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Altice rifiuta offerta di Free (Iliad), Orange e Bouygues Telecom per asset SFR in Francia

Nelle scorse ore, gli operatori di telefonia francesi Free (Iliad Group), Orange e Bouygues Telecom avevano presentato un’offerta non vincolante per l’acquisizione di gran parte delle attività di telecomunicazioni del Gruppo Altice in Francia, che detiene l’operatore SFR, ma quest’ultimo ha già comunicato di aver rifiutato l’offerta.

La presentazione dell’offerta non vincolante, con le relative condizioni proposte, era sta annunciata nella serata di ieri, 14 Ottobre 2025, con un comunicato congiunto di Free (Iliad Group), Orange e Bouygues Telecom.

L’ipotesi di una spartizione degli asset di SFR (Altice), con l’obiettivo di ridurre gli operatori mobili francesi da 4 a 3, era stata già citata a fine Agosto 2025 da Thomas Reynaud, Amministratore Delegato di Iliad Group, che aveva dichiarato che si erano tenuti dei colloqui preliminari sul tema.

Questa ipotesi si era dunque concretizzata nelle ultime ore, con l’annuncio dell’offerta non vincolante da parte di Free (Iliad Group), Orange e Bouygues Telecom.

Nel comunicato congiunto, gli operatori avevano spiegato che, pur garantendo la continuità del servizio per i clienti SFR e in un mercato maturo, l’accordo avrebbe consentito di: “intensificare gli investimenti nella resilienza delle reti superveloci, nella sicurezza informatica e in nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale; consolidare il controllo sulle infrastrutture strategiche in Francia; mantenere un ecosistema competitivo a vantaggio dei consumatori”.

Tuttavia, come già accennato, nella giornata di oggi, 15 Ottobre 2025, il Gruppo Altice ha reso noto di aver respinto l’offerta non vincolante per l’acquisizione degli asset di SFR.

Bouygues Telecom, Gruppo Iliad e Orange in seguito al rifiuto della loro offerta da parte di Altice France, hanno rilasciato il seguente comunicato stampa congiunto:

Bouygues Telecom, Free-Groupe iliad e Orange hanno preso atto della decisione del Gruppo Altice di respingere la loro offerta congiunta non vincolante presentata la sera del 14 ottobre 2025 per l’acquisizione di una parte significativa delle attività di telecomunicazioni di Altice France.

I tre operatori rimangono convinti della pertinenza della loro proposta e del valore del progetto industriale che stanno perseguendo per il mercato e tutti i suoi stakeholder: clienti, dipendenti, creditori e azionisti.

Un progetto di questo tipo, infatti, preserverebbe un ecosistema competitivo a vantaggio dei consumatori, promuovendo al contempo investimenti continui nelle infrastrutture di telecomunicazioni nazionali.

Bouygues Telecom, Free-Groupe iliad e Orange mantengono la loro offerta e desiderano avviare un dialogo costruttivo con il Gruppo Altice e i suoi azionisti per valutare congiuntamente come questo progetto possa avere successo.

In cosa consisteva l’offerta non vincolante per gli asset di Altice in Francia (SFR)

Nel dettaglio, secondo quanto avevano comunicato Free (Iliad Group), Orange e Bouygues Telecom, l’offerta congiunta non vincolante aveva l’obiettivo di avviare trattative volte all’acquisizione di una serie di attività del gruppo Altice in Francia, in particolare la maggior parte degli asset di SFR.

Tuttavia, dall’operazione sarebbero state escluse le partecipazioni in Intelcia, UltraEdge e XP Fibre e Altice Technical Services, nonché le attività del gruppo Altice nei dipartimenti e nelle regioni francesi d’oltremare.

L’offerta presentata al Gruppo Altice, poi respinta, corrispondeva a un valore d’impresa totale di 17 miliardi di euro per gli asset del gruppo Altice interessati in Francia, e forniva un valore d’impresa implicito indicativo per l’intera Altice France di oltre 21 miliardi di euro (sulla base di informazioni pubblicamente disponibili e di stime contenute nelle pubblicazioni di ricerca degli analisti su una parte degli asset non interessati dall’offerta: le partecipazioni in Intelcia, UltraEdge e XP Fibre e Altice Technical Services, nonché le attività del gruppo Altice nei dipartimenti e nelle regioni francesi d’oltremare).

Bouygues Telecom, Free (Iliad Group) e Orange avevano previsto di spartirsi le attività interessate in questa maniera:

  • il segmento Business (B2B) sarebbe stato acquisito principalmente da Bouygues Telecom e da Free (Iliad Group);
  • il segmento Consumer (B2C) sarebbe stato ripartito tra Bouygues Telecom, Free (Iliad Group) e Orange;
  • gli altri asset e risorse (in particolare infrastrutture e frequenze) sarebbero stati condivisi tra Bouygues Telecom, Free (Iliad Group) e Orange, ad eccezione della rete mobile di SFR nelle aree meno densamente popolate, che sarebbe stata rilevata da Bouygues Telecom.

La ripartizione tra prezzo e valore si sarebbe attestata intorno al 43% per Bouygues Telecom, al 30% per Free (Iliad Group) e al 27% per Orange.

Gli operatori avevano specificato che, solo in caso di accettazione dell’offerta, e in caso di eventuale completamento della due diligence, nonché dopo una valutazione finanziaria e operativa che avrebbe confermato i presupposti dell’offerta indicativa, sarebbe stata presentata un’offerta di conferma.

In ogni caso, l’operazione sarebbe stata soggetta a consultazione preventiva con gli organi di rappresentanza dei lavoratori competenti. Per cui si sarebbe dovuta ottenere l’autorizzazione delle Autorità di regolamentazione competenti prima di poter essere completata.

Infine, Free (Iliad Group), Orange e Bouygues Telecom avevano comunque specificato che non c’era alcuna certezza che l’offerta presentata avrebbe portato ad un accordo, cosa che effettivamente non è successa dato che il Gruppo Altice ha rifiutato la proposta.

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