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Intervista esclusiva ad Antonio Cortina di 1Mobile: “Attenzione a fare passare il concetto che la telefonia debba essere cheap”

La carriera di Antonio Cortina nel mondo delle telecomunicazioni inizia nel 2001, anno in cui è Head of Transport Network Planning & Architecture per Wind. Dopo oltre 5 anni passa a Carrefour Italia Mobile, in cui ricopre il ruolo di CTO, e dal 2009 diventa Amministratore Delegato di Compagnia Italia Mobile S.r.l., presente sul mercato con il marchio 1Mobile.

MondoMobileWeb ha intervistato Antonio Cortina in merito alle prospettive future del mercato delle telecomunicazioni, del suo brand e degli operatori virtuali.

Nel corso dell’intervista è impossibile non soffermarsi a più riprese sulla brusca trasformazione che ha colpito il mercato delle telecomunicazioni in Italia, dopo l’arrivo di Iliad.

Antonio Cortina fornisce un chiaro compendio di come vede la situazione attuale: il vertiginoso incremento dei Giga offerti per il traffico dati, congiuntamente a un drastico calo dei prezzi, rischia di tagliare fuori dal mercato gli operatori virtuali, vale a dire proprio quegli attori che facevano dell’elevata concorrenzialità dell’offerta il loro punto di forza.

Il terremoto causato da Iliad, secondo il CEO dell’operatore virtuale 1Mobile, avrebbe indebolito principalmente gli operatori virtuali, in quanto strutturalmente incapaci di reagire prontamente all’offerta di lancio del nuovo entrante. La reazione dei grandi operatori, in questi casi, è infatti più repentina, mentre l’operatore virtuale deve necessariamente rinegoziare le proprie condizioni, con tutti i rischi connessi.

Il paradosso, continua, è che gli operatori virtuali sono adesso diventati dei followers, laddove, in passato, erano i primi in grado di lanciare sul mercato delle offerte più competitive. Oggi invece il margine di manovra sembrerebbe essersi particolarmente ridotto, conseguentemente alla drastica diminuzione dell’ARPU.

Un secondo esempio della pericolosa situazione in cui versano gli operatori virtuali è ravvisabile osservando l’attenzione attualmente rivolta nei confronti del roaming all’estero. Un operatore virtuale, ricorda Cortina, non dispone solitamente di accordi di roaming con altri operatori, ma è obbligato ad applicare il Regolamento Europeo per i propri clienti all’interno della Comunità Europea. Tale situazione comporta dei costi difficilmente recuperabili, che, invece, non impattano particolarmente sugli operatori che dispongono di accordi di roaming internazionali.

Con riferimento alle offerte più concorrenziali del mercato,  il CEO ritiene che un abbassamento drastico dei prezzi finisca, nel lungo periodo, per minare inevitabilmente la qualità del servizio offerto.

“Attenzione a far passare il concetto che la telefonia debba essere cheap”. Con queste parole Cortina sintetizza una visione che si contrappone al “concetto demagogico” trasmesso da Iliad, secondo il quale le telecomunicazioni rischierebbero di essere percepite dagli utenti come commodities.

Questo commento apre la strada a una riflessione più ampia che abbraccia anche le sorti del settore della telefonia fissa. Secondo Antonio Cortina si sta già iniziando ad osservare il tragico inizio di un processo di cannibalizzazione tra telefonia mobile e telefonia fissa: l’incredibile bundle di giga offerti potrebbe ben presto spingere i clienti a preferire il traffico dati dal proprio smartphone alla connessione domestica. Servirsi dell’hotspot, sebbene non annulli tutti i vantaggi derivanti da una connessione a banda larga, potrebbe alla lunga superare l’esigenza di un contratto di rete fissa.

Per finire, sempre con riferimento all’attuale trend dei prezzi, la previsione è che il cliente finirà per pagare servizi secondari o collaterali, come la qualità di navigazione, la sicurezza della stessa o il servizio di hotspot.

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Antonio Cortina, CEO di 1Mobile

Terminata questa lunga e doverosa premessa circa l’attuale connotazione del mercato delle telecomunicazioni, l’intervista di MondoMobileWeb si concentra sull’operatore 1Mobile.

Antonio Cortina si dichiara soddisfatto dei risultati raggiunti negli ultimi mesi: UnoMobile, a oltre dieci anni di distanza dal lancio, sta crescendo. La differenziazione iniziale concentrata prevalentemente sul mercato etnico è stata adesso superata dalle offerte a pacchetto dati. L’idea di Cortina è stata quella di costruire una nuova rete di distribuzione, considerata il suo fiore all’occhiello, ora composta da oltre mille negozi multibrand affiliati.

