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Commissione Senato: stop a fatturazione a 28 giorni per telefonia, internet e pay tv

L’Assemblea di Palazzo Madama oggi, Mercoledì 15 Novembre 2017 alle 9,30, avvierà l’esame del ddl n. 2942, di conversione in legge del decreto-legge n. 148, in materia finanziaria e per esigenze indifferibili (c.d. decreto fiscale, con scadenza il 15 dicembre). La discussione del provvedimento proseguirà con sedute uniche, senza orario di chiusura, fino a venerdì 17, se necessario.

Intanto la Commissione Bilancio del Senato ha approvato Martedì 14 Novembre 2017 l’emendamento sulle bollette a 30 giorni, ma solo per i servizi di telefonia, internet e pay tv. Sono previste sanzioni a carico delle società che non si adegueranno alla norma entro 120 giorni e indennizzi forfettari, non retroattivi, pari a 50 euro per i consumatori.

Il Decreto Fiscale prevede la fatturazione su base mensile o multipli del mese, non più ogni 28 giorni. Sono escluse le bollette che riguardano offerte e promozioni non rinnovabili e il settore Gas e Luce perchè a consumo e non su un arco temporale. Inoltre l’emendamento stabilisce che i provider dovranno dichiarare se la fibra ottica arriva al domicilio o solo alla centrale.

Il Senatore Silvio LAI, Membro della quinta Commissione permanente (Bilancio) e del Gruppo Partito Democratico, ha dichiarato nel suo blog:

“È stato approvato dalla commissione bilancio un emendamento che ho presentato come relatore del decreto fiscale e riguardante imprese telefoniche, tv e servizi di comunicazione elettronica. La modifica stabilisce inequivocabilmente che la fatturazione dei servizi va fatta su base mensile o multipli del mese, ad esclusione di quella promozionale non rinnovabile e inferiore al mese.

Gli operatori del settore dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni entro il termine di 120 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto. L’esclusione di altre tipologie d’impresa, quali le aziende fornitrici di gas ed energia, è dovuta alla logica constatazione che tali costi sono vincolati ai consumi e non all’arco temporale. Era importante che si ponesse fine a una vicenda che sta molto a cuore ai cittadini. I fornitori di servizi dovranno inoltre garantire informazioni chiare e trasparenti sulle diverse offerte e l’Autorità del settore, con la sua vigilanza, assicurerà che gli utenti possano fare scelte informate. In termini di trasparenza, abbiamo voluto fare un passo in più stabilendo che le aziende di servizi debbano dichiarare se la fibra ottica arriva al domicilio o solo alla centrale.”

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