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Open Fiber completa il Piano Banda Ultra Larga in Sicilia: connessi 300 comuni con Fibra FTTH

Oggi, 7 Luglio 2025, Open Fiber ha annunciato di aver terminato i lavori del Piano Banda Ultra Larga (BUL) in Sicilia, la prima Regione del Sud Italia a completare il progetto di infrastrutturazione delle cosiddette Aree Bianche, ossia quei territori non coperti da connessioni ultraveloci.

La conclusione del Piano BUL nella Regione, come reso noto da Open Fiber, è stata annunciata ufficialmente durante una conferenza stampa che si è svolta in mattinata a Palermo, nella Sala “Piersanti Mattarella” di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.

All’evento, hanno partecipato l’Assessore Regionale all’Economia, Alessandro Dagnino, l’Amministratore Delegato di Open Fiber, Giuseppe Gola, il Responsabile Area Sud, Emanuele Briulotta e l’Amministratore Delegato di Infratel Italia, Pietro Piccinetti.

Stando a quanto riportato da Open Fiber, in Sicilia il Piano Banda Ultra Larga ha interessato un totale di 300 comuni, per un investimento complessivo di 239 milioni di euro.

Il progetto, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e gestito da Infratel Italia, ha permesso la realizzazione di una nuova infrastruttura a banda ultra larga estesa per 4.500 chilometri, che rimane di proprietà pubblica e che è affidata in concessione a Open Fiber, vincitrice dei bandi pubblici indetti da Infratel.

L’intervento, ha portato la tecnologia FTTH (Fiber To The Home), che a detta di Open Fiber consente una velocità di connessione fino a 10 Gbps, in oltre 380 mila unità immobiliari dell’Isola, insieme alla copertura FWA (Fixed Wireless Access) per circa 261 mila unità immobiliari, nonché la connessione di circa 2.300 sedi della Pubblica Amministrazione, tra cui scuole, ospedali, uffici comunali, biblioteche e presidi delle forze dell’ordine.

Grazie all’impiego della fibra ottica, ha spiegato l’operatore wholesale only, la nuova rete consente l’accesso a servizi digitali come la telemedicina, il lavoro da remoto, la gestione intelligente delle città e il monitoraggio del territorio. Inoltre, la tecnologia FTTH si distingue per un impatto ambientale ridotto, in quanto consuma fino al 60% in meno di energia rispetto alle tradizionali reti in rame.

Di seguito, le parole di Alessandro Dagnino, Assessore all’Economia della Regione Siciliana, che ha dichiarato:

Sono davvero orgoglioso del fatto che la Sicilia sia la prima grande regione italiana e la prima del Sud Italia a completare il Piano Banda Ultra larga, che ha consentito la connessione in fibra ottica di ben 300 comuni. Un altro importante risultato del governo Schifani, grazie al quale la Regione si dota di autostrade digitali all’avanguardia.

Un’infrastruttura strategica per la crescita del nostro territorio, che segna un passo decisivo per l’eliminazione del digital divide proiettando l’isola all’avanguardia nell’economia legata all’innovazione tecnologica. Un risultato concreto che rende possibile, finalmente, la connessione ultraveloce anche nei piccoli centri, colmando un divario infrastrutturale tra grandi città e territori a minore densità abitativa.

È un’opportunità reale per generare sviluppo, aumentare la popolazione delle aree interne, che rende la nostra Isola più competitiva e attraente per le imprese e per tutti coloro che svolgono lavori nei quali si fa largo uso delle nuove tecnologie, come i nomadi digitali e i south workers, aprendo opportunità come l’implementazione della telemedicina e aumentando l’efficienza delle pubbliche amministrazioni.

Questa, invece, la dichiarazione di Giuseppe Gola, Amministratore Delegato Open Fiber, che ha commentato:

Con la chiusura del Piano BUL in Sicilia, Open Fiber raggiunge un traguardo strategico in una delle regioni più significative del Sud che ha sempre dimostrato una forte attenzione verso l’innovazione tecnologica.

Questo Piano è stato concepito per garantire anche ai cittadini dei piccoli comuni una connessione all’altezza di quella disponibile nei grandi centri urbani, e oggi possiamo affermare con orgoglio di aver costruito in Sicilia un’infrastruttura digitale all’avanguardia. Ora è essenziale incentivare l’adozione della rete FTTH per migliorare la vita dei cittadini, rafforzare le imprese locali e contrastare lo spopolamento delle aree interne.

Infine, Pietro Piccinetti, Amministratore Delegato Infratel Italia, ha affermato:

Il completamento del Piano Banda Ultra Larga in Sicilia rappresenta un traguardo di assoluto rilievo, non solo per la regione, ma per l’intero Paese.

Grazie all’impegno congiunto delle istituzioni con i finanziamenti del MIMIT e Regione Sicilia, le attività operative di Infratel Italia e di Open Fiber, la Sicilia è oggi la prima regione del Mezzogiorno a chiudere le attività infrastrutturali nelle aree bianche, garantendo a cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni una connettività all’altezza delle sfide della modernità.

Si tratta di un risultato concreto di politica industriale e coesione territoriale, reso possibile da una visione di lungo periodo e da una progettazione efficace: la fibra pubblica, che abbiamo contribuito a realizzare, è un’infrastruttura strategica per la crescita economica, la competitività e l’inclusione digitale dei territori.

Oggi celebriamo un punto di arrivo, ma soprattutto un nuovo punto di partenza per generare valore, servizi e opportunità in modo capillare e sostenibile.

A livello nazionale, Open Fiber ricorda di aver reso disponibili oltre 14,5 milioni di unità immobiliari connesse in tecnologia FTTH. L’obiettivo della società è estendere progressivamente la copertura sia nei grandi centri urbani sia nelle aree rurali e industriali, tramite la realizzazione di una rete ultraveloce in grado di supportare la trasformazione digitale del Paese, per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.

In Sicilia, invece, parallelamente al Piano BUL, Open Fiber è attiva anche nelle tre Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina, oltre che in altre 13 città siciliane di medie e grandi dimensioni, con un investimento privato di circa 350 milioni di euro. In queste aree, la società ha connesso circa 928 mila unità immobiliari e attivato quasi 250 mila clienti.

Proseguono inoltre i lavori relativi al Piano “Italia a 1 Giga”, cofinanziato per il 30% dalla stessa Open Fiber. Nell’ambito di questo intervento, l’azienda ha già investito 100 milioni di euro per estendere la copertura in fibra ottica a 312 comuni nelle nove province siciliane, raggiungendo 122 mila civici con tecnologia FTTH e altri 9 mila con FWA.

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