Telemarketing legale: avviata consultazione per l’uso di numerazioni brevi

Per contrastare ulteriormente i tentativi di frode tramite la tecnica del CLI Spoofing, l’AGCOM ha annunciato di aver indetto una consultazione pubblica sul provvedimento con cui intende introdurre l’utilizzo di numerazioni brevi per le attività di telemarketing e teleselling legale, in modo da rendere riconoscibile il chiamante.
Nella giornata di oggi, 18 Dicembre 2025, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha infatti comunicato che, nella riunione del 17 Dicembre 2025, la Commissione Infrastrutture e Reti (CIR) ha avviato una consultazione pubblica sulla proposta di modifica del Piano di numerazione, volta a introdurre l’utilizzo di numerazioni brevi come numero chiamante per chiamate e/o messaggi, anche destinati ad attività di teleselling e telemarketing.
Questa consultazione avrà la durata di 45 giorni, dal momento in cui verrà pubblicato sul sito dell’Autorità il provvedimento di avvio della consultazione.
A detta dell’AGCOM, tale intervento si rende necessario in un contesto di mercato caratterizzato da modalità aggressive di contatto della clientela per teleselling e telemarketing, collegate a tentativi di frode. Tali condotte sono molto spesso collegate alla pratica del CLI Spoofing, finalizzata a rendere non rintracciabile l’autore della frode, oltre a eludere le norme nazionali sulla privacy e sul Registro delle opposizioni.
L’Autorità ricorda che, nell’ambito della propria azione regolatoria e di vigilanza finalizzata ad assicurare la trasparenza delle offerte di servizi di comunicazione elettronica a tutela degli utenti, con le delibere 106/25/CONS e 271/25/CONS ha adottato una serie di misure di contrasto allo spoofing proveniente dall’estero mediante chiamate da numeri fissi e mobili italiani, stabilendo l’obbligo di bloccare le chiamate illecite (fatte salve quelle di utenti in Roaming all’estero).
Inoltre, con questi provvedimenti l’Autorità ha chiarito le responsabilità di controllo e correzione in capo agli operatori, quando ricevono chiamate VoIP originate nel territorio nazionale.
Queste disposizioni sono divenute pienamente operative dal 19 Novembre 2025, a detta dell’Autorità facendo registrare “risultati estremamente positivi”.
Secondo l’AGCOM, questo sistema di filtraggio ha permesso di bloccare il flusso di chiamate fraudolente con numero telefonico nazionale e, per la prima volta, di quantificare con una misurazione oggettiva la portata del fenomeno illegale.
Come prevedibile, il traffico illegale con numeri italiani si è spostato su chiamate con numerazione estera, le quali non possono essere bloccate dagli operatori, in virtù degli obblighi di interconnessione e interoperabilità internazionale delle reti e dei servizi.
Secondo quanto dichiara l’AGCOM, con le misure recentemente introdotte i consumatori sono più tutelati da frodi che simulano chiamate da numeri fissi o mobili nazionali e, allo stesso tempo, tendono a prestare maggiore attenzione quando ricevono una chiamata da un numero estero sconosciuto.
Adesso, per completare il quadro delle tutele a favore dei consumatori, con il nuovo provvedimento adottato il 17 Dicembre 2025, l’Autorità propone un’ulteriore misura, ossia consentire agli operatori del settore e ai call center che operano legalmente di utilizzare numerazioni italiane brevi a tre cifre, come tutti i numeri dedicati all’assistenza clienti e quelli senza oneri per l’utente, per le chiamate di teleselling e telemarketing.
Tali numerazioni, che attualmente non possono essere utilizzate per chiamate in uscita, secondo l’AGCOM sarebbero facilmente riconoscibili dai clienti e, se necessario, associabili a chiamate di teleselling o telemarketing provenienti da un operatore certo e conosciuto.
L’Autorità afferma che l’utilizzo dei numeri brevi per chiamate di teleselling contribuirebbe a “creare una maggiore affidabilità e fiducia negli utenti” riguardo all’impresa “chiamante” (o mittente nel caso di messaggistica), in quanto consente alle aziende di essere più facilmente identificate dai propri clienti, riducendo, quindi, i rischi di confusione dell’identità del chiamante, ingenerati dai fenomeni fraudolenti o aggressivi citati in precedenza.
Inoltre, AGCOM ricorda che il numero breve non può essere replicato dall’estero.
Editing Simone Nicolosi
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