Roaming UE: dal 1° Gennaio 2026 aumentano i Giga con nuova formula e 2 nuovi Paesi inclusi

Come previsto dalla regolamentazione europea, a partire dal 1° Gennaio 2026 gli operatori italiani di telefonia mobile dovranno adeguarsi alle novità previste per il Roaming UE, tra cui la nuova formula che comporta un incremento dei Giga a disposizione mensilmente e l’ingresso di 2 nuovi Paesi in cui sarà valido il Roaming Like At Home.
Dunque, i clienti di telefonia mobile europei che viaggeranno in uno dei Paesi inclusi beneficeranno in automatico di un nuovo ampliamento del massimale di traffico dati valido in Roaming UE, senza alcun costo aggiuntivo, oltre ad una contestuale riduzione del costo a consumo in caso di extrasoglia.
Se la maggior parte degli operatori si adeguerà a partire dal 1° Gennaio 2026, ossia la data prevista dalla regolamentazione europea, nelle ultime settimane, come già raccontato da MondoMobileWeb, alcuni operatori italiani hanno deciso di adeguarsi in anticipo alle nuove condizioni previste per il 2026, tra cui ad esempio WINDTRE (dal 17 Novembre 2025), TIM (dal 30 Novembre 2025) e Kena (dal 10 Dicembre 2025).
Inoltre, sempre a partire dal 1° Gennaio 2026, tutti gli operatori europei dovranno estendere il regolamento Roaming UE anche a Moldavia e Ucraina, a seguito della decisione della Commissione e del Consiglio UE di integrare questi Paesi nello spazio di Roaming europeo.
In questo modo, il Roaming Like At Home sarà esteso ad ulteriori due Paesi dal 1° Gennaio 2026. In Italia, tuttavia, alcuni operatori hanno deciso di anticipare questo adeguamento: si tratta di Kena (dal 10 Dicembre 2025) e di TIM (dal 19 Dicembre 2025). Inoltre, Fastweb + Vodafone include l’Ucraina già da tempo.
La nuova formula per calcolare i Giga in Roaming UE nel 2026
Come previsto dalla normativa europea, in Roaming UE i clienti dei principali operatori di telefonia mobile possono navigare alle stesse condizioni previste dalla propria offerta nazionale, ma comunque entro un massimale di traffico dati che cambia in funzione del costo mensile della stessa offerta.
In genere, a causa della graduale riduzione dei prezzi in roaming all’ingrosso, gli operatori sono tenuti ad adeguare le condizioni delle offerte ogni anno, aumentando il limite massimo di traffico dati utilizzabile in Europa (se previsto) e diminuendo il costo extrasoglia in caso di superamento di tale limite.
Durante il 2022, a causa dell’entrata in vigore dal 1° Luglio 2022 del nuovo Regolamento europeo 2022/612, con il quale lo schema Roaming Like At Home (RLAH) è stato esteso per altri 10 anni, l’adeguamento delle offerte per gli operatori è avvenuto anche per la seconda metà dell’anno. A partire dal 1° Gennaio 2023, invece, i valori per il traffico dati in Roaming UE sono tornati ad aggiornarsi solo ogni primo giorno dell’anno, prevedendo ulteriori adeguamenti annuali fino al 2027 e rimanendo poi uguali fino al 2032 (salvo cambiamenti).
Attualmente, fino a fine 2025, per calcolare il quantitativo massimo di traffico dati utilizzabile in Europa, la formula entrata in vigore dal 1° Gennaio 2025 è la seguente: Volume di GB = [importo della propria spesa mensile (IVA esclusa) / 1,30] x 2.
Invece, a partire dal 1° Gennaio 2026 (o prima per chi si è adeguato in anticipo), a causa della graduale riduzione dei prezzi in roaming all’ingrosso, ossia i costi che gli operatori si applicano a vicenda per l’utilizzo delle rispettive reti quando i loro clienti viaggiano all’estero, la formula diventerà: Volume di GB = [importo della propria spesa mensile (IVA esclusa) / 1,10] x 2.
Così facendo, verrà modificato il massimale del costo all’ingrosso del traffico dati, che scenderà da 1,30 euro a 1,10 euro (IVA esclusa) per Giga, determinando così un ulteriore incremento del traffico dati utilizzabile in Unione Europea.
Si ricorda che se il volume di traffico dati risultante dalla formula è superiore al traffico dati previsto dalla propria offerta, si potrà utilizzare in Unione Europa l’intero pacchetto di Giga previsti in Italia.
In caso contrario, la formula restituisce una soglia di traffico dati che i clienti devono rispettare, ma che talvolta gli operatori tendono comunque ad aumentare tramite, ad esempio, un arrotondando del quantitativo.
