Fastweb + Vodafone nel Porto di Ravenna: sarà realizzata la rete mobile privata in 5G
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale, l’Ente pubblico che gestisce, coordina e promuove le operazioni portuali e le attività commerciali ed industriali esercitate nel porto di Ravenna, uno dei più importanti porti italiani, ha affidato a Fastweb + Vodafone, in collaborazione con Lepida, il compito di realizzare di una rete privata 5G (MNP) a copertura dell’intero Porto di Ravenna, lungo un canale di circa 15 chilometri.
L’infrastruttura garantirà connettività ultraveloce, bassa latenza e massima sicurezza dei dati, rendendo possibile l’uso di tecnologie IoT e Edge Computing e l’implementazione di applicazioni per una gestione più efficiente e sicura delle tante attività portuali che si svolgono nel porto di Ravenna, che si conferma nel 2024 primo in Italia per la movimentazione di rinfuse solide e per le merci varie.
Tra le applicazioni principali: soluzioni avanzate di videosorveglianza, tracciamento dei mezzi, acquisizione automatica delle targhe ai varchi d’ingresso; sistemi anticollisione per i veicoli; utilizzo di droni per il monitoraggio dei carichi; gestione di mezzi autonomi.
Questa infrastruttura abilita un nuovo modello di porto intelligente (Smart Port), migliorando la logistica, la sicurezza e la sostenibilità ambientale. La rete può integrarsi con la fibra ottica esistente o operare tramite collegamenti radio, consentendo l’installazione di sensori e dispositivi anche in aree difficili da raggiungere, senza interferenze con le attività quotidiane.
Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, le soluzioni IoT legate alle MPN per gli Smart Port, come quello di Ravenna dove si stanno realizzando importanti progetti per oltre 10 milioni di euro legati alla digitalizzazione ed all’implementazione dell’uso delle nuove tecnologie, permettono di integrare sistemi di produzione energetica rinnovabile realizzati nei pressi del porto (tra cui impianti fotovoltaici ed eolici), di monitorare in tempo reale il consumo di carburante dei mezzi e di raccogliere dati ambientali, come salinità e livelli di inquinanti, al fine di attuare politiche di tutela del territorio.
Un’ulteriore prospettiva green che interessa le aree portuali riguarda il cosiddetto Cold ironing, ovvero la possibilità di rifornire le navi di energia elettrica direttamente dal porto quando sono ormeggiate.
Comunicato Stampa
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