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IT-alert alla Diga di Panigai in Lombardia: oggi 4 Giugno 2025 nuovo test nel valtellinese

Nella mattinata di oggi, 4 Giugno 2025, si svolgerà il secondo dei nuovi test di IT-alert annunciati dalla Protezione Civile nei giorni scorsi, che coinvolgerà stavolta, sempre in Lombardia, alcuni Comuni del territorio valtellinese, con una nuova simulazione di collasso di una grande diga volta a perfezionare l’efficacia del servizio.

Comunicata dal Dipartimento della Protezione Civile lo scorso 16 Maggio 2025, questa ulteriore nuova sperimentazione del sistema di allarme IT-alert, nello specifico, si concentrerà sulla Diga di Panigai, situata nel Comune di Pedesina (SO), interessando, come già detto, anche i Comuni limitrofi.

Nei giorni scorsi, il 21 Maggio 2025, si è già tenuto un altro nuovo test di IT-alert in Lombardia, che ha coinvolto in quel caso 16 Comuni della provincia di Brescia, dove è stato inviato un messaggio di allerta per la simulazione del crollo della Diga di Poglia, situata nel Comune di Cevo.

Le due infrastrutture, come sottolineato dalla Protezione Civile, non erano finora mai state coinvolte nelle esercitazioni del sistema di allarme IT-alert, le quali continueranno a venire eseguite periodicamente per verificarne il corretto funzionamento, nonché garantire che, in caso di un’emergenza reale, i messaggi di allerta vengano trasmessi dalle celle telefoniche e ricevuti sui dispositivi presenti nelle aree interessate.

Le due nuove sperimentazioni in Lombardia, inoltre, forniranno anche un’opportunità per verificare che i flussi comunicativi previsti nel Documento di Protezione Civile e nel Piano di Emergenza Diga (PED) vengano seguiti correttamente.

Nuovo test di IT-alert alla Diga di Panigai

Come per i test precedenti, anche questa nuova simulazione di IT-alert prevista in Lombardia per oggi, 4 Giugno 2025, prevedrà l’invio di un messaggio di allarme sugli smartphone accesi e con connessione telefonica di tutti coloro che si troveranno, anche in transito, nell’area coinvolta.

Il test, come spiegato prima, riguarderà la simulazione del rischio di collasso di una grande diga, coinvolgendo, a partire dalle ore 10:00, i Comuni di Pedesina, Bema, Rasura, Morbegno, Cosio Valtellino e Traona, con il messaggio di test che partirà dalla Diga di Panigai.

Come sempre, la notifica che viene inviata con IT-alert sarà accompagnata da un suono di allarme ad alto volume, seguita in alcuni casi anche da una sintesi vocale che ripete quanto scritto, sia in italiano che in inglese.

Di seguito, si riporta il messaggio dedicato allo scenario di collasso di una grande diga che riceveranno i cittadini nelle aree interessate dai test:

TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE del collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST

Il messaggio riporta alla homepage del sito di IT-alert, dove è possibile accedere a una pagina di approfondimento che consente di visionare il testo della notifica che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale.

Dalla stessa pagina, inoltre, è possibile pure raggiungere il questionario, che la Protezione Civile invita a compilare per contribuire a migliorare il servizio, anche qualora non si dovesse ricevere alcuna notifica.

Si ricorda, che per ricevere i messaggi del sistema di allarme IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione o scaricare alcuna app.

I messaggi arriveranno ugualmente anche nel caso in cui la voce IT-alert (presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza) dovesse essere disattivata sui dispositivi, poiché viene utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.

Se sono spenti o privi di campo, ovviamente, i dispositivi non riceveranno i messaggi del sistema, mentre se la suoneria è impostata in modalità silenziosa potrebbero non suonare.

Si sottolinea, oltretutto, che la notifica del messaggio di IT-alert sui dispositivi dipende anche dal modello di cellulare o smartphone, dal sistema operativo e della versione installata. In alcuni casi, infatti, può comportare problemi nella ricezione dei messaggi l’utilizzo di una vecchia versione del sistema operativo.

I test dei mesi precedenti, a questo proposito, hanno rilevato che anche i telefoni di vecchia generazione e non smartphone ricevono la notifica IT-alert.

Come funziona il sistema IT-alert

Il servizio di allarme IT-alert, come già raccontato più volte, funziona grazie alla tecnologia cell broadcast, letteralmente “trasmissione tramite celle”, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata. Le notifiche arrivano anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica, senza alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati.

Questa tecnologia consente infatti di mandare messaggi in modo unidirezionale, senza la possibilità per gli operatori telefonici di ricevere risposte e sapere con certezza i cellulari che sono stati effettivamente raggiunti: chi invia l’informazione non detiene alcun dato in merito ai dispositivi, neppure il numero di telefono.

Il servizio è basato sul cosiddetto “accampamento” dei telefoni nel raggio di copertura delle antenne che vengono attivate: al momento dell’invio della notifica, tutti i dispositivi accesi e con connessione telefonica agganciati alle antenne selezionate riceveranno il messaggio.

Si ricorda, come già raccontato da MondoMobileWeb, che IT-alert è stato utilizzato per la prima volta al di fuori dalle sperimentazioni il 9 Dicembre 2024, diramando un messaggio di avviso sugli smartphone dei cittadini che si trovavano nel raggio di 5 km dell’impianto Eni di Calenzano, in provincia di Firenze.

Lo scorso 25 Aprile 2025, inoltre, il sistema di allarme pubblico è stato attivato per fornire indicazioni alla popolazione che si trovava nei pressi di San Pietro, in vista dei funerali di Papa Francesco che si sono svolti l’indomani, il 26 Aprile 2025.

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