WindTre potrà installare e mantenere le sue antenne a Fiumicino e Alatri, dopo che per i due ricorsi al TAR è stata dichiarata cessata la materia da contendere in seguito al dietrofront dei comuni.
Iniziando con il comune di Fiumicino, WindTre aveva depositato il ricorso in seguito a una nota con cui il Comune rendeva noto che non avrebbe autorizzato l’installazione di impianti di tecnologia 5G a 700 MHz.
WindTre evidenziava come il responsabile non abbia individuato nessuna valida motivazione idonea al rigetto della richiesta di nullaosta, dal momento che la sola risposta riportata non conteneva valutazioni di tipo paesaggistico ma esclusivamente inerenti la banda di frequenza da utilizzare per la nuova tecnologia.
Il TAR, in sede cautelare, ha quindi deciso di sospendere l’atto impugnato con la seguente motivazione: “considerato che il ricorso, sia pure ad una sommaria deliberazione propria della fase cautelare, appare sostenuto idoneo fumus tenuto conto che il provvedimento impugnato risulta reso in violazione dei diritti partecipativi dell’istante (non essendo stato preceduto dal necessario preavviso dei motivi ritenuti ostativi) e fondato su valutazione estranee all’impatto paesaggistico, e dunque inidonee a motivare il diniego della richiesta di autorizzazione paesaggistica”.
Già in seguito a questa sospensione cautelare, con determina successiva, il Comune di Fiumicino ha ammesso di avere erroneamente interpretato la normativa annullando così il diniego opposto.
Per questo motivo, il TAR ha dichiarato cessata la materia da contendere condannando il Comune a rifondere le spese. Così, WindTre potrà installare la sua antenna, previa autorizzazione da parte del Comune, che dovrà valutare esclusivamente l’impatto paesaggistico.
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Il secondo ricorso riguarda invece il Comune di Alatri ed è stato proposto in questo caso da Ericsson, con riferimento a un’antenna di cui era stata disposta la sospensione immediata dei lavori. In seguito, il Comune ha fornito autorizzazione provvisoria in sanatoria e dunque è tuttora attivo l’impianto che consente proprio all’operatore WindTre di servire il proprio segnale.
Per questo motivo, anche in questo caso, è stata dichiarata cessata la materia da contendere e WindTre potrà continuare a sfruttare l’antenna nel Comune.
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