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Open Fiber conclude in anticipo i lavori di cablaggio in Fibra FTTH a Palermo: 224mila abitazioni già disponibili

Open Fiber ha annunciato la conclusione dei lavori, in anticipo rispetto ai tempi previsti dal progetto, nella città di Palermo, capoluogo della Sicilia. In questo modo, tutte le unità immobiliari previste dal progetto possono già adesso attivare, tramite gli operatori partner, l’infrastruttura interamente in fibra ottica FTTH con velocità fino ad 1 Gigabit/s.

Lo rende noto Open Fiber, con un comunicato stampa pubblicato oggi, 21 Dicembre 2018, a seguito della conferenza stampa tenutasi alle ore 15:00 a Palazzo delle Aquile a Palermo, alla presenza, tra gli altri, del Sindaco della città Leoluca Orlando e dell’Amministratore Delegato dell’operatore wholesale only, Elisabetta Ripa.

Open Fiber ha investito a Palermo oltre 90 milioni di euro per cablare appartamenti, attività commerciali e uffici da Mondello al centro storico. Durante i lavori c’è stato un picco di 40 cantieri al giorno con la presenza di 300 tra operai specializzati, tecnici e professionisti. Sono stati posati ben 2.800 km di fibra ottica, dallo Zen alla Kalsa, passando per Brancaccio fino all’Uditore.

Il comunicato ricorda come le modalità d’intervento privilegiate sono state quelle meno invasive e a minor impatto ambientale: il 91% degli scavi è stato eseguito in minitrincea, tecnica che prevede un taglio su strada largo 10 centimetri e profondo 35, subito ricoperto con malta cementizia.

Trascorso il tempo necessario all’assestamento, si procede al ripristino definitivo con scarifica e posa dell’asfalto a caldo. Sui 483 km di scavi effettuati in tutta la città, i ripristini definitivi attualmente superano il 90%. Il piano di riasfaltatura si concluderà nel mese di Gennaio 2019, dopo le festività natalizie. 

Con i lavori di cablaggio si sono anche registrate delle sorprese, come il ritrovamento effettuato nei mesi scorsi nei dintorni di Via Notarbartolo: Durante gli scavi per la posa della fibra ottica, infatti, in Via Francesco Cilea è stato rinvenuto un Qanat, uno degli antichi acquedotti sotterranei d’epoca araba. È stata la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali a certificare l’eccezionalità del ritrovamento, dato che fino a oggi non si aveva conoscenza della presenza di Qanat in quella specifica zona della città.

I lavori si sono conclusi con 5 mesi d’anticipo rispetto a quanto programmato: la società guidata dall’amministratore delegato Elisabetta Ripa ha infatti raggiunto l’obiettivo di coprire ben 224mila unità immobiliari, diventando così, come definita nel comunicato, la “città più cablata del Mediterraneo”.

Un obiettivo condiviso dall’amministrazione municipale guidata dal sindaco Leoluca Orlando e da Open Fiber fin dalle fasi preliminari del progetto. La stretta collaborazione instaurata, in particolare tra le strutture tecniche di Palazzo delle Aquile, il corpo di polizia municipale e i manager di Open Fiber chiamati a coordinare i numerosi cantieri attivi in città ha permesso la conclusione anticipata dei lavori.

La convenzione stipulata tra Comune e Open Fiber, oltre a snellire e accelerare l’iter amministrativo dell’opera, ha avuto decise e sostanziali ricadute di carattere sociale. Il cablaggio di numerose scuole, su tutte gli Istituti comprensivi “Giovanni Falcone” dello Zen 2 e “Sandro Pertini” di Brancaccio, permette già da ora ad alunni e docenti di usufruire di nuovi strumenti didattici e laboratori informatici avanzati. Inoltre, la rete a banda ultralarga di Open Fiber migliora l’erogazione dei servizi pubblici digitali grazie al collegamento con l’anello telematico del Comune di Palermo.

Il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, a margine della conferenza stampa ha così commentato questo traguardo:

Una grande intervento infrastrutturale che pone Palermo all’avanguardia grazie ad una sinergia operativa, e in questo caso anche tecnologica, fra pubblico e privato. La messa in rete dell’infrastruttura dell’anello telematico con quella offerta da Open Fiber renderà possibile fornire alla nostra città servizi di avanguardia per una sempre maggiore vivibilità e semplificazione del rapporto fra amministrazione pubblica, cittadini e imprese.

Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato di Open Fiber, commentando la fine dei lavori a Palermo ha anche annunciato il raggiungimento di 4,8 milioni di unità immobiliari cablate in tutta Italia. Ecco le sue dichiarazioni:

Palermo è una delle prime città ad essere state avviate nell’ambito del Piano di Open Fiber per la realizzazione di una rete nazionale di TLC nei 271 principali centri urbani del Paese. Con il completamento del progetto nel capoluogo siciliano, Open Fiber conferma e rilancia la sua mission di player infrastrutturale per il superamento del digital divide che affligge l’Italia. Un progetto ambizioso, il nostro, che quest’anno si chiuderà col pieno conseguimento degli obiettivi previsti: il cablaggio di 4,8 milioni di unità immobiliari da Nord a Sud e la partenza dei cantieri in circa 100 città e in mille piccoli centri compresi nelle cosiddette “aree bianche”.

Proprio in riferimento alle zone del Paese meno digitalizzate, d’estremo rilievo è l’avvenuta commercializzazione dei servizi di connettività a banda ultralarga attraverso i nostri operatori partner. Una importante notizia dei giorni scorsi che ha come protagonista ancora una volta la Sicilia: tra i primi comuni ad aver acceso la fibra ottica compare infatti San Giovanni La Punta, in provincia di Catania.

Si ricorda che a Palermo la Fibra FTTH di Open Fiber è già disponibile da tempo, tra gli altri, con gli operatori di rete fissa Vodafone e Wind Tre.

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