TIM, aumenti di prezzo primo trimestre 2025: circa 1,8 milioni di utenze rimodulate
Anche con l’avvio del 2025, TIM sta continuando ad effettuare delle azioni di aumento dei prezzi nei confronti dei suoi già clienti, sia di rete mobile che di rete fissa, specificando in queste ore il numero delle utenze coinvolte dalle rimodulazioni annunciate nel primo trimestre 2025.
I nuovi dati relativi agli aumenti di prezzo previsti dall’operatore in questo avvio di 2025 sono stati resi noti anche durante la consueta Conference Call del Gruppo TIM, che si è svolta dalle ore 11:00 di oggi, 8 Maggio 2025, grazie alla quale l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di TIM, Pietro Labriola, insieme al Chief Financial Officer (CFO) Adrian Calaza, ha condotto la presentazione (ecco il documento completo con le slide) con cui sono stati illustrati i risultati del Gruppo del primo trimestre 2025, cioè fino al 31 Marzo 2025, approvati dal CdA del 7 Maggio 2025.
Oltre ad illustrare la situazione dell’operatore, fra cui l’ingresso di Poste Italiane come principale azionista di TIM, si è parlato anche delle campagne di rimodulazioni che stanno colpendo alcuni clienti TIM di rete fissa e di rete mobile anche a inizio 2025.
Infatti, come era stato annunciato nei mesi scorsi, dopo le azioni di repricing del 2024, le rimodulazioni sulla customer base TIM stanno continuando anche in questo 2025.
I numeri delle rimodulazioni di TIM nei primi 3 mesi del 2025
L’AD Pietro Labriola ha affermato innanzitutto che questo è il quarto anno consecutivo di aumenti di prezzo ai già clienti TIM, sia mobile che fisso.
Nello specifico, nel corso del primo trimestre del 2025, per quanto riguarda la clientela consumer, TIM ha comunicato degli aumenti di prezzo a circa 1,1 milioni di linee fisse e a circa 0,7 milioni di linee mobile.
In totale, quindi, nei primi 3 mesi del 2025 gli aumenti di prezzo hanno coinvolto circa 1,8 milioni di utenze TIM.
Le rimodulazioni annunciate nei primi 3 mesi dell’anno stanno entrando in vigore in questo secondo trimestre 2025, di conseguenza gli effetti saranno visibili dai risultati del secondo trimestre 2025.
Labriola ha specificato che ulteriori azioni di repricing sui già clienti TIM sono previste anche nei prossimi mesi.
Secondo Pietro Labriola, gli effetti di queste azioni sono evidenti: infatti, l’ARPU del segmento fisso TIM continua a crescere, mentre quello del mobile rimane sostanzialmente stabile.
Nel frattempo, il tasso di abbandono (churn) si sta riducendo, a detta di Labriola un risultato “notevole” visti i molteplici aumenti di prezzo introdotti di recente.
Infine, rispondendo ad una domanda sull’ambiente competitivo in Italia, Labriola ha sottolineato quanto sia importante che gli operatori basino la loro strategia sul valore e non sul volume, come già fatto in questi anni da TIM, citando quanto dichiarato da Fastweb + Vodafone a margine dei risultati del primo trimestre 2025 sulla volontà di perseguire una strategia sul valore, in quanto secondo l’AD di TIM il livello dei prezzi dei servizi telco in Italia è molto basso.
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