Reti 5G

Offerte 5G già pronte in Italia? Secondo noi no, la rivoluzione non è ancora così vicina

Recentemente, sul web, è sempre più facile leggere di alcune ipotetiche offerte in 5G che gli operatori italiani sarebbero già pronti a lanciare. Nonostante le dichiarazioni di importanti esperti del settore abbiano a più riprese evidenziato che la commercializzazione del 5G non è imminente e non sarà immediata, talvolta emergono anche presunte indiscrezioni circa i prezzi di tali offerte tariffarie basate sulla rete di quinta generazione. Secondo MondoMobileWeb è ancora presto per discuterne.

Nello specifico, è stata diffusa la notizia di offerte già preparate da operatori come Iliad, TIM, Vodafone e Wind Tre, con prezzi a partire da 30 o 50 euro e traffico 5G illimitato.

Sebbene i titoli siano spesso eccessivamente provocatori, quantomeno all’interno di tali articoli la portata del discorso è spesso proporzionata, e ci si limita a speculare circa la fascia di prezzo più verosimile sulla base di iniziative commerciali, provenienti da altri mercati del mondo.

Risulta tuttavia evidente che, come sopra accennato, sia ancora effettivamente troppo presto per speculazioni di questo tipo. 

Basti pensare al fatto che i primi dispositivi 5G verranno commercializzati, nella migliore delle ipotesi, solamente nei prossimi mesi. E appare infondato ritenere che un operatore italiano possa già aver deciso di pianificare un’offerta commerciale basata, di fatto, su dati ancora ignoti.

Come infatti spesso ricordato dagli operatori nazionali, anche in occasione delle recenti indagini conoscitive alla Camera, la rete 5G potrà manifestarsi pienamente tra il 2019 e il 2020. Ma la fase attualmente in corso resta quella di testing e sviluppo dei primi embrionali servizi.

La gara per l’assegnazione delle frequenze è infatti terminata solo nell’Ottobre del 2018 e gli enormi investimenti degli operatori costituiscono solo l’inizio: lo sviluppo della rete 5G, e le sperimentazioni nelle città italiane scelte dal MISE insieme ad importanti partner tecnologici, mostrano come la strada da percorrere sia lunga e certamente piena di sorprese.

I settori di applicazione in cui la nuova rete sarà in grado di apportare significativi passi in avanti sono molteplici. Esclusivamente a titolo esemplificativo, il concetto di smart home diventerà sempre più concreto grazie ai dispositivi IoT che sfruttano la connessione 5G.

Sarà inoltre possibile lavorare alla creazione di sistemi di guida autonoma, basati sulla continua e immediata comunicazione e trasmissione di informazioni tra veicoli.

Il settore sanitario, stando ai primi studi sull’argomento, potrebbe sfruttare la nuova rete per cure da remoto o per gestire tempestivamente situazioni di emergenza attraverso droni o macchinari avanzati.

Il punto focale della discussione, che permetterebbe anche all’utente meno informato di comprendere l’infondatezza di tali notizie, sta dunque proprio nel significato di rete di quinta generazione.

Riprendendo le recenti dichiarazioni rilasciate in un’intervista dall’Head of Media Relations and Public Affairs di Fastweb, Lisa Di Feliciantonio, si può agevolmente affermare che “il 5G non è una rete mobile, è la rete del futuro”.

Come spesso affermato dai principali attori del mercato delle telecomunicazioni, sostenere che il 5G definisca un’era caratterizzata da maggiore velocità di navigazione, senza accennare a tutti i servizi innovativi (e per certi versi ancora inimmaginabili) che tale rete può permetterci di raggiungere, significherebbe non comprendere appieno la massima portata di una vera e propria rivoluzione tecnologica.

Non sarà dunque una fantomatica navigazione in 5G a partire da 30 o 50 euro al mese ad inaugurare una nuova era per le telecomunicazioni, ma i singoli contributi che aziende, pubbliche amministrazioni e utenti potranno decidere di  far viaggiare sulla nuova rete di quinta generazione. E il suo impatto nelle nostre vite, è ancora in larga parte incalcolabile.

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