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Iliad rete 5G: stabilito un incremento degli obblighi di copertura per via di Zefiro Net

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), con la conclusione del relativo procedimento, ha stabilito una percentuale aggiuntiva di copertura obbligatoria per alcune frequenze della rete 5G di Iliad Italia, il tutto per via degli accordi di condivisione delle frequenze con WINDTRE nell’ambito creazione di Zefiro Net, la Joint Venture che si occuperà della rete mobile dei due operatori in alcune aree.

Lo ha comunicato l’AGCOM attraverso la delibera 185/23/CONS (ecco il documento completo) pubblicata nella giornata di ieri, 3 Agosto 2023, il cui documento risale allo scorso 13 Luglio 2023, recante “Applicazione della previsione di cui all’art. 13, comma 14, della delibera n. 231/18/CONS alla società Iliad Italia S.p.A.”.

Attraverso questa delibera si conclude quindi il procedimento che era stato avviato dalla stessa Autorità a inizio Maggio 2023 con la delibera 106/23/CONS, concernente l’applicazione a Iliad Italia della previsione di cui all’Articolo 13, comma 14, della delibera 231/18/CONS.

Si tratta della delibera 231/18/CONS, recante “Procedure per l’assegnazione e regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nelle bande 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche al fine di favorire la transizione verso la tecnologia 5G, ai sensi della legge 27 dicembre 2017, n. 205”, il cui comma 14 dell’Articolo 13 prevede: L’Autorità si riserva di definire successivamente un piano di obblighi di copertura, integrativo o sostitutivo di quello di cui al comma 13, in maniera giustificata e proporzionata, a carico degli aggiudicatari dei lotti da 20 MHz in caso di eventuali consolidamenti o accordi di uso delle frequenze con soggetti che dispongono di frequenze nella banda 3.4-3.6 GHz.

Dunque, l’AGCOM aveva avviato un procedimento in merito a nuovi piani sugli obblighi di copertura della rete 5G di Iliad Italia.

Come già raccontato, questo procedimento era stato avviato in seguito alla nascita di Zefiro Net, la nuova società per la gestione della rete mobile in alcune aree detenuta al 50% da Iliad Italia e da WINDTRE.

In questo senso, attraverso la delibera 284/22/CONS del 27 Luglio 2022 (ecco il documento completo), pubblicata il 9 Agosto 2022, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) aveva espresso il suo parare favorevole sul progetto dei due operatori.

Dopo aver ricevuto le autorizzazioni dalle Autorità italiane, l’accordo è stato finalizzato lo scorso 3 Gennaio 2023, quando WINDTRE e Iliad Italia hanno dato ufficialmente vita a Zefiro Net s.r.l., la Joint Venture detenuta al 50% dai due operatori telefonici italiani che avrà il compito di gestire e sviluppare in maniera congiunta le rispettive reti mobili, anche 5G, nelle aree meno densamente popolate d’Italia.

Come annunciato dai due operatori, Zefiro Net S.r.l. ha acquistato la proprietà e la gestione tecnica, per conto dei due soci, dell’infrastruttura fisica che consente la fornitura di servizi radiomobili in un’area in cui risiede circa il 26,8% della popolazione italiana.

Le motivazioni dell’avvio del procedimento

Come ricordato dall’Autorità, nell’ambito dell’accordo per la nascita di Zefiro Net è previsto, tra l’altro, che Iliad Italia e WINDTRE nell’area di competenza della Joint Venture utilizzino in maniera condivisa, per il tramite di Zefiro Net, alcune porzioni di frequenze della banda 3400-3800 MHz che sono nella disponibilità d’uso dei due operatori.

Per quanto riguarda gli obblighi già esistenti per Iliad Italia, ai sensi dell’Articolo 13, comma 13, della stessa delibera 231/18/CONS, è prevista la “copertura, con le specifiche frequenze assegnate, di almeno il 5% della popolazione per ciascuna regione italiana” entro 48 mesi dal rilascio dei relativi diritti d’uso delle frequenze della banda 3600-3800 MHz.

Come sottolineato nelle delibera pubblicata nelle ultime ore da AGCOM, questo obbligo risulta attualmente già assolto da Iliad Italia.

L’AGCOM specifica però che, a seguito dell’autorizzazione all’accordo tra Iliad e WINDTRE per la Joint Venture, risulta formalmente verificata per Iliad la condizione di disponibilità d’uso di frequenze, per il tramite di Zefiro Net, definita dall’Articolo 13, comma 14, della delibera 231/18/CONS.

Pertanto, nei mesi scorsi l’Autorità aveva avviato il procedimento per la definizione nei confronti di Iliad Italia di obblighi di copertura integrativi per la sua rete 5G rispetto a quelli già in capo allo stesso operatore.

Le valutazioni dell’AGCOM in base agli accordi di Zefiro Net

Attraverso le note del 16 Febbraio 2023 e del 19 Maggio 2023, Iliad Italia ha trasmesso all’Autorità informazioni e osservazioni in riscontro a quanto richiesto per il procedimento avviato, mentre l’operatore è stato poi sentito anche in audizione il 25 Maggio 2023.

L’AGCOM ricorda che la condivisione di frequenze autorizzata nell’ambito dell’accordo per la creazione di Zefiro Net tra Iliad e Wind Tre non si estende all’intero territorio nazionale, bensì è limitata geograficamente all’area in cui opererà la Joint Venture.

