Tim fisso: rimodulazioni in vigore in primis per i clienti attivati ad agosto e settembre 2020
Da oggi, 1° dicembre 2020, entrano in vigore le rimodulazioni riguardanti alcuni clienti di rete fissa dell’operatore telefonico Tim e relative al servizio di produzione e spedizione della fattura e alle condizioni di contratto di ADSL e Fibra.
Nello specifico, coloro che sono principalmente coinvolti dalle modifiche unilaterali in vigore da oggi, sono i clienti Tim attivati nei mesi di agosto 2020 e settembre 2020, con un’offerta dati fisso diversa da Tim Super (ADSL, FTTC, FTTH, FTTE ed FWA).
I suddetti clienti sono stati avvisati delle modifiche al servizio di produzione e spedizione fattura e alle condizioni contrattuali ADSL e Fibra tramite specifica comunicazione nella fattura Tim ricevuta ad ottobre 2020.
Si ricorda, infatti, che, già dal 1° ottobre 2020, Tim aveva effettuato delle modifiche alle sue condizioni contrattuali, che prevedevano l’aumento di alcune offerte di fonia fissa, alcuni prodotti a noleggio, alcuni servizi telefonici supplementari, alcune opzioni per chiamare l’estero e del servizio di produzione e spedizione fattura.
I clienti Tim di rete fissa interessati dalle variazioni contrattuali, in questo caso, erano stati informati tramite la fattura Tim di agosto 2020.
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Nel dettaglio, a causa di un piano di innovazione tecnologica della propria rete fissa, Tim intende sostituire le piattaforme di rete tradizionali con quelle di nuova generazione.
Proprio per questo, l’operatore, con particolare riferimento all’articolo 3 (Accesso al Servizio), ha integrato le vigenti “Condizioni Generali di Contratto Offerta ADSL” e “Condizioni generali di contratto Offerta Fibra“, con il seguente comma:
Il Cliente prende atto e accetta che TIM si riserva il diritto di adeguare la tecnologia dell’impianto telefonico del Cliente e fornire il Servizio mediante la migliore architettura di rete disponibile presso la sede ove detto impianto è ubicato. L’adeguamento tecnologico dell’impianto telefonico del Cliente non comporterà modifiche peggiorative delle condizioni economiche applicate o dei servizi forniti al Cliente. TIM si farà carico degli oneri connessi alla realizzazione dell’intervento di adeguamento tecnologico dell’impianto telefonico del Cliente, nonché dell’eventuale sostituzione del modem utilizzato dal Cliente, qualora lo stesso fosse incompatibile con la nuova configurazione impiantistica. Il Cliente sarà informato sulle modalità di adeguamento del proprio impianto telefonico con un preavviso di almeno 30 giorni rispetto alla data prevista di effettuazione del relativo intervento tecnico. In ogni caso il Cliente può dotarsi di modem compatibili da lui autonomamente scelti oppure esercitare il diritto di recesso senza penali né costi di disattivazione.
Inoltre, per esigenze di carattere economico, dovute anche al mutamento delle politiche commerciali, e al fine di incentivare il passaggio a strumenti di pagamento digitali e ridurre l’utilizzo della carta a tutela dell’ambiente, Tim ha aumentato il costo mensile del servizio di produzione e spedizione della fattura cartacea di 50 centesimi di euro (IVA inclusa).
L’operatore telefonico informa, però, che è possibile eliminare il suddetto costo, rinunciando alla fattura cartacea e utilizzando il servizio gratuito di “Conto online“, attivabile gratuitamente tramite il servizio clienti 187, dall’area riservata del sito ufficiale o dall’App MyTIM (previa registrazione).
Tutti i clienti Tim, che hanno ricevuto comunicazione delle modifiche nella fattura di ottobre 2020 e che non intendevano accettare le variazioni contrattuali sopra indicate, potevano recedere dal contratto, anche passando ad altro operatore, senza penali né costi di disattivazione, entro ieri 30 novembre 2020.
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