Maximo Ibarra conferma: lancio di Sky Italia nella telefonia fissa entro la metà del 2020
Si avvicina il lancio di Sky Italia nel mercato di telecomunicazioni di rete fissa: come dichiarato da Maximo Ibarra, il nuovo CEO dell’azienda, il debutto avverrà entro i primi sei mesi del 2020.
L’azienda amministrata adesso dallo stesso AD che aveva guidato la joint venture Wind Tre nata dalla fusione dei due operatori (dopo una lunga esperienza come CEO per Wind) ha già sottoscritto accordi con Open Fiber e Fastweb per il lancio dei suoi servizi in fibra.
La notizia del lancio in Italia entro la prima metà del 2020 era stata già anticipata in una conferenza per la presentazione dei risultati finanziari di Comcast nel mese di Agosto 2019, data in cui era stata anche annunciata la partnership con Open Fiber.
L’accordo con Fastweb è invece più recente ed è stato comunicato dall’AD Alberto Calcagno nella giornata di presentazione della nuova sede dell’azienda. Nello specifico, Fastweb supporterà Sky nelle aree in cui Open Fiber non è ancora presente, utilizzando le tecnologie di rete FTTC e la tecnologia Vula su rete TIM, oltre che l’FWA.
Adesso, in un’intervista pubblicata da Il Sole 24 Ore, Maximo Ibarra ha reso noto che l’ingresso nella telefonia fissa e nel broadband avverrà entro i primi sei mesi del 2020, come naturale evoluzione del business dell’azienda in Italia. Secondo Ibarra, Sky darà un contributo alla diffusione della banda larga nel Paese fornendo servizi ad alta velocità per soddisfare anche le esigenze di connessione dei già abbonati, che potranno sperimentare una qualità più elevata per la visione dei loro contenuti multimediali.
Riguardo alla possibilità di una rete unica in fibra in Italia, il nuovo CEO di Sky Italia evidenzia che la posizione della sua azienda è neutrale in quanto operatore che acquista l’accesso alla rete in wholesale. Tuttavia, ciò che è necessario in Italia, continua Ibarra, è che non venga arrestato lo sviluppo e la diffusione della fibra FTTH, come previsto tra le altre cose anche dall’Agenda Digitale Europea:
“Considerando che in Italia, nel 2019, solo un terzo degli accessi raggiungeva una velocità maggiore di 100 Mbps, è di fondamentale importanza che il percorso di diffusione della fibra proceda spedito”.
In merito alla convergenza tra contenuti multimediali e connettività, per Maximo Ibarra si tratta ormai di una realtà e non più di una semplice tendenza del mercato. Come noto, gran parte del traffico dati risulta generato dallo streaming di video da qualsiasi dispositivo e una connessione con buone performance costituisce la base dei servizi multimediali.
Con il lancio nel segmento in fibra, Sky riuscirà ad aggregare offerte diverse, puntando sulla piena convergenza per diventare “un vero e proprio hub nelle case e nelle famiglie italiane”.
Infine, nel corso dell’intervista Ibarra ha anche accennato al 5G e al suo impatto sull’intero sistema Paese, pari a quello della fibra in questi anni. Tuttavia, per la rete di quinta generazione sarà necessario non trascurare i temi legati alla sicurezza e alla privacy, che costituiscono ancora un aspetto fondamentale anche per l’opinione pubblica. Nessun riferimento, invece, al segmento mobile per Sky Italia.
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