Rete iliad: presto nuove antenne a Imola, Piacenza e Asti. Il sindaco di Quarto revoca sospensione
Ancora altre installazioni per la rete iliad: in questi ultimi giorni il quarto operatore ha inviato richiesta per l’installazione di alcune stazioni radio base a Imola, Piacenza e ad Asti.
A Imola, Iliad ha richiesto l’installazione di 3 stazioni radio base site in Via Sellustra, Via San Prospero e Via Correcchio, su aree private appartenenti al Comune.
La documentazione è stata depositata solo pochi giorni fa, il 18 Dicembre 2019, e gli interessati avranno la possibilità di inviare le loro osservazioni entro il 17 Gennaio 2020.
A Piacenza, invece, Iliad ha avviato l’attività di modifica di una stazione radio base su stazione esistente in Via Manfredi numero 65, mentre ad Asti è stata inviata istanza di autorizzazione per l’installazione di un impianto in frazione Portacomaro.
Poche settimane fa, il sindaco di Quarto aveva fatto sospendere i lavori a Iliad nel suo comune, in Via Cocci numero 45 “al fine della salvaguardia nella salute pubblica e al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”.
Adesso, con una nuova ordinanza del 20 Dicembre 2019, il Sindaco ha revocato la precedente sospensione dopo la nota inviata dall’ARPAC Dipartimento di Napoli e relativa a un sopralluogo strumentale effettuato per la verifica del rispetto dei limiti di emissione da parte di Iliad, che potrà quindi riprendere a costruire nel comune e accelerare lo sviluppo della sua rete.
Si ricorda che l’operatore ha già raggiunto circa 3100 siti pronti a Settembre 2019; di questi, circa 850 sarebbero già attivi, contribuendo a gestire una piccola porzione del traffico totale sulla rete. L’obiettivo di lungo periodo di Iliad è quello di trovare l’indipendenza dalla rete di Wind Tre tramite investimenti su un’infrastruttura proprietaria.
In questa logica si inserisce anche l’accordo con Cellnex, che è stato recentemente finalizzato con la vendita delle torri in Francia e in Italia per circa 2 miliardi di euro.
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