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TIM apre al coinvestimento sulla rete secondaria in fibra ottica: offerta notificata all’AGCOM

Previste entro il 2025 connessioni FTTH in 1.610 comuni nelle aree grigie e nere

TIM ha notificato all’AGCOM l’offerta di coinvestimento per la realizzazione della rete di accesso secondaria in fibra ottica, con lo scopo di accelerare la copertura e l’adozione della banda ultralarga in Italia in vista del lancio di FiberCop.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) sarà chiamata a valutare l’offerta di coinvestimento ai sensi del nuovo Codice europeo delle Comunicazioni Elettroniche e ad assumere i conseguenti provvedimenti.

L’iniziativa di TIM, ricorda l’operatore, si basa sul modello del coinvestimento aperto previsto dal nuovo Codice e rappresenta “il primo caso di questo tipo in Europa su scala nazionale”.

Tramite l’applicazione delle previsioni del Codice, infatti, TIM potrà incentivare gli investimenti in fibra sostituendo l’infrastruttura in rame con l’aiuto di altri investitori. Inoltre, come richiesto dal nuovo Codice europeo, il modello di partecipazione al coinvestimento è basato su una effettiva condivisione del rischio a lungo termine per la realizzazione della rete FTTH.

TIM risultati

Il grado di compartecipazione al rischio sarà deciso su base non discriminatoria, da ciascun co-investitore a seconda delle proprie caratteristiche e scelte di business, e l’adesione al progetto potrà avvenire anche successivamente al 2021, a fronte però di un corrispettivo determinato in modo tale da rispecchiare il fatto che i primi investitori “accettano rischi maggiori e impegnano i loro capitali prima degli altri”.

Inoltre, gli operatori interessati potranno aderire al progetto di coinvestimento avviato da TIM anche su estensioni geografiche più limitate, e persino nel singolo comune. Le modalità di coinvestimento garantiranno comunque “la più ampia possibilità di partecipazione” agli operatori con diversi gradi di infrastrutturazione, inclusi gli operatori locali meno strutturati.

L’offerta di coinvestimento inviata all’AGCOM riguarda circa il 75% delle unità immobiliari presenti nelle aree grigie e nere del Paese e prevede la fornitura di servizi di accesso all’ingrosso su rete FTTH, fruibili con diverse soluzioni tecniche. Grazie a questo progetto l’operatore prevede di offrire soluzioni FTTH in 1.610 Comuni del territorio nazionale entro il 2025 (ecco il documento ufficiale del piano di copertura dell’offerta di co-investimento).

A tal proposito, TIM ha evidenziato che l’architettura di rete in fibra che verrà adottata permetterà di promuovere la competizione infrastrutturale tra gli operatori, semplificando i processi di migrazione dei clienti retail tra fornitori diversi.

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