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TIM rinnova gli accordi con Netflix per TIMVISION: dall’AGCOM arriva il via libera

In queste ore, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha annunciato che non aprirà alcuna istruttoria in merito a dei nuovi accordi, modificati di recente, tra TIM e Netflix, i quali prevedono la commercializzazione da parte dell’operatore telefonico del servizio di streaming offerto da Netflix, attraverso la piattaforma TIMVISON.

L’AGCOM, in particolare, lo ha reso noto con la Delibera 117/25/CONS (ecco il documento completo), risalente allo scorso 30 Aprile 2025 e pubblicata sul sito dell’Autorità nella data di oggi, 13 Maggio 2025, recante “Verifica, ai sensi dell’art. 51, comma 3, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, in merito alle modifiche agli accordi siglati dalla società Telecom Italia S.p.A. con la società Netflix Services Italy S.r.l.”.

Con questo provvedimento, l’Autorità ha quindi deliberato di non avviare l’istruttoria di cui all’Articolo 5 del Regolamento adottato con la delibera 265/22/CONS del 19 Luglio 2022, in merito agli accordi sottoscritti da TIM con Netflix, i quali nelle ultime settimane hanno subito delle modifiche.

Come già raccontato da MondoMobileWeb, in particolare, un primo accordo con la piattaforma di streaming è stato firmato da TIM a Novembre 2019, con l’obiettivo di arricchire l’offerta TIMVISION con film, serie, documentari e contenuti originali di Netflix.

Per mezzo di questa collaborazione, dal mese di Maggio 2020 sono state lanciate le prime offerte TIMVISION con Netflix incluso.

I nuovi accordi tra TIM e Netflix secondo la Delibera dell’AGCOM

Stando a quanto riportato nella Delibera 117/25/CONS, il 25 Marzo 2025 TIM ha quindi comunicato all’AGCOM, ai sensi dell’Art. 51, Comma 3, del Tusma e dell’Art. 4, Comma 1, del Regolamento adottato con Delibera n. 265/22/CONS, di aver stipulato una modifica degli accordi con Netflix.

Secondo gli atti notificati all’Autorità, in particolare, nel corso del 2025 TIM e Netflix hanno rinegoziato alcuni aspetti commerciali dell’accordo stipulato in origine a Novembre 2019, nello specifico per quanto riguarda la commercializzazione da parte dell’operatore di due nuovi pacchetti di offerta che includono il servizio Netflix. Come reso noto dall’AGCOM, inoltre, la modifica ha anche interessato la scadenza dell’accordo, che è stata posticipata.

Come parte delle sue attività di verifica, l’AGCOM ha rilevato che le due società coinvolte operano nel Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC). TIM, in particolare, è a capo dell’omonimo gruppo, attivo nelle comunicazioni elettroniche, principalmente nella costruzione e nella fornitura di infrastrutture di telecomunicazioni nonché nell’offerta dei relativi servizi in Italia e all’estero.

Nell’ambito del SIC, il Gruppo TIM opera nell’offerta di servizi audiovisivi a pagamento diffusi su Internet con il marchio TIMVISION, che aggrega e diffonde contenuti sia propri che di terzi, in virtù di accordi di partnership con produttori e titolari di diritti premium, anche sportivi.

Netflix, invece, come spiega l’AGCOM nella sua Delibera, è una società la cui attività è focalizzata sulla distribuzione di accessi ai servizi di media audiovisivi offerti dalle società dell’omonimo Gruppo, quali servizi di abbonamento che forniscono l’accesso, attraverso Internet, a film, serie tv e videogiochi. A tal fine, essa offre accesso a una piattaforma che permette di accedere ai suddetti contenuti, tramite dispositivi quali pc, smartphone, tablet e smart TV, previa sottoscrizione di diversi tipi di abbonamento.

L’Autorità ricorda quindi che, in occasione di operazioni di concentrazione o intese che intervengano tra soggetti operanti nel SIC o nelle quali anche solo una delle parti sia un soggetto operante nel medesimo sistema e l’altra rientri tra i soggetti obbligati all’iscrizione al ROC, in base al fatturato o a possibili ipotesi di posizioni lesive del pluralismo, l’AGCOM è tenuta a procedere allo svolgimento di un’istruttoria preliminare.

Ad ogni modo, tenuto conto delle caratteristiche dell’accordo con Netflix notificato da TIM, ed in particolare della sua non esclusività, del contesto concorrenziale, nonché della tipologia di contenuti messi a disposizione, che non prevede attualmente programmi direttamente riconducibili all’informazione, l’AGCOM ritiene che tale accordo non risulti, sulla base delle informazioni raccolte nell’ambito del procedimento, rilevanti nel determinare l’instaurarsi di effetti distorsivi o comunque lesivi del pluralismo.

L’Autorità, ad ogni modo, sottolinea che eserciterà “un’attenta azione di monitoraggio”, al fine di evitare che possano determinarsi eventuali alterazioni delle condizioni concorrenziali del mercato e del livello di pluralismo.

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