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Iliad e chiamate indesiderate TIM: il Consiglio di Stato fissa l’udienza di merito a Marzo 2021

In merito al procedimento del Garante Privacy contro TIM e alla relativa richiesta di Iliad per l’accesso agli atti, il Consiglio di Stato ha confermato la sospensione dell’esecutività della sentenza del TAR che permetteva a Iliad di visionare i documenti. Inoltre, è stata fissata la data dell’udienza di merito.

Già il mese scorso il Consiglio di Stato aveva deciso di sospendere l’esecutività della sentenza del TAR dopo aver ricevuto istanza di misure cautelari monocratiche proposta da parte di TIM, senza entrare nel merito del procedimento.

Secondo il CdS, la richiesta di TIM andava accolta per ragioni di estrema gravità ed urgenza dal momento che, consentendo invece al contrario l’esecuzione della sentenza, Iliad potrebbe accedere agli atti e dunque verrebbe vanificato irrimediabilmente il senso dell’appello di TIM, che si basa appunto sulla tutela della riservatezza dei documenti legati al procedimento sanzionatorio.

Con l’ordinanza di ieri pubblicata oggi, 18 Dicembre 2020, il Consiglio di Stato ha definitivamente accolto l’istanza cautelare sospendendo l’efficacia della sentenza del TAR che permetteva a Iliad di accedere ai documenti e fissando l’udienza di merito per la data del 18 Marzo 2021.

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TIM risultati

Il caso è legato, come noto, alla sanzione del Garante Privacy da quasi 28 milioni di euro contro TIM per violazioni nelle attività di marketing, ad esempio tramite chiamate indesiderate ai non clienti.

Tra le alte cose, dal 2017 al 2019 erano pervenute centinaia di segnalazioni relative, in particolare, alla ricezione di chiamate promozionali indesiderate effettuate senza consenso o nonostante l’iscrizione delle utenze telefoniche nel Registro pubblico delle opposizioni, oppure ancora malgrado il fatto che le persone contattate avessero espresso alla società la volontà di non ricevere telefonate promozionali.

Dal momento che le chiamate riguardavano anche non clienti TIM, l’operatore Iliad aveva chiesto l’accesso agli atti del procedimento del Garante strettamente legati ai soli clienti, ma il Garante Privacy non aveva accolto la richiesta.

Dopo il ricorso al TAR del Lazio, Iliad ha effettivamente ottenuto il via libera, ma l’istanza di sospensione cautelare di TIM accolta dal Consiglio di Stato ha bloccato la sentenza precedente e adesso Iliad dovrà attendere l’esito dell’udienza sul merito, fissata per il 18 Marzo 2021.

L’istanza di sospensione dell’efficacia della sentenza del TAR è stata richiesta anche per il caso parallelo di Fastweb, che ha richiesto a sua volta l’accesso agli atti per i suoi clienti e ha ottenuto il via libera dal TAR prima della sospensione cautelare in vista della decisione in appello. In questo caso la discussione in camera di consiglio è stata fissata per il 21 Gennaio 2021.

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