Piano Italia a 1 Giga, ritardi sugli obiettivi PNRR: le parole in Aula del Ministro Foti

Ieri, 21 Maggio 2025, si è tenuta la 483esima Seduta Pubblica della Camera dei Deputati, durante la quale il Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il PNRR, Tommaso Foti ha chiarito la posizione del Governo sul rispetto delle scadenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), affrontando anche la questione del Piano “Italia a 1 Giga”.
Si ricorda, come già raccontato da MondoMobileWeb, che quello dei ritardi nell’attuazione degli interventi previsti dal Piano è un tema che il Governo ha già trattato nei giorni scorsi, in una riunione svoltasi presso il Dipartimento per la Trasformazione Digitale a cui hanno partecipato sia FiberCop che Open Fiber, le due società aggiudicatarie del bando e quindi incaricate della realizzazione dei lavori.
Nel corso della riunione, in particolare, è emersa la disponibilità da parte delle aziende coinvolte ad avviare un processo di riassetto, che potrebbe prevedere il subentro di FiberCop in alcuni dei lotti attualmente assegnati a Open Fiber, in particolare quelli che presentano i maggiori ritardi operativi.
Tornando alla Seduta del 21 Maggio 2025, il Ministro Foti, rispondendo in Aula alle dichiarazioni dell’onorevole Antonino Iaria (Movimento 5 Stelle), ha difeso la strategia dell’esecutivo per garantire la realizzazione delle opere finanziate dal PNRR, anche qualora superassero la scadenza ufficiale del 30 Giugno 2026, portando come esempio proprio il Piano “Italia a 1 Giga”, identificandolo erroneamente come un’iniziativa legata al 5G.
Di seguito, si riporta un’estratto dell’intervento del Ministro Tommaso Foti, che in chiusura alla 483esima Seduta Pubblica della Camera dei Deputati, rispondendo come già detto all’onorevole Iaria, ha dichiarato:
[…]
Però non mi può dire che, di fronte a vicende progettuali o lavori in corso d’opera che presentano delle situazioni che non sono risolubili entro il 30 giugno del 2026, la strada maestra avrebbe dovuto essere quella di perdere quei fondi, avendo certo la certezza di non realizzare poi le opere.
Perché attualmente ho spiegato, e penso di essere chiaro, che tutte quelle opere non hanno assolutamente alcuna variazione sotto il profilo operativo, salvo avere un cambio di finanziamento.
Se quelle opere finiscono, tra virgolette, 8 mesi dopo la scadenza del PNRR, l’opera viene realizzata e il finanziamento non è perso, perché il finanziamento esiste già sulla progettazione e su quelli che sono i piani finanziati a livello nazionale nel bilancio dello Stato. Penso di essere stato chiaro. L’ultima, me l’ha cercata quella sul 5G. Eh no, perché vorrei far presente: chi è che ha aggiudicato i lotti del 5G? (ndr in realtà il Ministro si riferisce a Piano Italia a 1 Giga).
Questo Governo o il precedente Governo? E penso che lei, come tutti, abbia letto in questi mesi le discussioni che ci sono tra le due società incaricate di… Anche su questo un inciso: realizzare 2.500.000 civici, non 2.500.000 abitazioni collegate, come diceva il Ministro Colao. Perché c’è una differenza sostanziale, perché in un civico ci possono essere anche 10 abitazioni che si possono collegare!
Allora, guardate, penso che dobbiamo fare tutti il tifo perché le due società che sono attualmente destinatarie dell’incarico, anche con uno sforzo di responsabilità, comprendano che vi è un obiettivo che, secondo me, è qualificante per questo Paese, ma è necessario a questo Paese.
E, quindi, anziché spostarsi su un piano di conflittualità, trovino una soluzione, perché si possa arrivare al 30 giugno 2026 avendo realizzato perfettamente gli obiettivi. Dopodiché, esistendo anche il potere di revoca, nel caso di inadempienza, il Governo potrà valutare anche quello.
Nel suo intervento, Foti ha quindi sottolineato che le opere che presentano ritardi non subiranno variazioni operative, se non per un cambio di fonte di finanziamento. Secondo quanto affermato dal Ministro, infatti, i progetti verrebbero portati a termine grazie a fondi nazionali già stanziati nel bilancio dello Stato, scongiurando così la perdita delle risorse europee.
Per quanto riguarda il Piano Italia a 1 Giga, secondo Foti i problemi attuali non sono attribuibili all’attuale Governo, ma alla gestione del Piano da parte del precedente esecutivo. Il Ministro, inoltre, ha puntualizzato un errore comunicativo ricorrente, spiegando che non si tratta di collegare 2.500.000 abitazioni, ma di raggiungere 2.500.000 civici, con un’unità che può comprendere più nuclei abitativi.
Il Ministro Foti ha poi fatto appello al senso di responsabilità delle due società attualmente incaricate della realizzazione della rete, auspicando una risoluzione delle tensioni che ostacolerebbero l’avanzamento del progetto, aggiungendo che il Governo si riserva comunque il diritto di revocare l’incarico in caso di inadempienze contrattuali.
Unisciti al canale Telegram dedicato agli appassionati di telefonia e a chi vuole scoprire le migliori offerte per risparmiare. Clicca qui per entrare tramite il link di invito.
Vuoi segnalarci una nuova offerta o una notizia sul mondo della telefonia? Accedi alla sezione “Segnala a MondoMobileWeb”.
Per rimanere aggiornato sulle novità della telefonia seguici su Google News (cliccando sulla stella), Telegram, Facebook, X e Instagram. Condividi le tue opinioni o esperienze nei commenti.



