5G in Francia: conclusa l’asta delle frequenze 3,4-3,8 GHz. Raccolti 2,786 miliardi di euro
Dopo appena tre giornate di rilanci e 17 round totali si è conclusa in Francia l’asta che ha assegnato ai principali operatori del paese transalpino i blocchi di frequenze da usare per il 5G nella banda 3,4-3,8 GHz.
Come già raccontato, Martedì 29 Settembre 2020, dopo essere slittata di alcuni mesi per via della pandemia da Coronavirus, aveva preso il via l’asta francese per le frequenze del 5G a cui sono stati ammessi a partecipare gli operatori Free Mobile (Iliad), Bouygues Telecom, Orange e SFR.
L’asta è stata organizzata dall’Autorità delle telecomunicazioni francese ARCEP (Autorité de Régulation des Communications électroniques, des Postes et de la distribution de la presse), l’equivalente dell’italiana AGCOM, la quale ha reso noti gli esiti della procedura per l’assegnazione degli 11 blocchi da 10 MHz ciascuno.
Se nelle due giornate precedenti si erano svolti rispettivamente 4 e 8 round di aste, con il prezzo unitario per ogni blocco da 10 MHz che era passato da 85 milioni di euro a 111 milioni di euro, nella giornata conclusiva dell’asta si sono svolti altri 5 round in cui si è raggiunto alla fine un prezzo unitario per singolo blocco di frequenza pari a 126 milioni di euro.
Alla fine del diciassettesimo round i candidati hanno richiesto un numero di blocchi di frequenze complessivo che non superava gli 11 messi a disposizione con l’asta (mentre negli altri giorni si era andati in eccesso, con una richiesta di 13 blocchi), permettendo così di chiudere la procedura competitiva.
Al termine dell’asta gli operatori si sono aggiudicati il seguente numero di blocchi di frequenze che verranno usati per lo sviluppo del 5G in Francia: 2 Free Mobile, 2 Bouygues Telecom, 4 Orange e 3 SFR.
Oltre ai blocchi di frequenze che vengono assegnati con la procedura d’asta, gli operatori francesi avevano anche assunto impegni con ARCEP grazie a quali otterranno al termine della procedura un blocco aggiuntivo da 50 MHz per un importo di 350 milioni di euro.
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In questo modo, ecco come saranno ripartiti, al termine della procedura, con i relativi costi per singolo operatore i 310 MHz totali di frequenze in banda 3,4-3,8 GHz messi a disposizione con questa procedura da ARCEP:
- Free Mobile (Iliad): 70 MHz per un costo totale di 602 milioni di euro;
- Bouygues Telecom: 70 MHz per un costo totale di 602 milioni di euro;
- Orange: 90 MHz per un costo totale di 854 milioni di euro;
- SFR: 80 MHZ per un costo totale di 728 milioni di euro.
In totale l’asta 5G per l’uso delle frequenze in banda 3,4-3,8 GHz ha fruttato allo stato francese 2,786 miliardi di euro. A questo proposito, il prezzo di riserva minimo che il Governo francese aveva stabilito di accettare per l’asta delle frequenze 5G era di 2,17 miliardi di euro, per l’intero ammontare delle frequenze allocate in banda 3,4-3,8 GHz, 700 MHz e 26 GHz.
L’ARCEP fa inoltre sapere che, adesso che è nota la quantità di spettro da assegnare a ciascuno degli operatori offerenti vincitori, nel mese di Ottobre 2020 si terrà un’asta di “posizionamento” per determinare come le frequenze assegnate saranno posizionate nella banda 3,4-3,8 GHz.
Quest’asta darà la possibilità agli operatori di esprimere le proprie preferenze riguardo alla loro posizione sulla fascia e alla loro posizione rispetto agli altri offerenti vincenti. Una volta completata questa fase finale, ARCEP assegnerà ai vari operatori che hanno partecipato alla procedura le licenze per l’utilizzo delle frequenze di banda 3,4-3,8 GHz.
Con la conclusione dell’asta, il Gruppo Iliad, la società di telecomunicazioni francese che controlla l’omonima filiale italiana e che in francia opera nella telefonia mobile con il brand Free Mobile, ha commentato gli esiti dell’asta ricordando di essersi aggiudicata l’equivalente del 23% delle frequenze disponibili con la procedura in questione, e che le utilizzerà presto per lanciare le sue offerte 5G per i suoi 13,4 milioni di clienti.
Inoltre, sottolinea che l’importo di 252 milioni di euro per i 2 blocchi da 10 MHz ottenuti con l’asta è pagabile in 4 anni, mentre il pagamento dei 350 milioni di euro per il singolo blocco aggiuntivo da 50 MHz è dilazionato in 15 anni.
Nella nota il gruppo Iliad ricorda anche che Free Mobile beneficerà in Francia a partire dal 2021 di un’estensione del proprio spettro a 900 MHz ( più 2,6 MHz simmetrico) e 2,1 GHz (più 9,8 MHz simmetrico).
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