A Torino Tim viaggia verso il futuro del paese, l’internet of things che rivoluzionerà la nostra vita
Sono tanti i temi e le applicazione presentate al TIM Open Lab di Torino, dal driving safely alla realtà virtuale, passando per l’uso di big data e intelligenza artificiale fino all’ottimizzazione della mobilità e della sicurezza urbana.
Quelli citati sono soltanto alcuni degli argomenti sulla trasformazione digitale trattati da Amos Genish (AD di TIM) all’evento, l’adozione della rete di quinta generazione, il 5G, sarà la base necessaria per il cambiamento che porterà la società odierna a vivere quella che in tanti definiscono “digital life” e Tim vuole essere il promotore di questa nuova era.
Al convegno era presente anche Antonello Giacomelli, il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, con il quale sono state condivise e approfondite le novità più all’avanguardia della smart life e le sfide alle quali imprese e istituzioni sono chiamate a rispondere al più presto per offrire servizi personalizzati, moderni e corrispondenti alle esigenze di cittadini e clienti sempre più connessi alla rete.
Queste sono alcune delle parole di Amosh Genish all’evento:
“Oggi dobbiamo creare la ‘società Gigabit‘ basata su infrastrutture e applicazioni adeguate, che avrà un impatto positivo sia sull’economia sia sul nostro stile di vita.
Intelligenza artificiale, realtà virtuale e robotica sono i tre pilastri dal quale partire.
Svilupperemo reti sempre più intelligenti per case ed edifici connessi, smart home, servizi di e-health ed e-education basati sulla realtà virtuale, automobili connesse e virtual shopping”
Che poi aggiunge:
“Vogliamo che TIM sia tra i leader europei alla guida di questa rivoluzione digitale, contribuendo ad affermare anche il successo dell’Italia in questa sfida in Europa. Continueremo a investire in innovazione per essere in prima linea, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme e soluzioni aperte in collaborazione con tutti gli stakeholder dell’ecosistema digitale”
Per fare ciò, le reti oltre alla capacità e alla copertura, devono garantire velocità molto più elevate, cosi da permettere l’utilizzo di applicazioni in tempo reale, sicurezza e affidabilità in un mondo digitale. In questo senso TIM, anche grazie ai 4 miliardi di euro investiti, è in grado di guidare questo cambiamento digitale, potendo contare sull’eccellenza del Tim Open Lab di Torino, il secondo laboratorio di ricerca e sviluppo in Europa e il primo per numero di brevetti registrati nel settore delle telecomunicazioni mobili, sono oltre 1000 le persone che quotidianamente lavorano allo sviluppo delle piattaforme necessarie per la nuova era di internet.
A conclusione è intervenuto anche il Sottosegretario Antonello Giacomelli, dichiarando quanto segue:
“In tema di 5G l’Italia vuole essere soprattutto un hub che crea servizi digitali attraverso i nostri tanti talenti e li esporta in tutto il mondo; non possiamo essere solo un mercato attraversato da tecnologie e progetti di altri Paesi. Per tale motivo, all’interno della sperimentazione europea del 5G, l’Italia si è candidata a fare da apripista scegliendo non una città, come chiesto dalla Commissione europea, ma rilanciando in 5 città. Ci siamo rivolti non solo agli operatori delle telecomunicazioni, ma abbiamo richiesto l’esplicito coinvolgimento di Università e centri di ricerca, l’aiuto collaborativo delle tante imprese italiane, sia grandi che piccole, oltre al sostegno della pubblica amministrazione.”
A prova dell’impegno nella ricerca del noto operatore telefonico, sono stati mostrati degli esempi di realtà virtuale e tecnologie immersive che rivoluzioneranno il modo di comunicare, lavorare e imparare. La virtual reality potrà essere applicata a tanti ambiti come ad esempio al turismo, dove sarà possibile per un utente ritrovarsi direttamente nella ricostruzione di un museo soltanto visitandone il sito internet o comunicare con gli amici, avendo la sensazione di trovarci nello stesso luogo, indipendentemente da dove si trovino nel mondo.
Nelle demo presentate da TIM, delle vere guide turistiche conducono in virtual reality gruppi di visitatori virtuali a scoprire ricostruzioni realistiche del Museo Pietro Micca e della sala del Parlamento Subalpino nel Museo del Risorgimento di Torino.
Guide e visitatori parlano e interagiscono con naturalezza, come se si trovassero insieme all’interno di questi musei.
Sono state fatte sperimentazioni anche sul Digital Driving che permetterà attraverso uno smartwatch che monitora in tempo reale le condizioni psico-fisiche del guidatore, un dispositivo di diagnostica di bordo che raccoglie i dati dell’auto, un’app Drive Safe e il componente cloud Assistant che, grazie ad algoritmi di Intelligenza Artificiale, analizza i dati raccolti e fornisce avvisi e suggerimenti, di evitare situazioni potenzialmente pericolose.
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