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Roaming UE: in vigore il nuovo regolamento su chiamate, SMS e Giga in Unione Europea

A partire da oggi, 1° luglio 2022, entra ufficialmente in vigore il nuovo regolamento sul Roaming UE, tramite cui è stata prorogata fino al 2032 la possibilità di effettuare chiamate, inviare messaggi e navigare in internet in Unione Europea senza costi aggiuntivi rispetto alla propria tariffa nazionale.

L’intento delle novità introdotte con il rinnovato regolamento Roaming Like At Home (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE lo scorso 13 aprile 2022) è quello di apportare vantaggi ai cittadini e alle imprese dell’Unione Europea, attraverso una qualità di servizio mobile identica a quella di cui si dispone nel proprio Paese, il miglioramento dell’accesso alle comunicazioni di emergenza e la fornitura di informazioni sui servizi che possono essere soggetti a costi aggiuntivi.

In primis, le nuove norme prevedono una riduzione delle spese sostenute dagli operatori per l’utilizzo di reti all’estero, in modo da permettere loro la forniture di servizi competitivi ai propri clienti quando questi si trovano fuori dal loro Paese, anche con conseguenti nuovi aumenti dei Giga mensili utilizzabili in Roaming.

Per i servizi dati, il nuovo regolamento di Roaming UE fissa i seguenti massimali all’ingrosso: 2 euro (IVA esclusa) per Gigabyte (GB) nel 2022; 1,80 euro (IVA esclusa) per GB nel 2023; 1,55 euro (IVA esclusa) per GB nel 2024; 1,30 euro (IVA esclusa) per GB nel 2025; 1,10 euro (IVA esclusa) per GB nel 2026 e 1 euro (IVA esclusa) per GB dal 2027 in poi (almeno fino alla nuova scadenza del regolamento, prevista per il 30 giugno 2032).

Diminuiranno anche i costi per le chiamate vocali, che andranno dai 0,022 euro al minuto nel periodo 2022/2024 ai 0,019 euro al minuto dal 2025 in poi, così come per gli SMS, che passeranno dai 0,004 euro per ogni messaggio nel periodo 2022/2024 ai 0,003 euro per messaggio dal 2025 in poi.

Di seguito, le parole della Commissaria europea Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale:

Con il nostro regolamento sul roaming abbiamo tutti beneficiato del roaming a tariffa nazionale. Possiamo effettuare chiamate, inviare messaggi e utilizzare internet senza costi aggiuntivi quando viaggiamo nell’UE. Si tratta di un vantaggio molto tangibile del nostro mercato unico europeo.

La proroga di queste norme manterrà competitivi i prezzi tra operatori e permetterà ai consumatori di continuare a beneficiare di servizi di roaming gratuiti per i prossimi dieci anni.

Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha invece dichiarato:

Vi ricordate quando dovevamo disattivare i dati mobili durante i viaggi in Europa per evitare di ritrovarsi con bollette esorbitanti dovute al roaming?

La situazione è cambiata e vogliamo che resti così per almeno i prossimi 10 anni. Velocità più elevata e maggiore trasparenza: continuiamo a migliorare la vita dei cittadini dell’UE.

Oltre a quanto spiegato, con le nuove norme di Roaming UE in vigore da oggi, gli operatori che forniscono servizi mobili dovranno garantire ai consumatori la stessa qualità di navigazione internet di cui dispongono nel proprio paese anche all’estero, quindi con l’accesso all’uso delle reti 4G e/o 5G, nel caso in cui queste siano disponibili nel Paese di destinazione scelto (le informazioni sulla disponibilità della rete dovrebbero essere disponibili sui contratti dei servizi mobili e sui siti web degli operatori).

Per quanto riguarda l’utilizzo di servizi di connessione mobile forniti da reti non terrestri (in aereo o in nave), invece, il nuovo regolamento impone agli operatori di informare i propri clienti in caso di passaggio a tali reti e di eventuali sovrapprezzi.

Roaming UE

Sempre in tale ambito, gli operatori dovrebbero interrompere automaticamente i servizi mobili qualora i costi di utilizzo delle reti non terrestri raggiungano 50 euro o un altro limite predefinito, oppure offrire servizi aggiuntivi, come l’opzione che permette di rinunciare al roaming su aerei e navi.

Inoltre, gli operatori devono assicurarsi di fornire ai propri clienti informazioni sui tipi di numeri telefonici che possono comportare costi aggiuntivi quando si è all’estero, tramite i contratti di servizio e gli SMS automatici inviati quando si attraversa la frontiera con un altro paese dell’UE.

Le nuove norme sul Roaming UE, poi, prevedono che i consumatori siano a conoscenza del numero unico di emergenza europeo 112. Entro giugno 2023, però, gli operatori dovrebbero anche inviare messaggi automatici informativi sulle modalità alternative disponibili per contattare i servizi di emergenza (come app o servizi di testo in tempo reale), utili per coloro che non sono in grado di effettuare chiamate vocali.

Si specifica, infine, che i Paesi in cui è valida la regolamentazione Roaming UE sono tutti quelli dell’Unione Europea, a cui si aggiungono i Paesi della Area Economica Europea (EEA): Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Guyana francese, La Reunion, Mayotte, Martinica), Germania, Gibilterra, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

Relativamente al Regno Unito (che non fa più parte dell’Unione Europea dal 1° gennaio 2021, dopo il completamento della Brexit), il comportamento sul Roaming Like At Home in questo Paese resta a discrezione dei singoli operatori nazionali: finora gli operatori (almeno in Italia) hanno mantenuto invariate le condizioni.

Editing Ileana Gira

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