La reazione all’arrivo di Iliad non si è fatta attendere, nei limiti di quanto possibile per un operatore virtuale. Il risultato è una “perfetta alchimia” tra le più recenti offerte proposte e la rete di distribuzione, a cui si affianca un servizio di assistenza di cui Cortina si dice estremamente orgoglioso.

Il risultato è un totale di attivazioni, negli ultimi mesi, alquanto soddisfacente, nonostante l’intensificarsi della concorrenza. L’idea è quella di continuare nella medesima direzione, cercando di ampliare ulteriormente la rete distributiva.

L’approccio nei confronti dei clienti internazionali è quindi mutato. Il trend che Cortina osserva sembra evidenziare un progressivo avvicinamento della clientela etnica al bundle. Oggi i due gruppi si sovrappongono, e rispetto al passato anche gli utenti stranieri preferiscono acquistare pacchetti dati di grande dimensione, a causa della diffusione di applicazioni in grado di sostituire la telefonata classica verso destinazioni estere, come nel caso di Whatsapp, Viber e Skype.

Il mercato etnico non riceve minore attenzione rispetto al passato, ma l’offerta è diventata più trasversale, per adattarsi più agevolmente alle mutate condizioni del mercato. La nuova strategia ha mostrato quindi un’inversione di rotta: con le ultime offerte dell’operatore, adesso si ravvisa una prevalenza di clientela italiana.

Il CEO afferma inoltre che un secondo vantaggio competitivo dell’operatore rispetto al resto dei virtuali è la sua rete 4G di Vodafone, fino a 60 Mega, frutto di una lunga ma soddisfacente negoziazione.

Con riferimento al rapporto con Vodafone, Antonio Cortina afferma che questo sia ottimo, frutto di una collaborazione decennale. Il problema della negoziazione precedentemente trattato, sottolinea Cortina, non riguarda esclusivamente il rapporto con il proprio operatore di riferimento, ma più semplicemente le tempistiche per le trattative. Un’offerta abilmente negoziata potrebbe rivelarsi infatti obsoleta dopo appena pochi mesi, a causa del costante mutamento del mercato.

Il solido rapporto con Vodafone permette però ad Antonio Cortina di rinegoziare con maggior efficacia, a fronte di una talvolta scarsa attenzione da parte delle Autorità nei confronti degli operatori più piccoli.

La redazione di MondoMobileWeb desiderava conoscere l’idea del CEO di 1Mobile sulla recente asta per il 5G, il cui ammontare delle offerte totali ha abbondantemente superato i 6,5 miliardi di euro. In tal senso, Cortina ritiene che l’ingente capitale posato sul tavolo del MISE richiederà adesso la creazione di strumenti in grado di recuperare l’esborso economico.

E se è vero che la transizione tra 3G e 4G sia stata alquanto tiepida, è indubbio che gli enormi, e per certi versi ancora inquantificabili, vantaggi del 5G vadano retribuiti. Lo smartphone diventerà però uno strumento in grado di svolgere un ventaglio ancor più vasto di attività, alcune delle quali quantomeno imprevedibili.

Ammortizzare i costi sarà dunque necessario, ma in un mercato così imprevedibile una valutazione sul futuro del settore con l’avvento del 5G risulta quantomeno incauta.

Per gli operatori mobili virtuali il discorso sarà forse ancor più complesso. Antonio Cortina, riprendendo il concetto di follower precedentemente espresso, fa notare come il 4G tra i virtuali si sia diffuso dopo ben due anni rispetto ai “tradizionali”.

I vincoli relativi alla negoziazione, a cui è già stato fatto cenno, si potrebbero riproporre quindi anche per quanto concerne l’utilizzo del 5G.

Ma se il futuro del mercato dopo la rivoluzione del 5G sembra difficile da inquadrare, è relativamente più semplice parlare dell’avvenire di 1Mobile.

Ai numeri positivi si affianca adesso la speranza di Cortina che il terremoto che ha scosso il mercato lasci finalmente il posto a una duratura fase di assestamento, per garantire una maggiore capacità di crescita. L’investimento resta comunque concentrato nella distribuzione e nel servizio di assistenza. Se i prezzi dovessero invece continuare a diminuire, allora la competizione si rivelerebbe ancora più complessa e riuscire a sopravvivere potrebbe costituire una sfida ancor più ardua per gli operatori virtuali.

All’interno del suo perimetro, 1Mobile potrebbe quindi avere le carte in regola per consolidare il suo business, costruito con pazienza sulle fragili fondamenta che reggono l’attuale mercato delle telecomunicazioni.

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