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TIM, le considerazioni di Pietro Labriola sull’aumento dei prezzi e sul ruolo di Kena

TIM si appresta ad effettuare un riposizionamento del suo segmento consumer, puntando sulla qualità e sul contatto umano, con l’obiettivo di supportare l’aumento dei prezzi per razionalizzare il mercato, mentre in merito al mercato mobile si sta rivedendo il ruolo del secondo brand Kena.

Ne ha parlato quest’oggi, 5 Maggio 2022, l’Amministratore Delegato del Gruppo TIM Pietro Labriola, nel corso della conference call con cui sono stati presentati a investitori e analisti i risultati finanziari del primo trimestre del 2022.

Uno dei punti principali della presentazione è stato il progetto di riposizionamento nel segmento consumer di TIM, con cui l’operatore intende avviare un processo di trasformazione, in particolare sulle attività di Go To Market.

L’operatore ha già identificato alcune azioni che verranno messe in campo nei prossimi mesi, che secondo Labriola dovrebbero sostenere la strategia che sarà basata sul contatto umano e sul mettere al centro il cliente, oltre a puntare sulla miglior tecnologia e sull’assistenza clienti premium.

I pensieri sul mercato e sull’effetto “lavatrice”

Durante la sessione di domande e risposte, l’AD Labriola ha approfondito la situazione del mercato italiano e le prospettive future di TIM, soprattutto in merito all’aumento dei prezzi in tutto il mercato auspicato dall’operatore.

In particolare, con una domanda è stato chiesto, guardando alle performance di TIM in lieve peggioramento per il mercato consumer, cosa implica il riposizionamento del brand e cosa potrà fare TIM per difendere i prezzi premium dato che, secondo sondaggi di terzi, sembra difficile mantenere prezzi alti soprattutto nel segmento mobile.

Ciò su cui bisogna focalizzarsi, secondo l’AD di TIM Pietro Labriola, è il deterioramento del mercato, distinguendo fra nuovi clienti e clienti che passano da un operatore ad un altro.

Per quanto riguarda il numero di nuove linee fisse, nel primo trimestre 2022 sono state inferiori rispetto allo stesso periodo del 2021, ma Labriola ricorda che all’epoca c’erano gli incentivi dei voucher governativi.

Labriola TIM prezzi consumer

L’altro aspetto approfondito dall’AD di TIM è quello che definisce l’effetto “lavatrice”, cioè i clienti che passano da un operatore ad un altro.

Questo meccanismo, secondo Labriola, fa sì che l’ARPU (i ricavi medi per singolo cliente) sia più alto per i già clienti TIM rispetto ai nuovi clienti. Per l’Amministratore Delegato “questa cosa sta diventando un problema”, che vale per TIM ma anche per gli altri operatori sul mercato.

A questo proposito, Labriola afferma che i prezzi del mercato vengono definiti da due tipologie di operatori, cioè da quelli premium e da quelli meno costosi.

Dal punto di vista di TIM, l’AD afferma che l’azienda ha sostenuto il mercato con un livello di prezzi più sostenuto, con l’obiettivo di “vedere se potesse succedere qualcosa”.

In questo senso, Pietro Labriola annuncia che già ad inizio di Aprile 2022 si vedono alcuni segni di razionalizzazione del mercato, affermando ad esempio che il livello churn (tasso di abbandono) del segmento fisso è stabile.

L’Amministratore Delegato spiega che in questo primo trimestre del 2022 TIM non è riuscita ad implementare tutte le manovre di ristrutturazione nel segmento consumer, ricordando però come le figure CFO (Chief Financial Officer) e CRO (Chief Revenue Officer) per il mercato consumer sono arrivate solo alla fine di Febbraio 2022.

L’operatore sta quindi attraversando una fase di ristrutturazione nel mercato consumer, ma Labriola puntualizza che “non è soltanto una questione di pubblicità”, ma sarebbe anche una questione di revisione di tutti i processi di commissioning e di cambiamento del Go To Market.

Kena Mobile

Il ruolo di Kena secondo l’AD Labriola

Facendo l’esempio del mercato mobile, l’AD Pietro Labriola cita l’operatore mobile virtuale e secondo brand consumer Kena.

Viene ricordato infatti come fino ad ora l’azienda prendeva i clienti da Vodafone o WINDTRE con prezzi più alti attraverso Kena.

Labriola afferma però che il secondo brand era nato per poter “entrare in concorrenza con l’offerta più economica degli altri operatori, non per distruggere valore con l’effetto lavatrice”.

L’AD sottolinea comunque che ad Aprile 2022 anche nel segmento mobile si è vista una riduzione dell’effetto lavatrice in termini di portabilità del numero mobile. In particolare, Labriola precisa che stanno cominciando a “migliorare i dati con il brand TIM e non più con Kena, quindi con un ARPU migliore”.

Labriola ricorda che questo cambiamento anche nel mobile fa parte del periodo di ristrutturazione già citato, su cui l’AD afferma di non poter assicurare tempi rapidi, ribadendo inoltre che non si tratta di rivitalizzare la pubblicità, ma è proprio una nuova strategia di Go To Market.

Le azioni di TIM per supportare l’aumento prezzi

In merito alle modalità per poter sostenere l’aumento dei prezzi, Labriola afferma che a questo proposito è stato condotto un “test”.

Viene citata una rimodulazione con aumento dei prezzi applicata da Marzo 2022 ad alcuni clienti di rete mobile, precisamente circa 1 milione come precisato dall’Amministratore Delegato.

Nel corso della presentazione questi aumenti erano stati citati anche in relazione all’influenza sul saldo del numero delle portabilità nel segmento mobile, mentre Labriola ha descritto l’aumento dei prezzi come una “buona pratica per controbilanciare l’aumento recente della pressione inflattiva”.

Nonostante questi aumenti, TIM ha constatato che il livello di churn per questo cluster di clienti mobile coinvolti è stato pari al 5%, mentre il churn medio sulla base clienti mobile si attesta tra il 3,5% e il 3,7% a trimestre.

Secondo Labriola, ciò significa che il cliente adesso è “in grado di accettare, se gli dai un certo livello di qualità,  anche un aumento dei prezzi”. Labriola specifica inoltre che anche aumentando l’offerta di un solo euro, il prezzo continua ad essere tra i più bassi in Europa.

In merito allo sfruttare la qualità da offrire al cliente, secondo Labriola il numero di dipendenti nel customer care sarebbe una forza per TIM, in quanto i clienti che accettano un prezzo più elevato vogliono ricevere un livello di servizio più elevato, sulla base del contatto umano, che è la strategia su cui sta lavorando TIM.

Infine, rispondendo ad un’altra domanda sulla razionalizzazione dei prezzi del mercato, in particolare in merito alla concorrenza di altri operatori, Labriola ha affermato, probabilmente riferendosi alla rete fissa, che l’impatto di Iliad sulla base clienti di TIM al momento è stato inferiore rispetto al previsto, ma si attende ancora qualche mese per vedere l’evoluzione.

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