Telecomunicazioni

BT Global Services taglierà circa 13000 posizioni lavorative per una profonda riorganizzazione interna

BT Global Services, l’operatore inglese ex monopolista statale, ha comunicato l’intenzione di ridurre il numero dei propri lavoratori del 12% nel giro di appena tre anni. In totale, si parla di circa 13.000 dipendenti, che verranno progressivamente sostituiti da 6000 nuovi professionisti, tra ingegneri, tecnici e addetti al front office.

La notizia è stata data da Gavin Patterson, CEO del Gruppo, ed è stata motivata dalla forte concorrenza nel settore, che ha indebolito BT negli ultimi mesi.

Patterson sta investendo nella creazione di contenuti TV e multimediali in grado di compensare le perdite nel segmento broadband e telefonia fissa. Si tratta di grandi somme, molto criticate nel Regno Unito a seguito della rivelazione sui tagli al personale. A far discutere particolarmente, oltre al capitale investito su diritti sportivi da parte di BT Global Services, il salario di Patterson, che è stato pagato 2.3 milioni di sterline, dei quali 1.3 milioni come bonus, nonostante la scarsa performance operativa del Gruppo.

bt global services
Gavin Patterson, CEO di BT Global Services

La riorganizzazione di BT orchestrata dal CEO dovrebbe però portare a un risparmio pari a circa 1.5 milardi di sterline, attraverso una semplificazione del modello operativo e una maggiore concentrazione delle attivita su circa 30 siti strategici. Stando alle parole di Gavin Patterson, quella che sta per compiersi sarà la trasformazione più significativa di BT negli ultimi 10 anni.

In questo piano di concentrazione rientra anche il taglio del 12% del proprio capitale umano, che colpirà principalmente ruoli di back office e di middle-management.  Inoltre, BT ha anche deciso di trasferirsi dalla sua storica sede a Londra, che è stata quartier generale dell’operatore dal 1874, sempre per questioni di ristrutturazione organizzativa. Inoltre, molti uffici sono stati chiusi, in quanto, stando alle parole del CEO, circa l’80% dello staff lavorava in 50 sedi diverse nel Regno Unito. Una riduzione della forza lavorativa e degli uffici permetterebbe, secondo il CEO, una maggiore cooperazione tra i diversi dipartimenti.

Come anticipato, BT Global Services ha già previsto una parziale sostituzione del personale, e Openreach, sussidiaria dell’operatore, ha annunciato la creazione di circa 3500 nuove posizioni lavorative, prevalentemente nel settore ingegneristico, per accelerare la diffusione della fibra broadband e ovviare a eventuali problemi di copertura nei centri urbani.

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