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IT-alert in Piemonte, Puglia e Umbria: messaggio di test oggi 14 Settembre 2023

Durante la giornata di oggi, 14 Settembre 2023, nelle regioni Piemonte, Puglia e Umbria si svolgerà il secondo test del nuovo calendario di sperimentazioni di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale che, grazie alla tecnologia cell broadcast, informerà la popolazione in caso di gravi emergenze.

Come successo già in altre regioni d’Italia, intorno alle ore 12:00 tutte le persone che si troveranno, anche in transito, nel territorio piemontese, pugliese o umbro e con possibile interessamento delle aree limitrofe delle altre regioni, potrebbero ricevere dunque sul proprio smartphone, se acceso e con connessione telefonica, il messaggio di test del nuovo sistema.

Il testo completo del messaggio, ripetuto anche in lingua inglese, è il seguente:

IT-Alert

Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario.

Il messaggio che viene inviato durante questi test è accompagnato da un suono di allarme ad alto volume, seguito in alcuni casi da una sintesi vocale che ripete quanto scritto, sia in italiano che in inglese.

Il testo del messaggio sperimentale, inoltre, rinvia alla compilazione di un questionario sul sito ufficiale di IT-alert, dando la possibilità agli utenti di fornire feedback e segnalare eventuali malfunzionamenti.

Nei mesi scorsi, il nuovo sistema di allarme IT-alert era stato già provato in alcune regioni, nello specifico in Toscana il 28 Giugno 2023, poi in Sardegna il 30 Giugno 2023in Sicilia il 5 Luglio 2023in Calabria il 7 Luglio 2023 e infine in Emilia Romagna il 10 Luglio 2023.

A partire dal 12 Settembre 2023, come raccontato da MondoMobileWeb, è partita invece la seconda fase di test che mano a mano coinvolgerà tutte le restanti regioni d’Italia e le due province autonome di Bolzano e Trento, questa volta quasi sempre in tre regioni alla volta invece che una sola.

Il primo test del nuovo calendario, svoltosi appunto due giorni fa, è avvenuto nelle regioni Campania, Friuli Venezia Giulia e Marche. Oggi 14 Settembre 2023 è invece il giorno del secondo test, che come detto interesserà le regioni Piemonte, Puglia e Umbria.

Nei giorni scorsi, il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione Civile Marco Gabusi hanno dichiarato come di seguito:

È un’iniziativa di estrema importanza, alla cui riuscita tutti gli enti interessati del Piemonte offriranno la massima collaborazione in quanto aggiunge un rilevante tassello all’attività di informazione e comunicazione ai cittadini che la Regione già attiva in caso di situazioni di emergenza.

È importante che i cittadini partecipino a questo test per verificare la funzionalità del sistema che, una volta a regime, rappresenterà un utile strumento per salvare vite umani e beni in caso di gravi eventi meteorologici.

Come indicato nel sito della Regione, nelle scorse settimane in Piemonte si sono svolte attività propedeutiche finalizzate al coinvolgimento di enti, istituzioni e rappresentanti di categorie con le quali è stato preparato il terreno per il corretto svolgimento dei test: Prefetture, Comuni, Servizio sanitario, volontariato, sistemi di trasporto pubblico locale, Ufficio scolastico regionale, Atenei, categorie professionali.

In Puglia, il Dipartimento Regionale di Protezione Civile ha chiesto, in accordo con il Dipartimento Nazionale, la massima diffusione del materiale informativo, grafico e video, al fine di raggiungere quanto più capillarmente possibile la popolazione pugliese e chiunque sarà presente nel territorio nel momento del test.

Per quanto riguarda invece l’Umbria, a seguito di numerose richieste di chiarimenti circa la sperimentazione del sistema di allarme, anche attraverso i canali social, l’assessore regionale alla Protezione Civile Enrico Melasecche è intervenuto spiegando come di seguito:

Alle ore 12:00 del 14 settembre, quando il nostro cellulare suonerà insistentemente con un suono diverso dall’ordinario, ci sarà solo una brevissima interruzione delle altre funzionalità del dispositivo e durerà al massimo pochi secondi, il tempo di cliccare in corrispondenza della notifica.

Rassicuriamo che non c’è dunque alcun motivo di allarmarsi e ricordiamo che è opportuno, soprattutto per chi può, anche se non obbligatorio, compilare il questionario che ci viene proposto. Il tutto per facilitare un domani, in caso di emergenza, la più facile individuazione delle aree colpite da possibili eventi calamitosi

Sempre l’assessore Melasecche ha evidenziato l’importanza del test IT-Alert con le seguenti parole:

Poter disporre di un ulteriore strumento di informazione e comunicazione per avvisare i cittadini in caso ad esempio di precipitazioni piovose intense, in un territorio come quello umbro esposto particolarmente al rischio idrogeologico, riveste una notevole utilità. Garantisce, in maniera semplice e diretta, di contattare un maggior numero di persone, in quell’area specifica.

