (SMS, email o app MyTIM) comunicati dal cliente stesso, o in mancanza anche tramite messaggio in fattura.

Come esercitare il diritto di recesso gratuito con TIM

TIM precisa che l’aumento del costo mensile sarà applicato dal 1° Settembre 2023, fermo restando il diritto del cliente di esercitare il recesso, senza costi né penali, entro il termine del 30 Settembre 2023.

Infatti, i clienti di rete fissa TIM coinvolti da queste rimodulazioni che non intendano accettare le suddette variazioni contrattuali, ai sensi dell’articolo 98-septies decies, comma 5 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, hanno il diritto di recedere dal contratto o di passare ad altro operatore, senza penali né costi di disattivazione, dandone comunicazione entro il 30 Settembre 2023.

Per farlo, sarà possibile chiamare il Servizio Clienti 187, fare richiesta dall’Area Clienti MyTIM (previa registrazione), scrivere all’indirizzo TIM – Servizio Clienti – Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma) o tramite PEC all’indirizzo disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.it oppure recandosi in un negozio TIM.

Per l’invio tramite posta o PEC, è necessario allegare una fotocopia del documento d’identità del titolare del contratto e specificare nell’oggetto della comunicazione: “Modifica delle condizioni contrattuali”.

Il cliente dovrà inviare la suddetta comunicazione anche se intende passare ad altro operatore senza penali né costi di disattivazione, specificando nella stessa che il passaggio ad altro operatore viene effettuato per “Modifica delle condizioni contrattuali”.

Se sulla linea sono in corso pagamenti rateali per l’acquisto di apparati o servizi (ad esempio telefoni, modem, TV, contributo attivazione, ecc.), il cliente potrà continuare a pagare le rate residue fino alla scadenza contrattualmente prevista o decidere di saldare l’importo ancora dovuto in unica soluzione, specificando tale ultima richiesta nella comunicazione di recesso oppure anche in un momento successivo, contattando il Servizio Clienti 187.

L’operatore ricorda sempre che, se il cliente ha apparati in noleggio o in comodato d’uso, dovrà restituirli a TIM secondo quanto previsto dalle condizioni economiche e contrattuali sottoscritte al momento dell’adesione all’offerta. Per ulteriori informazioni in merito, TIM invita a contattare il Servizio Clienti 187.

Infine, nel caso in cui l’offerta abbia un vincolo temporale di permanenza (ad esempio perché ha beneficiato di offerte promozionali), non verranno addebitati gli importi contrattualmente previsti in caso di cessazione anticipata.

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