Reti 5G

Si conclude l’Asta 5G in Germania a quota 6,5 miliardi di euro: lo sviluppo della rete è a rischio?

È terminata l’asta delle frequenze 5G in Germania, dopo tre mesi e 497 turni in cui gli operatori Drillisch Netz, Telefonica, Deutsche Telekom e Vodafone hanno effettuato rilanci su rilanci per aggiudicarsi le preziose frequenze. La cifra totale raccolta supera ogni aspettativa e raggiunge esattamente il valore italiano: 6,55 miliardi di euro.

Nello specifico, la somma raccolta è di 6.549.651.000 euro, mentre molti analisti si attendevano valori compresi tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro, e comunque non superiori ai 3,5 miliardi di euro.

Per quanto concerne le frequenze da 2 GHz, in cui la competizione era già cessata da diverse settimane, Deutsche Telekom si è aggiudicata 4 blocchi, con offerte intorno ai 213 milioni di euro. A Vodafone sono toccati altri 4 blocchi, mentre Telefonica e Drillisch Netz hanno guadagnato due blocchi ciascuna.

In basso, la tabella ufficiale aggiornata al turno conclusivo, numero 497, dell’asta delle frequenze da 2GHz.

Per quanto concerne invece le frequenze da 3,6 GHz, la competizione è stata accesa fino all’ultima giornata, con rialzi per un totale di circa 300 milioni di euro nel corso dei turni conclusivi.

Ad asta terminata, Deutsche Telekom si aggiudica 9 blocchi di frequenze 3,6GHz, con offerte comprese tra i 145 e i 150 milioni di euro; Vodafone ottiene invece 8 blocchi, Telefonica 7 blocchi (con la puntata più elevata in assoluto per il singolo blocco) e Drillisch Netz gli ultimi 5.

In basso, la tabella relativa alle frequenze da 3,6GHz.

Nel complesso, dunque, i blocchi da 2GHz hanno raccolto offerte pari a circa 210 milioni ciascuno, ad eccezione di quelle disponibili dal 2026, che hanno raggiunto soglie inferiori ai 170 milioni di euro. Per i blocchi da 3,6 GHz, invece, le offerte sono comprese tra i 146 milioni di euro e i 158 milioni di euro, ad eccezione del blocco 01K assegnato a Vodafone.

L’asta tedesca del 5G batte dunque ogni record, diventando l’asta delle frequenze più lunga e più costosa mai svolta in Germania, raddoppiando il numero di turni necessari per concludere l’asta 4G nel 2010.

Come noto, gli operatori partecipanti hanno a più riprese criticato lo svolgimento e la struttura dell’asta, che ha costituito un investimento, a detta loro, davvero eccessivo. Secondo esperti e rappresentanti delle aziende coinvolte, il rischio è adesso che gli operatori non siano in grado di predisporre la nuova tecnologia in tempi brevi, ritardando lo sviluppo della rete.

I vincoli fissati dal governo tedesco, inoltre, contribuirebbero ad appesantire il roll-out, con obblighi di copertura entro i prossimi anni, che potrebbero non essere facilmente raggiungibili per i vincitori dell’asta. Nello specifico, si richiede che entro il 2022 tutti gli aggiudicatari delle frequenze offrano una copertura pari ad almeno 100 Mbit al secondo per il 98% delle abitazioni e delle famiglie.

Si ringraziano Davide, Enrico, Gioser e Simone per le prime segnalazioni.

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