Tlc e brand italiani: nella top 50 in termini di valore ci sono TIM, WindTre e Fastweb
Lo studio di Brand Finance, Italy 50 2021, che descrive appunto i brand italiani più forti e di maggior valore, si è concentrato anche su alcuni operatori di telecomunicazione, che hanno mostrato performances molto eterogenee.
Secondo quanto riportato dal nuovo studio, analizzando i 50 top brand italiani circa il 25% del valore finanziario è legato al settore della moda, a cui segue il comparto bancario e assicurativo per il 20%, l‘automotive per l’11%, utility e alimentari per il 9% e infine telco, retail e Oil&Gas per il 6%.
Complessivamente, quest’anno, i 50 top brand italiani hanno un valore complessivo di 125 miliardi di euro, con un calo che continua ancora anno su anno, per circa il -12%, soprattutto a causa della perdita di valore del settore dell’abbigliamento.
Analizzando i brand a maggior valore, nella top ten è possibile notare TIM e Poste Italiane. Nello specifico, Poste Italiane si trova al settimo posto (stabile nella sua posizione) con un valore comunque in calo del -12,7%. Invece TIM è scesa dal sesto all’ottavo posto, in calo del -21,9%. La top ten è così composta: Gucci, Enel, Ferrari, Eni, Generali, Intesa Sanpaolo, Poste Italiane, TIM, Conad e Ray-Ban.
Nella top 50, sempre in termini di valore del brand, si trova anche l’operatore WindTre, salito dal 24° al 23° posto, e l’operatore Fastweb, dal 45° al 40° posto in un solo anno.
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Sono quindi TIM, WindTre e Fastweb gli operatori rappresentanti della categoria “telecomunicazioni” nella top 50 di Brand Finance, mentre invece Poste Italiane viene inserito nella categoria “Assicurazioni”.
Riassumendo, nel Rank 2021 TIM si trova all’8° posto con un calo del -21,9% (tra i più elevati in assoluto), WindTre al 23° posto con un miglioramento in termini di valore del +2,5% e Fastweb al 40° posto con un incremento del +3,3%.
Secondo il report, in generale, Italia e altri Paesi stanno perdendo forza a causa della pandemia. Soprattutto per l’Italia, la posizione di primo Paese europeo ad avere conosciuto l’impatto della pandemia di Covid-19 potrebbe aver contribuito a ridurre il valore stimato di alcuni dei principali brand.
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