Informare i cittadini, e allo stesso tempo prepararli diffondendo la conoscenza delle buone pratiche da adottare per affrontare eventuali criticità derivanti dai rischi naturali del territorio, è di sicuro, indispensabile supporto alla preziosa attività svolta in ambito di protezione civile per la tutela della vita delle persone e la messa in sicurezza del territorio.

La Regione Umbria ha investito molto in questi ultimi anni in interventi di prevenzione, così come ha investito molto sul potenziamento della protezione civile e la formazione dei tanti volontari che coadiuvano l’attività delle nostre strutture. Invitiamo i cittadini a partecipare al test del 14 settembre, dando il loro contributo per la messa a punto di uno strumento che ci aiuterà ad operare ancora meglio per garantire la sicurezza di tutti.

Di seguito si riporta invece il commento di Donatella Tesei, presidente della regione Umbria:

Un passo in avanti importante per la gestione delle emergenze su tutto il territorio nazionale. It-Alert rappresenta infatti un sistema estremamente rapido di comunicare con tutti i cittadini in occasione di gravi calamità o eventi che mettano a repentaglio la sicurezza personale.

In una regione così a rischio sismico come la nostra, rappresenta sicuramente un valore aggiunto, insieme a tutti i volontari di protezione civile e al nostro personale di pronto intervento.

Si ricorda che per ricevere i messaggi IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione o scaricare alcuna app. Anche nel caso in cui la voce IT-alert (presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza) dovesse essere disattivata, i messaggi sia durante i test sia quando il sistema sarà operativo arriveranno ugualmente sui dispositivi poiché verrà utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.

Se sono spenti o privi di campo, i dispositivi non ricevono i messaggi IT-alert, mentre se la suoneria è impostata in modalità silenziosa potrebbero non suonare.

In ogni caso, la notifica del messaggio IT-alert sui dispositivi dipende anche dal modello di cellulare o smartphone utilizzato, così come dal sistema operativo e della versione installata.

Quando sarà operativo, il sistema IT-alert consentirà agli operatori di telecomunicazioni mobili di mandare un avviso sui dispositivi presenti all’interno di una zona interessata da un’emergenza o da un evento calamitoso, con informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale.

Grazie alla tecnologia cell broadcast, letteralmente “trasmissione tramite celle”, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare il più possibile l’area interessata dall’emergenza, le notifiche arrivano anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica, senza alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati.

Il nuovo sistema di allarme pubblico, che dopo il completamento delle sperimentazioni in tutte le Regioni d’Italia sarà operativo nel 2024, è previsto dalla Direttiva UE 2018/1972 del Parlamento e del Consiglio Europeo dell’11 Dicembre 2018, che ha istituito il codice europeo delle comunicazioni elettroniche in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti.

In Italia, al momento, la Direttiva del 7 Febbraio 2023 del Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare Nello Musumeci prevede, nell’ambito delle competenze del Servizio Nazionale della Protezione Civile, 6 casi per i quali potrà essere impiegato una volta terminata la sperimentazione:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
  • precipitazioni intense.

Conclusa la sperimentazione, il nuovo sistema di allerta andrà a integrare le modalità di comunicazione già previste per informare la popolazione: IT-alert non sostituisce tutti gli altri strumenti di informazione d’emergenza, anche e soprattutto a livello locale, ma vi si affianca, nella convinzione che una comunicazione inclusiva e rivolta a tutti non possa che essere multicanale.

Quando sarà attivo, il messaggio IT-alert inviato in caso di emergenza, oltre ad emettere un suono di allarme, nel testo indicherà il mittente, il motivo per cui è stato inviato e le azioni raccomandate con urgenza.

Dopo la sperimentazione odierna in Piemonte, Puglia e Umbria, come previsto dal calendario per questa seconda fase, i test a livello regionale di IT-alert continueranno nelle seguenti regioni, in tutti i casi con invio del messaggio sempre intorno alle ore 12:00:

  • 19 Settembre 2023 in Basilicata, Lombardia e Molise;
  • 21 Settembre 2023 nel Lazio, in Valle d’Aosta e Veneto;
  • 26 Settembre 2023 in Abruzzo e nella Provincia Autonoma di Trento (Trentino Alto Adige);
  • 27 Settembre 2023 in Liguria;
  • 13 Ottobre 2023 nella Provincia Autonoma di Bolzano (Trentino Alto Adige).

Come sottolineato dalla Protezione Civile, le date indicate nel calendario attualmente previsto potrebbero subire variazioni nel caso in cui i sistemi di protezione civile regionali dovessero essere impegnati in attività per eventuali allerte che dovessero essere in atto in quei giorni o per situazioni di emergenza.

In ogni caso, gli obiettivi di questi test sono quelli di fare conoscere il nuovo sistema alle persone che potrebbero essere coinvolte in situazioni di emergenza quando IT-alert sarà operativo, verificarne il funzionamento in relazione alle diverse tipologie di telefono e raccogliere indicazioni dagli utenti, tramite un questionario, per implementare il servizio (collaborando anche con gli operatori di rete mobile).

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