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Rete Unica: Luigi Gubitosi (TIM) su sinergie, tempistiche e valutazioni del Governo Draghi

Nel corso della live conference di oggi 24 Febbraio 2021, l’AD di TIM, Luigi Gubitosi, ha nuovamente discusso sulla rete unica tra TIM e Open Fiber, rispondendo anche ad alcune domande.

Durante la presentazione dei risultati finanziari e del nuovo piano strategico, Gubitosi ha ricordato che la rete unica presenta sinergie che devono essere colte tramite l’integrazione tra Open Fiber e FiberCop per riuscire a velocizzare la digitalizzazione del Paese.

In seguito, in risposta ad alcune domande, Luigi Gubitosi ha fornito alcune valutazioni aggiuntive.

Rispondendo a un dubbio sul nuovo Governo Draghi e sulla possibilità che la rete unica venga rallentata da posizioni diverse rispetto a quelle dell’esecutivo precedente, infatti, il CEO di TIM ha risposto confermando di aver avuto uno scambio di idee e opinioni con Vittorio Colao, Ministro per l’Innovazione Tecnologica, e con altri ministri, e comunicando che non vi è motivo per credere che possano esserci mutamenti nell’approccio da parte del Governo. Secondo TIM, infatti, vi è oramai un accordo con Cassa Depositi e Prestiti, che andrà onorato.

In termini di tempistiche, invece, Gubitosi ha ricordato che è stata completata la due diligence tecnica, ma non sono stati forniti commenti specifici in merito al periodo di stasi eventualmente scaturito dall’arrivo del nuovo Governo; anche secondo il numero uno di TIM, la nascita della rete unica necessita comunque di avvenire il prima possibile per sfruttare tutte le sinergie e avvantaggiare il Paese.

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Luigi Gubitosi TIM
Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di TIM

Intanto, un passo in avanti potrebbe essere stato compiuto con l’approvazione della lista presentata dal CdA attuale di TIM per il rinnovo dell’organo amministrativo (che sarà votata in assemblea) che prevede, tra i Consiglieri, il Presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini.

A tal proposito, il Consiglio di Amministrazione di CdP avrebbe anche deciso di non esercitare il diritto di prelazione sul 40% di Open Fiber, che sarà acquisito dal fondo australiano Macquarie dopo l’accettazione della proposta da parte di Enel.

Tuttavia, Cassa Depositi e Prestiti potrà continuare a trattare con Enel per l’eventuale acquisizione del 10% della quota restante, dopo l’uscita di scena di quest’ultima, che potrebbe accelerare la realizzazione della rete unica tra TIM e Open Fiber.

Con la partita ancora aperta, ma con una traccia già delineata dai numerosi incontri tra le parti avvenuti l’anno scorso, restano fondamentali le trattative tra TIM e Cassa Depositi e Prestiti per trovare una soluzione definitiva anche in termini di governance.

Secondo Riccardo Fraccaro, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel Governo Conte II, Cdp dovrebbe ricoprire un ruolo di baricentro dell’operazione tra TIM e Open Fiber, per portare a compimento delle trattative ancora molto delicate che rischierebbero di lasciare ai francesi di Vivendi la rete unica tramite la quota detenuta in TIM.

La proposta di Fraccaro è quella di fondere le due società su valori di mercato trasparenti ed effettuare il concambio di azioni direttamente tra i rispettivi azionisti, permettendo a Cdp (che detiene quote azionarie sia in TIM che in Open Fiber) di risultare il primo azionista della nuova società della rete, garantendo anche agli altri operatori di mercato la difesa dei profili di concorrenza.

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