Nella delibera vengono riportate alcune informazioni relative all’accordo fra Iliad e WINDTRE per il funzionamento delle risorse radio condivise di Zefiro Net, ma molte parti sono state omesse dall’Autorità.

In merito alle caratteristiche dell’accordo della Joint Venture tra Iliad Italia e WINDTRE, fermo restando il citato obbligo già in capo a Iliad, l’AGCOM ritiene ragionevole, per l’applicazione di quanto previsto in caso di obblighi integrativi dalla delibera 231/18/CONS, che l’integrazione possa consistere, in continuità con la tipologia del vigente obbligo e utilizzando in tal caso anche le frequenze condivise mediante la Joint Venture Zefiro Net, in una percentuale aggiuntiva di copertura della popolazione.

In particolare, sebbene come sottolineato dall’AGCOM l’area di pertinenza di Zefiro Net si estenda “in maniera non uniforme sui territori delle varie regioni italiane, interessando percentuali di popolazione differenti per ciascuna di esse”, per l’Autorità comunque opportuno uniformare l’obbligo integrativo tra le regioni applicando per tutte la medesima percentuale di copertura obbligatoria incrementale della popolazione.

Secondo l’AGCOM questo può comportare “conseguenti benefici in termini di omogeneità del livello minimo di copertura 5G garantito a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni in tutte le regioni italiane, di semplificazione della gestione amministrativa degli obblighi associati ai diritti d’uso dello spettro in questione, nonché di maggiore flessibilità per Iliad nell’adempiere all’obbligo stesso”.

Secondo il parere dell’AGCOM, può risultare “ragionevole, giustificata e proporzionata” la fissazione dell’incremento di copertura obbligatoria per Iliad Italia nella misura del 2,5% di popolazione per ciascuna regione italiana.

Questo per l’Autorità anche alla luce dei valori percentuali della popolazione a livello regionale rientrante nell’area di Zefiro Net e delle modalità d’utilizzo condiviso dello spettro definite nell’accordo fra Iliad e WINDTRE, tenuto in ogni caso conto del fatto che un aumento della percentuale di copertura della popolazione oggetto d’obbligo “non debba necessariamente conseguire dall’applicazione di una proporzionalità diretta rispetto alla quantità complessiva di frequenze disponibili”.

Inoltre, secondo l’Autorità un periodo di 12 mesi dalla notifica a Iliad Italia del provvedimento appare “congruo e proporzionato” per il raggiungimento da parte dell’operatore dell’obiettivo di copertura integrativa indicato in precedenza, tenuto anche conto dell’attuale livello di deployment della rete 5G di Iliad in ciascuna regione dichiarato dall’azienda.

Infine, l’AGCOM chiarisce che l’obbligo integrativo in capo a lliad Italia dovrà ritenersi valido finché l’accordo per Zefiro Net, incluse sue eventuali successive variazioni, preveda che Iliad possa utilizzare in maniera condivisa, per il tramite della Joint Venture, le frequenze della banda 3,4 – 3,6 GHz, e che il medesimo obbligo dovrà decadere in caso di cessazione di detta condizione, con l’Autorità che si riserva ogni valutazione al riguardo.

Ecco gli obblighi di copertura integrativi che dovrà rispettare Iliad Italia per la sua rete 5G

Dunque, attraverso la delibera 185/23/CONS pubblicata nelle ultime ore, l’AGCOM ha stabilito che Iliad Italia, fermo restando l’obbligo di copertura associato ai propri diritti d’uso delle frequenze in banda 3,6 – 3,8 GHz previsto all’Articolo 13, comma 13, della delibera 231/18/CONS, è tenuta, ai sensi dell’Articolo 13, comma 14, della medesima delibera, alla copertura integrativa di almeno il 2,5% della popolazione per ciascuna regione italiana, da realizzare, ove non già raggiunta, entro 12 mesi dalla notifica del presente atto.

L’Autorità specifica inoltre che il suddetto obbligo integrativo può essere assolto da Iliad Italia anche mediante le frequenze della banda 3,4 – 3,8 GHz interessate dall’accordo di Zefiro Net, ed è valido fintanto che lo stesso accordo, incluse sue eventuali successive variazioni, sia efficace e preveda per Iliad Italia la condizione di disponibilità d’uso di frequenze della banda 3,4 – 3,6 GHz che ricadono nell’ambito di applicabilità dell’Articolo 13, comma 14, della delibera 231/18/CONS.

La cessazione di tale condizione dovrà essere formalmente notificata da Iliad Italia al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT, l’ex MISE) e all’Autorità, che si riserva ogni opportuna decisione in merito. L’inottemperanza all’obbligo è sanzionabile con le stesse modalità previste all’Art. 13, comma 13, della delibera 231/18/CONS.

Infine, ai sensi del Codice, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) provvede alla variazione delle condizioni associate ai diritti d’uso delle frequenze di Iliad Italia in banda 3,6 – 3,8 GHz, secondo quanto previsto dalla delibera 185/23/CONS.

Oltre ad essere stata pubblicata sul sito web dell’Autorità, la delibera in questione sarà notificata a Iliad Italia e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).

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