Open Fiber completa il piano BUL nelle Marche: 217 Comuni connessi in Fibra FTTH

Ieri, 25 Giugno 2025, Open Fiber ha reso noto di aver completato i lavori del Piano Banda Ultra Larga (BUL) nelle Marche, che diventa così una delle prime Regioni d’Italia a chiudere l’infrastrutturazione delle Aree Bianche, con un totale di 217 Comuni raggiunti dalla tecnologia FTTH (Fiber To The Home) dell’operatore.
La chiusura del Piano BUL nelle Marche, come fatto sapere da Open Fiber, è stata annunciata ufficialmente ad Ancona, durante un incontro istituzionale presso Palazzo Raffaello, sede della Giunta Regionale.
All’evento, hanno partecipato l’Assessore Regionale Andrea Maria Antonini, l’Amministratore Delegato di Open Fiber Giuseppe Gola e l’Amministratore Delegato di Infratel Italia Pietro Piccinetti.
Il Piano BUL, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e attuato da Infratel Italia, mira a garantire la copertura in banda ultra larga nei piccoli comuni e borghi d’Italia meno serviti dagli operatori privati.
L’infrastruttura, che rimane di proprietà statale, è realizzata e gestita in concessione da Open Fiber, vincitrice dei bandi pubblici per le aree bianche.
Nelle Marche, il Piano ha portato alla realizzazione di oltre 4.600 chilometri di rete in fibra ottica FTTH, collegando 217 Comuni e raggiungendo più di 341 mila unità immobiliari.
Secondo quanto affermato da Open Fiber, inoltre, sono più di 2.463 le sedi della Pubblica Amministrazione già connesse, tra cui scuole, ospedali, ambulatori, biblioteche, municipi e caserme, dove il servizio di connettività è già attivabile.
Di seguito, le parole di Andrea Antonini, Assessore alla Digitalizzazione, che ha dichiarato:
Siamo orgogliosi di essere la quarta regione in Italia ad aver completato il Piano Banda Ultra Larga, garantendo l’accesso a internet veloce a tutti i Comuni in area bianca.
Questo risultato è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Regione, il Ministero del Made in Italy, Infratel Italia S.p.A. e Open Fiber, e rappresenta un importante passo avanti nella strategia di transizione digitale della Regione Marche.
La nostra infrastruttura digitale ci permette di essere più competitivi e democratici, garantendo ai cittadini l’accesso veloce a internet e ai servizi fondamentali.
La digitalizzazione è ormai una parte essenziale della quotidianità, e la copertura garantita dal piano Banda Ultra Larga rappresenta un atto di democrazia e di partecipazione.
Questo ci consente anche di fornire strumenti alle imprese per lavorare più velocemente e in modo più connesso, favorendo lo sviluppo economico e sociale del territorio.
La banda ultra larga è un fattore strategico per la coesione territoriale e la riduzione del divario digitale. Il nostro impegno continuerà per offrire nuovi servizi innovativi resi possibili dalla infrastruttura realizzata dal Piano Banda Ultra Larga, che consiste in oltre km 4.673 di fibra stesa.
Questa, invece, la dichiarazione di Giuseppe Gola, Amministratore Delegato di Open Fiber, che ha commentato:
Il Piano BUL è nato per offrire anche ai residenti dei piccoli comuni la stessa qualità di connessione disponibile nei grandi centri urbani. L’infrastruttura realizzata da Open Fiber rappresenta uno strumento essenziale per ridurre il divario digitale in una regione da sempre attenta al progresso tecnologico.
Ora è fondamentale promuovere l’adozione della rete FTTH, per migliorare la qualità della vita, sostenere la crescita delle imprese locali e contrastare lo spopolamento delle aree interne, vero patrimonio del nostro Paese.
Infine, Pietro Piccinetti, Amministratore Delegato Infratel Italia, ha affermato:
Con il completamento del Piano Banda Ultra Larga nelle Marche raggiungiamo un traguardo strategico per il Paese: portare la connettività ultraveloce anche nei territori meno densamente popolati, promuovendo inclusione digitale e competitività.
Questo risultato è il frutto di una collaborazione virtuosa tra istituzioni, soggetti attuatori e comunità locali. Oggi, oltre 340 mila famiglie e più di 2.400 sedi pubbliche possono contare su un’infrastruttura moderna, sicura e pronta a sostenere i servizi digitali del futuro.
Open Fiber, come ricordato dallo stesso operatore wholesale only, ha già connesso in tutto il Paese oltre 14,5 milioni di unità immobiliari in fibra ottica. L’obiettivo della società è estendere progressivamente la copertura sia nei grandi centri urbani sia nelle aree rurali e industriali.
Oltre agli interventi finanziati dal piano BUL, nelle Marche Open Fiber è attiva anche nei maggiori centri urbani della Regione con la sua rete FTTH proprietaria. L’operatore, in particolare, ha già raggiunto le città di Ancona, Pesaro, Macerata, Ascoli Piceno, Senigallia, Osimo, Jesi, Fabriano, Civitanova Marche e San Benedetto del Tronto, dove ha connesso un totale di 136 mila abitazioni, tramite un investimento privato di 41 milioni di euro.
La nuova rete realizzata nelle Aree Bianche delle Marche, a detta dell’operatore, è in grado di offrire velocità fino a 10 Gbps, in grado di supportare servizi digitali avanzati che spaziano dalla telemedicina al lavoro da remoto, dalla sorveglianza digitale alla gestione intelligente dei servizi urbani.
Inoltre, ha ribadito Open Fiber, la tecnologia FTTH garantisce un minore impatto ambientale, con un consumo energetico fino al 60% inferiore rispetto alle tradizionali reti in rame.
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