In ogni caso, per il Roaming in Unione Europea, ogni operatore è anche libero di far utilizzare fino a tutti i Giga dell’offerta alle stesse condizioni nazionali, così come è possibile richiedere, come succede con alcuni operatori meno strutturati, una deroga all’AGCOM per poter applicare condizioni differenti da quelle previste dalla normativa europea.
Per quanto riguarda i prossimi anni, con l’attuale Regolamento UE 2022/612 entrato in vigore dal 1° Luglio 2022, dopo il nuovo incremento in arrivo con il 2026, dal 1° Gennaio 2027 in poi il massimale si stabilizzerà a 1 euro (IVA esclusa) per GB.
In questo modo, dopo il 2026 sarà previsto soltanto un altro aumento della quantità massima di traffico dati utilizzabile in Roaming UE. Invece, dal 2027, salvo cambiamenti, il prezzo dovrebbe rimanere a 1 euro per Giga fino alla nuova scadenza del regolamento, prevista per il 30 Giugno 2032.
Scenderà ancora il costo extrasoglia dati
Una volta terminati i Giga utilizzabili in UE, si naviga in extrasoglia secondo il coefficiente previsto per ogni anno (salvo deroghe).
Come già accennato, a causa della graduale riduzione dei prezzi in roaming all’ingrosso, oltre a un aumento dei Giga mensili disponibili con la propria offerta, dal 1° Gennaio 2026 sarà introdotta anche una riduzione del costo a consumo per extrasoglia.
In questo caso, con l’arrivo del 2026 (e già in anticipo per gli operatori che si sono già adeguati), il costo scenderà da circa 0,154 centesimi di euro a circa 0,134 centesimi di euro per ogni Megabyte consumato (IVA inclusa).
Si specifica comunque che, con alcuni operatori di telefonia mobile, questa tariffa può essere leggermente differente.
La nuova lista dei Paesi del Roaming UE dal 2026 con anche Moldavia e Ucraina
Come detto, grazie all’ingresso di Moldavia e Ucraina, a partire dal 1° Gennaio 2026 la lista dei Paesi in cui sarà valida la regolamentazione Roaming UE diventerà la seguente: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Guyana francese, La Reunion, Mayotte, Martinica), Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Moldavia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ucraina, Ungheria.
Il Regno Unito, in seguito al completamento della Brexit, dal 1° Gennaio 2021 non fa più ufficialmente parte dell’Unione Europea, e pertanto teoricamente non sarebbe più incluso nei Paesi in cui è possibile sfruttare il regolamento Roaming Like At Home.
Fino a inizio 2025, tutti gli operatori (almeno in Italia) avevano mantenuto invariate le condizioni, mentre solo da metà 2025 alcuni operatori italiani hanno cominciato a rimuovere il Regno Unito dai Paesi inclusi.
Fra questi finora ci sono già TIM (dal 30 Marzo 2025) e Kena (dal 17 Aprile 2025), WINDTRE e Very Mobile (dal 16 Giugno 2025), mentre a partire dal 1° Gennaio 2026, come comunicato dall’operatore nelle settimane scorse, anche Iliad Italia non includerà più il Regno Unito tra i Paesi in cui è valido il Roaming UE.
In generale, comunque, il comportamento sul Roaming Like At Home in Regno Unito è a discrezione dei singoli operatori, in base ai propri accordi con i gestori britannici. Per questo motivo, come già successo negli ultimi mesi con alcuni operatori italiani, ogni singolo provider potrà decidere se continuare a includere o meno l’uso dei propri bundle nazionali anche quando ci si trova nel Regno Unito.
Altre info sul regolamento Roaming Like At Home
Come di consueto, le norme sul Roaming Like At Home (RLAH) sono intese per coloro che viaggiano occasionalmente al di fuori del proprio paese. È considerato un uso corretto dei servizi di roaming quando si trascorre più tempo o si utilizza più spesso il telefono cellulare nel proprio paese piuttosto che all’estero.
Nell’ambito della politica sull’uso corretto, ogni operatore ha la possibilità di monitorare e verificare l’attività in roaming del proprio cliente negli ultimi 4 mesi. Se, nel corso di tale periodo, il consumatore ha trascorso più tempo all’estero che nel proprio paese o l’uso in roaming supera l’uso nazionale, l’operatore può contattare il cliente, chiedendogli di chiarire la situazione entro 14 giorni.
Si ricorda infine che, con l’attuale regolamento in vigore dal 1° Luglio 2022, oltre alla proroga della normativa per altri 10 anni, sono state introdotte anche alcune novità migliorative rispetto al precedente.
Fra queste, gli operatori devono garantire l’accesso alla stessa qualità di rete e ai servizi che i clienti hanno nel loro Paese, se disponibili nelle reti mobili dello Stato membro visitato. Ciò significa che, qualora si usufruisca della connettività 5G nel proprio Paese, quando si è in Roaming non si deve disporre soltanto della connettività 4G, se il 5G è disponibili nel luogo in cui ci si reca.
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