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Tim risponde ad Asati prima dell’Assemblea Azionisti. Lombardi insoddisfatto

Poco prima dell’Assemblea degli Azionisti ordinari di Tim di domani, 7 aprile 2022, la società ha risposto alle domande pre-assembleari presentate da Asati (Associazione Azionisti Telecom Italia), sui temi che verranno discussi nel corso del suddetto incontro. Il Presidente dell’Associazione, Franco Lombardi, commentando le risposte ottenute, le ha ritenute “inadeguate” in molti dei punti presentati.

La prima domanda posta da Asati nei confronti di Tim ha riguardato la volontà del CdA di eseguire il nuovo Piano Industriale 2022-2024, con la riorganizzazione delle attività del Gruppo e la possibile integrazione con Open Fiber, pur valutando l’offerta ricevuta da KKR.

Alla luce di ciò, Asati ha chiesto come il Gruppo “pensa di migliorare, rispetto al 2021, i risultati per quest’anno e per il 2023. Il downgrading del titolo Tim, fatto da Fitch il 21 Marzo 2022, da BB+ a BB evidenzia che migliorare i risultati è certamente una priorità“.

La telco ha risposto che “i target finanziari del Piano industriale 2022-2024 prevedono ricavi di Gruppo da servizi in leggera crescita nel periodo di piano ed un EBITDA Organico di Gruppo tendenzialmente stabile“. In questo scenario, Tim intende accelerare lo sviluppo degli asset infrastrutturali (fibra nel fisso e 5G nel mobile) e la crescita dei nuovi business, usufruendo anche dei fondi messi a disposizione dal PNRR.

In merito all’abbassamento del rating creditizio, Tim ha affermato che Moody’s (una delle agenzie di Rating) ha segnalato come il cambiamento di strategia possa sbloccare valori che, al momento, non vengono espressi dai numeri. Inoltre, ha aggiunto che l’attuazione della nuova strategia da parte di Tim può essere favorita dal nuovo top management.

Il Presidente dell’Associazione, Franco Lombardi, anche se ha ritenuto insufficienti tutte le risposte ottenute da Tim, ha voluto esprimersi solo sulla prima, sottolineando l’assenza di informazioni importanti ai fini della comprensione delle intenzioni strategiche del Gruppo.

Il pensiero di Lombardi sulla prima risposta di Tim può essere riassunto con il suo ultimo commento, in cui è riportato quanto segue:

Quando sarà realizzata la nuova strategia di Tim, che è certamente legata alla riorganizzazione delle attività del Gruppo? Che cosa sta facendo Tim per migliorare i risultati 2022 e 2023?

Il precedente Top Management non aveva “una significativa esperienza specifica nel mercato delle telecomunicazioni”? Se questo fosse vero perché era il Top Management di Tim?

La seconda domanda di Asati, con riferimento alla riorganizzazione delle attività del Gruppo Tim, anche attraverso la possibile integrazione con Open Fiber, aveva lo scopo di ottenere maggiori informazioni sui vantaggi, le tempistiche e i costi di questa eventuale integrazione.

Tim, a tal proposito, non intende commentare prima di aver concluso le negoziazioni con le controparti. Per quanto riguarda i vantaggi, però, la telco ritiene che questi saranno visibili “sia sul lato degli investimenti, in termini di riduzione di capex, sia sul lato commerciale wholesale, in termini di acquisizione clienti e saturazione della rete“.

La terza domanda ha interessato il Collegio Sindacale di Telecom Italia e le “anomalie” riscontrate da quest’ultimo nel contratto firmato con DAZN per i diritti delle partite di calcio di Serie A.

È emersa, in particolare, una “non adeguatezza dei flussi informativi verso gli organi decisori e una conseguente anomalia nei processi decisionali in sede di approvazione del progetto”, oltre a delle criticità sull’accantonamento “per complessivi 548 milioni relativo alla natura onerosa di alcuni contratti media, principalmente riferibili a DAZN“.

Tim, dal canto suo, ha dichiarato di aver effettuato i necessari approfondimenti e terrà in considerazione le segnalazioni effettuate dall’organo di controllo, ponendo in essere all’occorrenza gli interventi ritenuti necessari.

Tim

Relativamente al valore target delle stock option Tim, previsto a 0,42 euro (minore rispetto agli 0,49 euro raggiunti quando KKR ha presentato la manifestazione di interesse indicativa e non vincolante), il Gruppo ha così risposto:

Il prezzo di sottoscrizione di ciascuna delle azioni di 0,42 è stato calcolato come media del prezzo dell’azione nel trimestre dicembre 2021 – febbraio 2022 (media ponderata delle azioni ordinarie e di risparmio), con un approccio che consente sia di evitare distorsioni legate all’andamento del titolo in una fase di elevata volatilità, sia di dare certezza al piano già in fase di approvazione, senza lasciare ad un periodo successivo la sua definizione.

Il prezzo di sottoscrizione delle azioni è stato inoltre fissato con l’obiettivo di incentivare la creazione di valore a prescindere dalle scelte strategiche che saranno effettuate.

L’ultima domanda è stata incentrata sulla gestione degli esuberi del personale da parte di Tim e sulle nuove assunzioni, affinché portino competenze ICT, tecniche e commerciali.

Il Gruppo, in tale ambito, intende utilizzare gli strumenti normativi già impiegati in precedenza, che sarebbero caratterizzati da “non conflittualità e coerenza con gli obiettivi di contenimento delle dinamiche di aging, riqualificazione del personale e rafforzamento delle professionalità critiche“.

Tim ha anche ricordato l’Accordo del 17 maggio 2021, attualmente in vigore, che prevede l’applicazione del Contratto di Espansione, con la riduzione dell’orario di lavoro su circa 37 mila dipendenti, con due differenti percentuali (12,1% e 3,5% a seconda dei diversi settori coinvolti), l’effettuazione di 650 assunzioni e l’erogazione di 1,2 milioni di ore di formazione.

In relazione alla questione assunzioni, infine, Tim ha deciso di focalizzare il proprio piano assunzionale su: rafforzamento del presidio dell’Offerta Commerciale in ottica E2E; presidio dei processi di Information Technology; insourcing di attività sui processi di Network Service Engineering; presidio dei processi di Innovation; presidio dei processi Data Knowledge Management, Data Market Learning e Data Lake Platform Development; presidio dei processi di Security.

Una quota del Piano assunzionale (per cui è prevista un’età media per le assunzioni di circa 32 anni, in favore del ricambio generazionale) è stata destinata all’acquisizione di figure ritenute utili all’internalizzazione di costi e al miglioramento della qualità dei processi operativi in ambiti Network Operations.

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