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Proroghe frequenze 3400-3600 MHz: aperta la consultazione AGCOM per rideterminare i contributi

L’AGCOM ha avviato la sua consultazione pubblica per definire nuovi criteri per la proroga della durata dei diritti d’uso delle frequenze nella banda 3400-3600 MHz dopo le sentenza del TAR.

La consultazione è stata avviata dopo le sentenze del TAR che ha accolto in parte i ricorsi proposti da Iliad, TIM e Vodafone ritenendo meritevoli le deduzioni dei tre operatori circa la differenza venutasi a determinare tra il valore economico richiesto per i contributi di proroga e il prezzo finale dell’offerta aggiudicataria media emersa dall’Asta 5G.

Nello specifico, come già raccontato, il TAR aveva evidenziato che l’Asta 5G aveva individuato un valore ben superiore, per le frequenze 3600-3800 MHz, rispetto a quelli richiesti da MISE e AGCOM per le proroghe dei contributi per alcuni operatori titolari, ovvero Linkem, Fastweb, Go Internet e Mandarin.

Per questa ragione, è stata indetta la consultazione pubblica volta a raccogliere pareri e opinioni sulla rideterminazione del contributo della proroga, che dovrà essere proporzionato all’ammontare speso dagli operatori per le medesime frequenze nell’asta da 6,5 miliardi di euro del 2018.

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Il primo orientamento dell’Autorità, sottoposto al parere degli operatori e dei partecipanti alla consultazione, riguarda appunto la determinazione del prezzo delle proroghe, applicando al parametro di riferimento gli opportuni “fattori correttivi” per adeguarlo all’effettiva situazione attuale, considerando l’assegnazione delle frequenze tramite l’Asta 5G.

Secondariamente, l’Autorità nel testo della consultazione (ecco il documento completo) ha esposto anche fattori di riduzione α e β, che tengono conto rispettivamente della differente durata dei diritti d’uso oggetto di proroga rispetto a quelli assegnati mediante la gara 5G e delle differenze tra i lotti oggetto di proroga e quelli assegnati con la gara, con particolare riguardo al cosiddetto “packaging” di questi ultimi e allo stato di frammentazione dei lotti oggetto di proroga.

Inoltre, un terzo fattore di riduzione tiene conto delle diverse modalità di pagamento dei contributi per le proroghe rispetto al versamento rateizzato previsto per l’acquisto dei diritti tramite l’asta.

La consultazione, che avrà una durata di 45 giorni, giunge a distanza di alcuni mesi dall’apertura del procedimento da parte dell’Autorità stessa.

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