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WINDTRE e Iliad Italia: in arrivo pareri delle Autorità sulla Joint Venture per la rete 5G

Dopo gli accordi definiti nei mesi scorsi, le Autorità regolatorie si stanno muovendo per discutere del progetto con cui WINDTRE e Iliad Italia intendono creare una Joint Venture per coinvestire sulla rete mobile 5G in alcune aree del Paese.

Infatti, nella giornata di oggi, 14 Giugno 2022, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha reso noti gli ordini del giorno delle riunioni del Consiglio e delle Commissioni che si terranno nella seduta di domani, 15 Giugno 2022, a Napoli presso la Torre Francesco.

In particolare, fra i punti all’ordine del giorno del Consiglio dell’AGCOM previsto domani mattina alle ore 11:30, c’è anche quello relativo alla possibile Joint Venture sulla rete 5G fra WINDTRE e Iliad Italia, vicenda che era emersa diversi mesi fa e i cui dialoghi in corso erano stati poi confermati dai vertici delle aziende:

Parere al Ministero dello Sviluppo Economico sull’autorizzazione degli operatori Iliad Italia S.p.A. e Wind Tre S.p.A. alla costituzione di una Joint Venture per la fornitura del servizio MOCN su parte del territorio italiano. Richiesta di parere all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Dunque, l’AGCOM fornirà al MISE il suo parere sull’autorizzazione alla costituzione della Joint Venture, che come viene riportato prevede la fornitura del servizio MOCN (Multi-Operator Core Network) in alcuni zone, anche per sviluppare la rete 5G.

Inoltre, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni chiederà formalmente all’Antitrust (AGCM) un parere sulla vicenda.

Cosa prevede il progetto di WINDTRE e Iliad Italia sul 5G

Si ricorda che il progetto, presentato il 6 Aprile 2022 da WINDTRE ai sindacati TLC, prevede la costituzione, tramite una Joint Venture con Iliad al 50%, di una NewCo alla quale verrà conferito il ramo di azienda di WINDTRE riguardante una porzione di Rete di Accesso Radio Mobile nazionale, dedicata al servizio delle aree meno densamente popolate (circa il 25% della popolazione in Italia).

Si tratterebbe quindi soltanto della creazione da parte di WINDTRE e Iliad Italia di una nuova società dedicata alla rete mobile e al 5G in alcune aree del Paese (come già succede con INWIT per Vodafone e TIM), e non della fusione fra le due aziende.

Per quanto riguarda gli asset che faranno parte del progetto di NewCo, il totale dei siti radio che confluiranno nella nuova società è di circa 6600 (sui 21000 totali di WINDTRE) ai quali si aggiungono circa 570 siti di trasmissione e 380 ripetitori.

Circa il 60% di questi siti sarà disponibile tramite un accordo con Cellnex, mentre il restante 40% sarà trasferito alla Joint Venture tramite accordi con altre società di Tower Co. e diversi comuni.

Secondo quanto riferito da WINDTRE ai sindacati nei mesi scorsi, la NewCo fornirà a WINDTRE e ad Iliad i suoi servizi in via esclusiva ma avrà comunque la possibilità, in caso di interesse, di allargare anche a terzi i suoi servizi.

Oltre che dalle procedure di approvazione da parte delle Autorità competenti, che sono già in corso, il completamento del progetto è comunque condizionato dalla sottoscrizione definitiva degli impegni contrattuali tra le due società, con l’acquisto del 50% della NewCo da parte di Iliad Italia.

Dal punto di vista dei lavoratori, nei mesi scorsi i sindacati hanno approvato il progetto sottoscrivendo con WINDTRE un verbale di accordo.

AGCOM WINDTRE Iliad 5G

Altri punti all’ordine del giorno relativi alle telco

Fra gli altri punti all’ordine del giorno della stessa seduta del Consiglio dell’Autorità che riguardano il mondo delle telecomunicazioni, si segnala che verrà discussa anche l’autorizzazione all’applicazione di un sovrapprezzo per i servizi roaming a norma dell’articolo 8 del nuovo Regolamento europeo n. 2022/612, cioè quello che ha rinnovato il Roaming UE per altri 10 anni.

Inoltre, verranno definite anche le misure attuative della delibera 17/22/CONS recante “Conclusione del procedimento per la definizione di parametri di qualità per la fruizione dei servizi di diffusione in live streaming delle partite di campionato di calcio di cui alla delibera n. 334/21/CONS”.

Subito dopo la seduta del Consiglio, ci sarà anche la riunione della Commissione per le Infrastrutture e le Reti (CIR) dell’Autorità.

In questo caso, fra i punti interessanti all’ordine del giorno si segnala quello che prevede l’approvazione delle condizioni tecniche ed economiche relative al nuovo profilo di accesso VULA e Bitstream NGA Fibra FTTH in tecnologia XGS-PON con velocità di 10 Gbps in download e di 2 Gbps in upload richiesto da TIM nei mesi scorsi.

La Commissione discuterà anche le iniziative da avviare al fine di intervenire nei confronti dei servizi di tipo “Cash for SMS” forniti attraverso l’ulteriore sito web relativo alle ulteriori app “Coinbox” e “SMSCashback”, per cui molti operatori nazionali hanno già pubblicato delle informative sui loro siti ufficiali.

Infine, la Commissione per le Infrastrutture e le Reti di AGCOM effettuerà anche una informativa, con richiesta di indirizzi, in merito all’utilizzo del CLI Spoofing per potenziali attività fraudolente, prevedendo una “proposta di blocco, ai sensi dell’art. 98-decies, comma 2, del Codice delle Comunicazioni elettroniche, di alcune tipologie di traffico entrante da internazionale, in violazione della regolamentazione vigente, per contrastare segnalati casi di chiamate con CLI irregolare”.

Il CLI sarebbe il Calling Line IDentifier, cioè il numero di telefono che identifica il chiamante quando si riceve una telefonata.

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