
L’IAP, Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, ha pubblicato la sua pronuncia in merito a un caso segnalato da Vodafone Italia e legato alla pubblicità commerciale della rete unica di WindTre, che è stata ritenuta in contrasto con l’articolo 2 del Codice, limitatamente a uno dei claim utilizzati.
Stando a quanto riportato nel dispositivo della decisione del Giurì della pubblicità, la numero 19/2020, i claim esaminati sono quelli di WindTre utilizzati per la promozione, tramite TV, internet, stampa e affissioni, della sua nuova SuperRete: “la rete più grande d’Italia”, “Top Quality Network” e “La migliore rete internet”.
Di seguito il dispositivo:
“Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che le comunicazioni commerciali esaminate sono in contrasto con l’articolo 2 del Codice di Autodisciplina relativamente al claim “La rete più grande d’Italia” e in questi limiti ne ordina la cessazione”.
Stando quindi alla decisione dell’IAP, dei tre claim quello recante “La rete più grande d’Italia” è in contrasto con l’articolo 2 del Codice e WindTre dovrà cessarne l’impiego nelle sue comunicazioni.
L’articolo 2 del Codice, sulla comunicazione commerciale ingannevole, stabilisce che le aziende debbano evitare ogni dichiarazione o rappresentazione tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto, il prezzo, la gratuità, le condizioni di vendita, la diffusione, l’identità delle persone rappresentate, i premi o i riconoscimenti.
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Con riferimento alla Super Rete del nuovo brand unico, questa è stata certificata anche Top Quality Network da uno studio di umlaut (ex P3) e WindTre prima del lancio aveva anche contattato i clienti dei due vecchi brand Wind e 3 Italia per comunicare loro la nascita di WindTre il 16 Marzo 2020, che avrebbe permesso a tutti di continuare a navigare sfruttando le prestazioni “della nostra Rete TOP Quality testata dalla società tedesca umlaut”.
La certificazione di umlaut (la stessa società che, con il nome P3, aveva già effettuato i test sulle prime aree coperte dalla SuperRete) si basava, come reso noto dall’azienda, su un test comparativo fra tutte le reti mobili italiane, con misurazioni realizzate tra il 28 Ottobre e il 12 Dicembre 2019.
La metodologia di analisi si focalizzava sulla “reale percezione dei clienti della qualità della rete” e l’azienda aveva analizzato le prestazioni dei servizi voce e dati su smartphone nelle aree metropolitane, nelle città di estensione più ridotta e nelle strade di collegamento.
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